Gabriele Parpiglia è nato a Reggio Calabria, il 3 febbraio 1979. Giornalista professionista, si occupa di spettacolo, sport, attualità e cronaca. Autore di numerosi programmi tv e scrittore. Rilascia alla Gazzetta di Lucca, una lunga intervista esclusiva, parlando di varie dinamiche, senza peli sulla lingua, tutta da leggere
Ennesimo femminicidio, ormai sono tante le storie di donne uccise brutalmente. Ha partecipato a un evento molto importante, (La Mano che protegge). Cosa bisogna fare per sensibilizzare le coscienze , promulgare leggi più severe e condannare questi assassini senza sconti di pena?
Poco tempo fa ho fatto un sondaggio sulle mie pagine social , dove quotidianamente “passano” circa quaranta milioni in media. Ho chiesto come provocazione se fossero favorevoli alla pena di morte o no. L’ 83 percento ha votato sì. Questo è senza dubbio il sentimento comune, dopo i recenti fatti gravissimi di cronaca. Vedere in tribunale il killer di Senago con barba fatta, vestito come se fosse uscito da un locale, mi ha fatto vomitare. In Italia devono certificare l’ergastolo senza premi, senza giorni che scalano, eliminare la buona condotta. Ma rendere l’ergastolo “effettivo”.
Lei ama molto la sua città natale, Reggio Calabria. Da qualche anno vive a Milano. Spesso è stato critico con gli amministratori reggini. Cosa non funziona e dovrebbe essere fatto , per il bene comune della città e per la popolazione?
Purtroppo Reggio ha scelto di essere commissariata da una “famiglia”. Quella dei Falcomatà. Solo che il padre è stato un grande sindaco, lui non sarebbe stato eletto , nemmeno come assessore in qualche città del Metaverso. Il futuro , mi preoccupa ancor di più , se ho capito come andranno le cose. Preferisco tacere al momento. Quando sarà opportuno, nella mia città , vorrei dare un contributo sotto qualsiasi forma, lo farò.
Parliamo del caro affitti per gli studenti universitari, una situazione che umilia questi giovani, spesso lasciati soli e abbandonati. Cosa deve fare la politica nazionale per risolvere questo dramma sociale?
Alla politica Nazionale frega cazzi del caro case. Pensassero al Ponte sullo stretto, sono nato a Reggio Calabria, per me questa operazione è sempre stata “infattibile”. Prendi quei soldi e crei un fondo studenti. Ma sembra tutto difficile. La pista da Bob, a Cortina , per le Olimpiadi doveva costare 20 milioni, è arrivata al costo di 120 milioni di euro. Ma date un tetto ai ragazzi che sono il futuro (quelli sani intendo lontani dai social).
Lei ha conosciuto personalmente Maurizio Costanzo. Se possibile, può raccontarci un retroscena di vita quotidiana?
Non ne parlo facilmente né del prima , né del dopo. Ma quando me la sentirò, ci sarà modo per farlo. Scusatemi. È una ferita che fa malissimo e tra poco sarà un anno da quando è successo. Al polso indosso sempre il braccialetto blu che mi ha regalato per i 40 del Costanzo show. Quando sono giù , lo accarezzo. Avrò molto da dire, molto. Anche sul dopo...
La politica italiana è spesso criticata dai cittadini italiani. Una dinamica, che dovrebbe essere portata in parlamento e promulgata immediatamente con una legge?
Oggi su tutto bisogna capire come fermare il dilagare della violenza. Il sindaco Sala, a Milano, pensa alle biciclette , mentre alla sera la gente non gli è piu consentito uscire, né indossare orologi e il pericolo è sempre dietro l’angolo. Franco Gabrielli, nominato dal comune, delegato alla sicurezza, è una persona valida, vedremo cosa succederà. Io metterei i militari in strada e non solo a Milano.
Tutti gli organi d'informazione parlano del caso: Chiara Ferragni. Una sua riflessione?
Ne faccio una sola: bisogna lasciar parlare la magistratura. Fine. I processi sui social non si fanno. C’è da dire che se l’accusa di truffa aggravata dovesse essere confermata, si accende un campanello strano, perché basta andare indietro di qualche anno e ricordare che Wanna Marchi e Stefania Nobile sono state arrestate, senza che il processo fosse finito (per una parola al telefono dove si insegnava una fuga in Messico del tipo “Basta me ne vado in Messico” detta dalla Nobile al cugino come sfogo, hanno scontato 9 anni di carcere risarcendo le vittime. Vedremo cosa succederà…
Villanova Canavese, operaio trova nel cassonetto ,un neonato, nel secchio dell'immondizia. Ennesimo ritrovato! Nella situazione più disumana possibile. Cosa bisogna fare , per estirpare questa brutta piaga sociale?
Telecamere e brava gente non bastano. Ripeto: militari per strada. Ripristinare il militare non solo offre lavoro a ragazzi che magari si perdono, ma garantisce sicurezza là dove non c’è più.
Paesi bellissimi e ormai abbandonati, per la mancanza di politiche di sviluppo . Gente che emigra, nelle città più grandi e all'estero. Secondo lei, è ancora possibile fare qualcosa , per invertire questa tendenza?
Non è così. Noi abbiamo una città , molto premiata, una Hollywood a cielo aperto: Napoli. Bisogna ripartire dal Sud!
Ha scritto un libro: "Le bambine Baciate dal mostro". È un grido di dolore, di molte ragazze che hanno subito violenza, molto spesso dimenticate. In questo libro, è stato megafono delle vittime. Cosa voleva trasmettere ai lettori?
L'ho scritto tre anni fa e ancora questo treno di femminicidi non era esploso. Mi ha fatto paura: leggere la paura di chi non volesse denunciare. Col tempo purtroppo abbiamo scoperto che le stesse denunce non servono a un cazzo. Purtroppo.
Se possibile, una cosa mai detta, che vorrebbe raccontare in esclusiva alla Gazzetta?
Il presidente Meloni tra mille difficoltà sta facendo un gran lavoro. Ma in futuro mi piacerebbe avere come presidente del consiglio il governatore della Regione Veneto Luca Zaia…