Tutta la vita di Napoleone è vissuta intensamente e sempre al confine fra il trionfo e la caduta. E’ stato l’uomo nella storia che più di altri ha raggiunto con successo i suoi obbiettivi. Sono stati scritti, si scrivono e si scriveranno libri ogni giorno, alla ricerca della sua personalità, del suo pensiero, della sua azione militare. Il suo nome e le sue gesta di grande condottiero non hanno mai visto e non vedranno mai l’oblio; impossibile trovare la definizione della sua grandezza, tutta condensata in un lasso di tempo di soli quindici anni, un concentrato di “Rivoluzione-Napoleone “.
Chi avrebbe mai potuto immaginare che, il 15 agosto del 1769, il giorno della festa dell’Assunta, in una stupenda, montuosa ed incantevole isola, nasceva ad Aiaccio un bambino che, seppure la Corsica era francese da solo un anno, sarebbe stato consacrato, il 2 dicembre del 1804 nella cattedrale di Notre Dame a Parigi, alla presenza del Papa Pio VII Chiaramonti, imperatore dei francesi.
Di carattere forte, emotivo, schivo, solitario, con questa tendenza alla solitudine che l’accompagnerà per tutta la vita,
anche al culmine del potere dirà: «sempre solo fra gli uomini, torno a casa a sognare con me stesso ed ad abbandonarmi a tutta la vivacità della malinconia».
Napoleone, fin da giovinetto, mostra già le sue peculiarità caratteriali, ai primi rimproveri dell'insegnante risponde con sicurezza e prontezza di difesa tanto che il maestro meravigliato gli chiede: «Chi credete di essere voi, signore, per rispondermi così?».
«Un uomo» rispose prontamente Napoleone.
La, se pur piccola, nobiltà toscana del padre Carlo Bonaparte, dà la possibilità al giovanissimo
Napoleone di frequentare, grazie alle borse di studio concesse dal re, scuole riservate per la nobiltà.
Alla prestigiosa Scuola Reale Militare di Parigi, si guadagna già il 28 ottobre del 1785 la promozione a ufficiale d’artiglieria a soli sedici anni e quindici giorni, pur avendo avuto un esaminatore di tutto rispetto: l’illustre Pierre Simon Laplace, che sarà uno dei più importanti scienziati del periodo napoleonico.
E' durante la prima campagna d’Italia del 1796 che Napoleone crea la sua immagine di uomo forte, invincibile, giovanissimo , magro, ventisettenne con i cappelli lungi abbandonati selvaggi sulle spalle.
Di lui si ricorderà spesso il suo genio militare e raramente il suo essere “raffinato legislatore” e per questo nel Memoriale di Sant.Elena ricorderà nell’esilio: «La mia vera gloria non è di aver vinto quaranta battaglie [...] Quello che nulla distruggerà, che vivrà per sempre, è il mio Codice civile».
Napoleone è senza dubbio un uomo moderno, guidato da grande passione, nutrita di sogni che seppe tradurre in realtà. Dotato di straordinaria forza di volontà, seppe usare la sua immagine da lui stesso perfettamente costruita, con semplice cappello (redingote grigia) e la mano destra infilata nel panciotto. Questa sua gestualità, questo dettaglio nel suo vestiario, ha fatto si che la sua figura può fare a meno perfino del suo cognome, dove il nome Napoleone racchiude la sua vita di condottiero, legislatore, politico, Imperatore, esule.
Impossibile, pertanto, fare la sintesi della sua vita e per questo, a te Napoleone, genio lungimirante di un Europa unita, oggi realtà, Buon Compleanno.