Riceviamo e pubblichiamo questa lettera aperta firmata da un gruppo di cittadini dell’Oltreserchio in occasione dell’evento "Un caffè con il sindaco" in programma domani (mercoledì 27 novembre) a Nozzano Castello presso il Circolo M.C.L. dove si segnalano una serie di annose problematiche gravanti sui cittadini residenti per una loro soluzione:
"L'attenzione alle zone urbane periferiche e alle periferie esistenziali da parte degli amministratori pubblici quasi mai è stata costante: un'attenzione solo sporadica per tentare di risolvere qualche singolo problema o un interesse esclusivamente elettoralistico e niente di più. Mai un interesse per una programmazione organica a lungo termine.
Sarebbe auspicabile una vera inversione di rotta.
A Nozzano Castello e nell'Oltreserchio l'annoso problema che ancora non è stato risolto è quello della fognatura nera. Attualmente la fognatura è attiva da due anni e qualche mese in alcuni punti di Nozzano Castello e Nozzano San Pietro, ma diverse famiglie non hanno ancora fatto l'allacciamento. Occorre operare per gli allacciamenti fognari prevedendo anche agevolazioni finanziarie da parte dell'Amministrazione Comunale per le famiglie e le utenze a basso reddito e con indice ISEE minimo. Inoltre si deve urgentemente completare l'estensione della fognatura a Nozzano Castello Alto con apposito lotto e proseguire con i lavori del lotto Nozzano Est. Questo per ridurre davvero l'inquinamento ambientale dei reflui fognari. In prospettiva serve l'estensione della fognatura verso gli altri paesi dell'Oltreserchio.
La manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade e di altri manufatti comunali ( p.e. cimiteri) va intensificata. Le segnalazioni dei cittadini all’URP comunale non sempre vengono evase. Maggiore efficienza da parte degli Uffici comunali e delle ditte incaricate degli interventi è assolutamentre necessaria.
A titolo esemplificativo si segnala quanto segue.
La via della Stazione, con carreggiata ristretta e con divieto di transito ai veicoli maggiori di 3,5 t, vede da anni transitare i veicoli pesanti di 80 t della ditta Varia (autorizzazione Comune di Lucca 2019 con scadenza 2025, salvo rinnovo), che venendo da Ponte San Pietro lungo via di Poggio II e proseguendo per via della Stazione fino alla cava Batano a Balbano realizzano, per così dire, il sequestro di di Via della Stazione di Nozzano ad uso e consumo privati. Il traffico locale è fortemente penalizzato a causa del passaggio degli automezzi pesanti e questa assurda situazione deve essere risolta.
La via di Poggio II, ad alto traffico leggero, presenta un imbuto con ingresso critico sulla via Sarzanese a Ponte San Pietro con conseguente rallentamento del traffico ed aumento dell’inquinamento, inoltre c’è carenza dei punti luce e la mancata pulizia della zanelle in detta via di Poggio II causa l’intasatura delle griglie di scolo delle acque.
Sarebbe perciò auspicabile un potenziamento dei mezzi pubblici e l’istituzione di una navetta tra l’Oltreserchio e la città con capolinea all’ex parcheggio Casina Rossa, che tra l’altro potrebbe avere un utilizzo pubblico e potrebbero esservi parcheggiate le autovetture degli utenti che intendono usufruire del mezzo pubblico, sgravando di traffico l’area urbana prossima alla città.
Anche lo stato del manto stradale in via di Nozzano tratto ristorante IL BORGHETTO bar LA CIOCCA è molto degradato. Incuria e degrado presentano pure il muro di cinta, in parte abbattuto, del parco della Rimembranza a Nozzano Castello, le strade pedonali e il portone di accesso al Castello Alto per l’espandersi della vegetazione rampicante che ostacola i pedoni e deturpa l’ambiente. E l'elenco delle criticità potrebbe continuare.
Auspicabile che il Comune di Lucca, per una politica di prevenzione delle alluvioni, si faccia promotore presso i vari Enti che hanno competenze sul fiume Serchio per una costante manutenzione dell’alveo fluviale e per l’acquisizione del volume edilizio dismesso (ex Casina Rossa), realizzato in golena, al fine di demolirlo e recuperare così uno spazio golenale pertinente al fiume.
Essendo gran parte dell’Oltreserchio una zona alluvionale con forti vincoli e limitazioni urbanistiche, è necessario rivedere il battente idraulico nel senso di una sua riduzione e, al tempo stesso, una maggiore flessibilità nel cambiamento di destinazione d’uso degli edifici esistenti per non lasciarli andare in malora e per valorizzarli, rendendo possibile la destinazione residenziale, come sembrerebbe essere possibile da una prima lettura e interpretazione letterale dell’art. 12, sesto comma della legge regionale 41 del 2018,ad oggi invece interpretata in maniera restrittiva e discrezionale, con la conseguente impossibilità di modifica di destinazione d’uso. Nel caso gli edifici abbiano piani soprastanti, a quote superiori al battente, dovrebbe essere reso possibile il cambio di destinazione, in funzione residenziale, delle superfici sottostanti, magari unitamente ad un impegno (atto d’obbligo) a non pretendere rimborsi in caso di alluvione per danneggiamento di cose.
Essendo buona parte dell’Oltreserchio considerata cassa di espansione del Serchio, questo onere dovrebbe essere compensato da una riduzione delle tariffe e degli oneri che gravano sui cittadini e potrebbero essere previsti contributi comunali alluvionali per intervebti di mitigazione del rischio idraulico, vedi p,e, paratie antiallagamento, ecc.
Infine si denuncia che le problematiche sociali e le situazioni di povertà sono presenti anche nell'Oltreserchio. Le Caritas parrocchiali provvedono come possono alle situazioni di disagio e a quelle emergenziali. Nei centri di ascolto Caritas due volte al mese vengono distribuiti pacchi alimentari e altri sussidi alle famiglie e alle persone in difficoltà. I disagi e le povertà colpiscono cittadini italiani e di altra nazionalità. La sostituzione dei sussidi statali come il reddito di cittadinanza con altri aiuti come il reddito di inclusione ha determinato un aumento dei disagi per alcune persone senza un lavoro stabile. E anche gli anziani e le persone inferme a volte necessitano di assistenza. Perciò la collaborazione, già in atto, tra le Caritas e gli Uffici sociali comunali va necessariamente continuata ed intensificata. Le problematiche giovanili, che in parte vengono affrontate dai Centri parrocchiali e da altre associazioni, possono essere gestite d’intesa tra tali centri e il Comune di Lucca.
Nell'Oltreserchio una realtà di aggregazione per giovani, anziani e tutti i cittadini è il Centro civico di cittadinaza IL BUCANEVE: il Comune di Lucca e il Centro IL BUCANEVE possono ancora collaborare e bene operare per l'intero Oltreserchio".
I cittadini dell’Oltreserchio scrivono al sindaco: "Problematiche annose, serve inversione di rotta"
Scritto da prof. fabiano d'arrigo
lettere alla gazzetta
26 Novembre 2024
Visite: 99