Sospensione del progetto Coima-Fondazione Cassa di Risparmio, mantenimento della proprietà pubblica e apertura di un dibattito tra tutte le componenti sociali e politiche sulla destinazione della ex manifattura.
E' quanto chiede "Uniti per la manifattura", il gruppo trasversale, laico e apartitico che dice no alla privatizzazione dello stabilimento. E proprio per questo motivo l'associazione si è mobilitata per una raccolta firme ribadendo ancora una volta che "la manifattura è un luogo di cultura e di lavoro e non della speculazione immobiliare". I primi firmatari che hanno aderito all'appello sono circa 200 e i soggetti coinvolti sono principalmente comitati, organizzazioni, associazioni ambientaliste, cittadini e sigle sindacali. Una in particolare, ovvero la Filt Cgil provinciale-Lucca che si interroga sul "senso del congelamento mobilità per i 40 anni".
Più nello specifico si tratta di nomi noti sia a livello locale che nazionale. Basti pensare ad Aldo Zanchella, Rossano Ercolini (coordinatore del centro rifiuti zero) o all'ingegner Cecchini, tanto per citare solo alcuni esempi. Tra gli altri, spiccano le figure dello storico d'arte Tommaso Montanari, degli urbanisti Paolo Baldeschi, Giorgio Pizziolo e Paolo Berdini, grandi conoscitori del centro storico. Per non parlare di Vezio De Lucia, considerato uno dei padri dell'urbanistica italiana, e del professor Giuseppe Tanelli, docente di geologia dell'univeristà di Firenze. Tra le 200 firme ne giunge una dall'estero: è quella di un preside di un ateneo portoghese di architettura.
Del gruppo "Uniti per la manifattura" hanno preso la parola Barbara Rigamonti, Gemma Urbani e Virginio Bertini, ex sindacalista della Cgil. Tra i presenti anche Gina Truglio, titolare della libreria Ubik, Claudio Pardini Cattani e molti altri dell'associazione. "La manifattura tabacchi rappresenta un pezzo di storia - ha spiegato -. Deve rimanere a Lucca e ai lucchesi e non venduta al miglior offerente. Un'amministrazione seria ne conserverebbe la storia, la memoria e la bellezza artistica".
Gemma Urbani ha ricordato che è in programma una conferenza online alla quale si sta lavorando. Prevede la partecipazione di personaggi un certo spessore del mondo della cultura così come dell'urbanistica. "Lucca, quale futuro? Guardiamo al passato di un luogo di lavoro e identità" potrebbe essere il titolo del meeting. Al momento è in fase organizzativa.