Riceviamo e pubblichiamo questa risposta ad Andrea Colombini sul tema della ex manifattura tabacchi: una lettera che 'provoca' il nostro influencer che, certamente, non avrà problemi a replicare e a rispondere alle domande:
Caro Andrea Colombini,
sai quanta stima e simpatia provo per te, ma visto che chiami in causa con nomi e cognomi, mi trovi pronta a risponderti. Ti voglio raccontare una storia: uno dei miei primi ricordi mi vede per la manina a mio nonno entrare in quel tempio che era la Cassa di Risparmio, in Piazza San Giusto, per ritirare una cassettina di metallo rosso, ovale, dove custodire i soldini che mi avrebbero donato.
Educati al risparmio fin da piccoli i lucchesi. Il capitale della fondazione Cassa di Risparmio è costituito da tutti quei risparmi di piccoli e grandi che in decenni si sono fidati di quell'istituzione. Un capitale prezioso, da utilizzare per valorizzare la città, per intravedere le possibilità di un futuro, in questa crisi che fossilizza e impoverisce interi settori sociali, a partire dal commercio.
Quello schifo di cui parli, è un bene prezioso della città. Io, vedi, non mi accontento che sia rimessa a lucido quella parte fatiscente e mi sembra che qui a Lucca siamo ormai "alluccoriti" dai lustrini.
Quella parte di ex manifattura è un bene che potrebbe essere immaginato per i servizi, per ospitare i giovani e per dinamiche imprese, per ospitare tutti quei ragazzi che da anni ormai sono costretti a frequentare la scuola in container (aihmé quest'anno neppure quello...) ma anche per dare, finalmente, una connotazione forte alla città.
Prendersi il tempo per capire in che direzione stiamo andando e riflettere collettivamente. Che barba questa strumentalizzazione politica!
Io mi chiedo come si possa plaudire ad una alienazione irreversibile di un bene di cui non si conosce neppure la destinazione finale. Dov'è il progetto?
Accettiamo a scatola chiusa! Fortunatamente un numero di cittadini, seppur esiguo come dici tu, ha studiato atti e carte, a differenza di altri e ha indotto al ravvedimento. Almeno rispetto all'infausto Project Financing sui parcheggi, che avrebbe sottratto per decenni risorse dalle casse del Comune.
Forse la paura di essere citati in giudizio per danni o forse per qualche remora etica.
Alla Fondazione Cassa Risparmio, che in tanti si sperticano a elogiare e di cui si riconosce fino ad oggi un ruolo di promotrice di spazi culturali prestigiosi, vorrei chiedere una maggiore trasparenza.
Certo che ha il diritto di investire il proprio capitale, ma in nome dello sviluppo sociale e culturale del territorio. In questo caso la giustificazione che si tratti di un investimento redditizio non è provata né è documentabile.
I cittadini Lucchesi hanno il diritto di conoscere come viene utilizzato il "loro" capitale. Hanno contribuito a crearlo!
Non possono accontentarsi solo di narrazioni ad effetto.
Per quanto riguarda te, Andrea, anche per evitare qualsiasi ombra sul tuo conto, dovresti smentire le voci che ti vedono come persona che riceve dalla fondazione un cospicuo finanziamento e che tu possa essere in qualche modo interessato.
Per concludere ricordo la tua candidatura a sindaco. Eravamo entrambi in gara. E rispetto al numero di preferenze che abbiamo ottenuto rimando ai dati ufficiali che possono essere verificati. Nonostante la mia totale anonimità ne ebbi più di te, che eri e sei amplificatore riconosciuto del nome di Puccini. Io ero forte solo di una proposta che vedeva la sua forza nel bene comune.
Bene che io considero primario e che costituisce tuttora la mia bussola di condotta. Anche quando si tratta di difendere la manifattura tabacchi, luogo dove tante donne lucchesi hanno costruito la propria coscienza sociale.