"Le esternazioni gratuite e superficiali del consigliere regionale Valentina Mercanti evidenziano la sua scarsa conoscenza delle tematiche sanitarie del territorio e dei documenti programmatici dell’amministrazione Pardini”: a dichiararlo sono i capigruppo di maggioranza in consiglio comunale Lido Fava, Stefano Pierini, Armando Pasquinelli, Lorenzo Del Barga, Alessandro Di Vito ed Elvio Cecchini.
“L’amministrazione comunale ha le idee molto chiare sull’area del Campo di Marte. Mario Pardini è stato il primo sindaco nella storia del nostro comune a inserire la sanità tra i sei pilastri programmatici del suo mandato- affermano infatti i consiglieri- Riguardo alla destinazione urbanistica del Campo di Marte, ricordiamo al consigliere regionale che nel 2003 la regione, in accordo con l’azienda USL 2, ha fatto realizzare uno studio di trasformazione dei due terzi dell’area del Campo di Marte in un quartiere residenziale finalizzato al massimo guadagno. Mercanti, nel suo ruolo di consigliere comunale ed assessore della precedente amministrazione Tambellini, ha anche dimenticato di aver votato il piano strutturale del comune di Lucca, nel quale nell’area Campo di Marte è stata inserita la funzione residenziale”.
“Difficile per la sinistra accettare la verità storica negli atti della passata amministrazione: di fatto per il Campo di Marte, dal 2003 ad oggi, non è stata avviata alcuna progettualità tesa allo sviluppo della sanità territoriale, ma tutte le azioni del passato e anche l’attuale dismissione sono orientate a fare cassa- concludono i capigruppo- L’amministrazione Pardini ha sempre avuto le idee chiare sul Campo di Marte e saprà trovare le giuste soluzioni perché tale area resti di proprietà pubblica, a vocazione primariamente sanitaria e sociosanitaria, eliminando tutte le destinazioni e le ipotesi di frazionamento impropriamente inserite dall’amministrazione Tambellini per fini speculativi in un’area strategica per i 90mila residenti del nostro comune ed unica ad essere acusticamente classe due, ossia già adatta alle funzioni sanitarie”.