A Lucca è stato aperto uno studio medico per le reazioni avverse ai vaccini contro il Covid, con lo scopo di “aiutare, accogliere e sostenere le persone che hanno subito un danno dai vaccini“. Ma alla Sinistra la cosa va di traverso.
L’iniziativa ha subito suscitato polemiche di carattere politico. Il consigliere Pd di Lucca Valentina Mercanti, insieme a Donatella Spadi, ha fatto partire un’interrogazione diretta alla giunta del presidente della Regione Eugenio Giani in quanto, affermano i due consiglieri “pone di fronte a una «modalità d’informazione fortemente antiscientifica». I consiglieri comunali di minoranza si sono rivolti quindi al sindaco Mario Pardini per chiedere una presa di distanza dal momento che, trattandosi di un’iniziativa privata, è doveroso disporne la chiusura.
Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali, intervenendo sulla questione, dopo aver osservato che decine di migliaia sono i cittadini che lamentano problematiche di salute previste come “eventi avversi” , afferma: “Non è giusto né corretto negare questo fenomeno o tacciare di anti-scientificità chi tenta di capire come aiutare persone in difficoltà avendone le competenze”.
“Nel documento inviato al presidente della Giunta Regionale (evidentemente per affinità politiche) – fa sapere la Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali – si arriva ad una estrema forma di “negazionismo” sulla possibilità di eventi avversi da vaccino, in un contesto in cui migliaia di cittadini che hanno avuto problematiche inerenti alla vaccinazione sono stati lasciati soli”.
In una lettera inviata al sindaco di Lucca così, la FISI chiede una presa di posizione del primo cittadino di Lucca presso la regione affinché dia “una risposta sanitaria a tutti quei cittadini che in questo momento lamentano danni”.