Non sarà il pasticciaccio brutto di via Merulana, quello del romanzo di Carlo Emilio Gadda, ma è comunque un episodio che vale la pena, almeno a nostro avviso, di sottolineare. Se qualcuno non se ne è ancora accorto, il cielo di Lucca è pieno di fuliggine e la cenere cade da almeno 24 ore a terra da un cielo pieno di fumo e di colore grigiastro che offusca il sole. Tutta colpa di un incendio divampato non certo per caso - agli incendi casuali non crediamo come non crediamo agli asini che volano - nel territorio del comune di Massarosa e che, piano piano, si è esteso, complice il vento, anche verso Lucca. Peraltro, siamo sicuri che qualche piromane in pena di emulazione si sia svegliato anche dalle nostre parti e sulle colline pisane. Noi lo diciamo da tempo. In Cina, sarebbero, se scoperti, messi al muro. Qui, invece, nemmeno un processo.
Di fronte, quindi, ad una emergenza simile, la prima della nuova giunta, Francesco Raspini, capogruppo dell'opposizione, ha telefonato al sindaco mettendosi a disposizione con la propria esperienza maturata per dieci anni e fino a qualche settimana fa. Tutto okay e ottimo spirito di collaborazione. Ciònonostante, qualcuno si accorge che le pagine social del comune di Lucca che hanno oltre 27 mila followers-iscritti, sono mute nel senso che nessuno si è preso la briga di scrivere qualcosa che possa raggiungere la sete di informazioni che, giustamente, ha la città davanti a questa catastrofe ambientale.
Detto (a Pardini) e fatto: subito, appare intorno alle 19.30 un post che pubblichiamo e che è stato attualmente rimosso chissà perché. Peccato che ad un più attento controllo su Facebook è evidente che esso è stato retrodatato di quattro ore. Al di là di tutto, un errore procedurale anche se il contenuto rispecchia in pieno il comportamento di Mario Pardini e dei componenti della giunta che si sono recati a far visita alle frazioni maggiormente minacciate dalle fiamme dove hanno riscosso consensi per questa visita, se non altro, a testimonianza di una forte vicinanza emotiva.
Peccato essere scivolati su questa buccia di banana. Che senso ha retrodatare un post di quattro ore? Forse si voleva far vedere che si era avvisata a gente molto tempo prima? O che non si voleva accettare che era stata l'opposizione a far notare le pagine dei social completamente vuote? Il consiglio, infatti, disinteressato, è stato quello di scrivere sulle pagine social del comune più ancora che su quelle personali del sindaco o di altri esponenti la giunta. E' ovvio che l'errore di retrodatare il post è stato commesso da una singola persona e noi non sappiamo chi sia stato, ma è altrettanto ovvio che si tratta di un errore che si sarebbe potuto evitare soprattutto visto che, poco fa, lo stesso post è stato rimosso.