Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera che il colonnello lucchese Vittorio Lino Biondi ha inviato al presidente della Repubblica (e per conoscenza al ministro della sanità pubblica, del prefetto e del sindaco di Lucca) per proporre il conferimento di una decorazione “al merito della sanità pubblica" a tutto il personale del comparto sanitario impegnato nell'emergenza Covid-19.
"Signor Presidente, le tristi cronache di questi giorni, registrano, tra gli altri, uno squallido e penoso episodio che ha visto coinvolta un’infermiera del locale ospedale di Lucca, il “San Luca”.
Questa signora ha ricevuto, in forma anonima, quella delle carogne, un biglietto con il quale si “ringraziava” per il fatto che, lavorando all’ospedale, poteva essere il potenziale veicolo di contagio per gli abitanti della “corte” locale dove risiede con la sua famiglia; la corte in lucchesia è il quartiere di campagna, il nucleo rurale.
Per quanto precede, vergognandomi come cittadino e come lucchese della infamità e della cattiveria di questo brutto gesto, mi permetto di rappresentarLe quanto potrebbe essere importante e significativo, a mio avviso, l’attribuzione di un segno concreto di stima e riconoscenza per l’intero comparto sanitario nazionale.
Mi permetta Signor Presidente, chi Le scrive è stato per 35 anni un soldato dell’Esercito Italiano, e spesso, per servizio come tanti commilitoni, ha esposto la propria vita in operazioni, rimanendo anche ferito in combattimento.
Ma questo è scontato per un soldato; è nella normalità delle cose e della vita militare che ha scelto. Niente da eccepire, può accadere.
Di contro invece, la continua e necessaria esposizione diretta e totale al contagio, con la dolorosa perdita di vite umane di medici e operatori sanitari, non è accettabile! Né doverosa!
Queste persone, i sanitari in generale, non han fatto giuramento di esposizione della vita per la Patria. Io si, con i miei colleghi; ma loro no, e non devono morire perché cercano di salvare altre persone.
Il loro compito è studiare, impegnarsi e curare al meglio chi soffre.
E soprattutto non devono ricevere uno sputo in faccia per quello che fanno.
E’ semplicemente ingiusto.
Per questo motivo, La prego di valutare l’opportunità di far tributare, per questa specifica emergenza “COVID 19”, l’attribuzione della Medaglia “AL MERITO DELLA SANITA’ PUBBLICA” a tutto il personale del comparto, impegnato in questa terribile battaglia globale, come segno tangibile di riconoscenza della Nazione ai suoi fedeli e coraggiosi servitori sanitari.
La ringrazio per la Sua gentile attenzione"
Lucca, 23 aprile 2020
Col. (ris.) Vittorio Lino Biondi
Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana