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Scritto da ristoratori piazza Anfiteatro
lettere alla gazzetta
08 Settembre 2023

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Quanto affermato in un recente articolo apparso sulla stampa a proposito di piazza Anfiteatro simile ad una mangiatoia, ha fatto arrabbiare per non dire peggio i ristoratori della piazza medesima che hanno così ribattuto alle polemiche. Pubblichiamo il loro intervento integrale::

Ciò che è stato scritto risulta essere fuori luogo, inesatto e molto offensivo, sia nei confronti dei gestori che dei frequentatori, per i termini usati nella descrizione impropria che viene fatta di Piazza Anfiteatro aggettivandola  con il termine di  "mangiatoia", si offendono contemporaneamente gestori e frequentatori, come se chi si sedesse per rifocillarsi e godere la bellezza del luogo fosse una bestia e chi lo serve il rozzo villano. 

Si scaglia contro gli ombrelloni che a suo dire oscurano il cielo, mentre invece sono disposti in ordine lungo il perimetro esterno  a cornice della piazza. Descrive propriamente una catastrofe quindi! addirittura ombrelloni uniti tra loro... ma che abominio.!!

Allora c'è da domandarsi dove tale giornalista abbia mai visto a Lucca o in qualsiasi altra parte del mondo uno spazio esterno adibito a ristorazione che non sia adeguatamente riparato da ombrelloni o strutture simili.

Come possa egli immaginare che ci si possa sedere sotto il sole a 40°, o che non si abbia riparo quando avviene un temporale improvviso e a tal proposito... forse lo scrivente "ignora" l'utilità pratica, oltreché estetetica, dell'unione tra gli ombrelloni che è proprio quella di evitare che gli scrosci di acqua piovana cadano addosso a chi sta seduto ai margini convogliandola all'esterno. Esteticamente parlando il susseguirsi degli ombrelloni chiari disposti ai margini della piazza rendono una visione armonica ed ordinata, gli arredi sono tutti di ferro grigio, secondo le normative. La piazza, sia di giorno, ma ancor più di sera, rende uno spettacolo unico ai visitatori e la frequentazione della stessa è dovuta grazie all'accoglienza delle tanto denigrate mangiatoie che costituiscono senz'altro un polo di attrazione per tutti i gusti e per tutte le tasche. Il suddetto articolo critica anche il metodo di accoglienza riservata alla clientela, coniando un altro termine "il buttadentro". Atteso che non si intravede quale sia il  senso di entrare nel merito di certe scelte strettamente personali, sarà libero il gestore di accogliere la clientela come meglio crede o no? Se il metodo è gradito o sgradito sarà la clientela stessa a deciderlo, oppure si intende fornire le linee guida anche per questo ? Quale sarebbe lo scopo o l'utilità di questo attacco tanto mirato quanto ingiustificato su piazza Anfiteatro? Forse questo disturba la schiera dei radical chic lucchesi che vorrebbero renderlo un luogo esclusivo. Vedo che lo scrivente si rifà a certi illustri natali ma dimentica cosa era la piazza prima, e cioè un luogo popolare abitato da chi ci faceva il mercato, che poi sono stati rimossi da abitanti facoltosi, che forse intenderebbero allontanare la vita dalla piazza per averne il più totale ed esclusivo godimento. Forse questo articolo rappresenta questa élite, ma non certo la stragrande maggioranza dei cittadini lucchesi che apprezza il lavoro svolto da questa amministrazione al fine di rendere viva la nostra bella città. 

Le esigenze dettate dal covid e la famosa indispensabile resilienza ha fatto uscire molte attività all'aperto, l'incremento esponenziale di presenze nella nostra città ha determinato la fioritura di nuovi locali e attività legate alla ricezione. É così che la città si è animata e zone morte hanno preso nuova vita. Tuttavia questo non è il caso di Piazza Anfiteatro, dove invece queste attività esistono da tempo. Per chi leggesse l'articolo senza conoscere la realtà cittadina sembrerebbe che questo sia  un fatto nuovo sopraggiunto, quando invece la situazione è la medesima da molti anni indietro. Ovvio che lo scrivente non tiene conto di certi dati di fatto e allora c'è da chiedersi perché egli si svegli solo adesso, con un accanimento che pare motivato più da ragioni personali o politiche che oggettive. 

È un obiettivo perseguito da questa amministrazione far conoscere la nostra bella città a sempre un numero maggiore di visitatori, obiettivo raggiunto con successo grazie anche al susseguirsi degli eventi e manifestazioni organizzate molto bene, che (quasi) tutti i lucchesi, e per essi si intende anche quelli di Lucca fora, apprezzano molto. Ancor di più i turisti italiani e stranieri che sono riaddoppiati, premiando l'impegno degli assessori di competenza  che sono riusciti a rendere Lucca la meta più visitata di tutta la Toscana. Gli apprezzamenti verso Lucca arrivano da ogni dove. 

Poi il susseguirsi di eventi culturali, enogastronomici, artigianali, floreali e le  manifestazioni:
Lucca Comics, 320. 000 biglietti venduti, Summer festival, 130.000... Notte bianca, 60.000 presenze. 
Ebbene, è fisiologico che al numero delle presenze debba corrispondere anche una adeguata ristorazione. Il fatto che i localini fioriti qua e là lavorino è la conferma della loro necessità. 

Il fatto che molti di sviluppino all'esterno oltre a vivacizzare la città incrementano le casse comunali con le migliaia di euro/mese sborsate per il suolo pubblico. Del resto, la crescita esponenziale delle presenze  richiamate dagli eventi e la conseguente  necessità di fornire un servizio adeguato di ristorazione richiedono una maggiore sensibilità verso  l:argomento in oggetto. 

Per tanto i conduttori delle attività si auspicano di poter avere quanto prima un incontro con gli addetti hai lavori al fine di poter ottenere i migliori risultati, del resto con l aumento della clientela si dovrà rivedere pure un eventuale aumento delle concessioni. Lucca piace Lucca è Viva.

Alla luce di quanto esposto, sarebbe dunque opportuno che si riflettesse prima di offendere e sparare a 0 su chi si impegna, lavora, da lavoro e contribuisce significatamente sia alle casse dello stato che del comune.

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