Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera inviataci da una lettrice in merito al dibattito che si è venuto a creare per l'episodio avvenuto in un supermercato Esselunga:
A proposito della presenza all'interno dei supermercati Esselunga, volevo rispondere a tutte quelle persone che si lamentano di dover rispettare le regole x il covid nei supermercati.
Troppo spesso si vedono persone nei supermercati che si comportano come a casa loro. Troppe volte vedo le cassiere chiedere di mettere le mascherine e, soprattutto, metterle anche davanti al naso. Ricordare di non chiedere informazioni a 10 cm dalla dalla faccia di quelle persone che vedranno 100 persone al giorno e sono altamente a rischio. Vedo gli stessi dipendenti che sono loro a lasciare i corridoi troppo pieni di gente e aspettare che si svuotino...
I dipendenti dei supermercati probabilmente ne hanno piene le scatole di andare a lavorare tutti i giorni anche quando tutti sono a casa con la loro famiglia obbligati dal governo x l'emergenza covid e rischiare di ammalarsi per il menefreghismo delle persone, l'arroganza di poter evitare delle regole stabilite da professionisti valutando degli studi... di vedere clienti che ancora oggi entrano in negozio a comprare le patatine e la bibita giornaliera fregandosene del divieto di uscita da casa se non per motivi di vera necessità.
Dico al cliente che si lamenta di non poter chiacchierare con l'amico, che lo può fare anche x telefono oppure all'aria aperta dove non crea assembramento e magari prende una boccata d' aria. E che comunque il far notare di rispettare le regole dettate dal governo non è maleducazione se detta a modo. Basta pensare di poter fare sempre e ovunque quello
Che si vuole! Propongo meno parole e più multe!! Così veramente si tutelano tutte le persone anche quelle che sono obbligate ad esporsi al virus per i comodi degli altri! E non aggiungo altro anche se avrei da dire di più.