Un termosifone rappresenta un elemento fondamentale per il funzionamento di un impianto di riscaldamento, vale a dire un sistema finalizzato alla distribuzione di calore in un ambiente aziendale o casalingo. I termosifoni vengono attraversati da acqua, che svolge il ruolo di fluido termoconvettore, il cui calore viene trasmesso all’ambiente. L’acqua si muove attraverso le tubature e cattura il calore che viene generato dal cuore dell’impianto, il generatore, prima di cederlo ai caloriferi. Un termosifone, di solito, è formato da unità diverse che sono collegate le une con le altre. Le varie unità costituiscono un circuito percorso dal fluido che, dopo essere ritornato al generatore, ricomincia il proprio ciclo. L’energia termica proveniente dal generatore si ottiene grazie alla combustione di gpl, di gasolio o di gas, oppure tramite energia solare o elettrica.
Come scegliere i termosifoni
Dopo aver visto a che cosa servono e come funzionano i termosifoni, è necessario capire come scegliere i migliori per la propria abitazione. Sul mercato si possono trovare caloriferi in alluminio, in acciaio o in ghisa. Questi ultimi si fanno apprezzare per la loro resistenza: la ghisa non è altro che una lega di ferro che viene comunemente usata per la produzione di caloriferi che hanno il duplice pregio di costare poco e offrire un’estetica vintage molto apprezzata in parecchi contesti abitativi. Va detto, però, che in genere si tratta di termosifoni con linee dure e alquanto ingombranti. La ghisa cambia temperatura in tempi lunghi: questo vuol dire che i radiatori ci mettono un po’ di tempo prima di scaldarsi, ma una volta diventati caldi continuano a rilasciare calore anche dopo che la caldaia viene spenta.
Pregi e difetti dei termosifoni in ghisa
Proviamo dunque a riassumere i pro e i contro che caratterizzano i caloriferi in ghisa. Fra i vantaggi va senza dubbio ribadita la loro capacità di continuare a riscaldare gli ambienti anche dopo lo spegnimento della caldaia, il che vuol dire avere la possibilità di mantenere la temperatura desiderata per molto tempo. Da notare anche la longevità, visto che la ghisa è un materiale che non si corrode facilmente. D’altro canto, stiamo parlando di prodotti con un design spartano, forse non adeguato alle abitazioni che sono arredate con uno stile moderno, anche a causa degli ingombri notevoli.
Le caratteristiche dei termosifoni in acciaio
Una soluzione alternativa può dunque essere individuata nei termosifoni in acciaio, che offrono un’estetica molto più raffinata ed elegante e hanno la capacità di riscaldare in tempi rapidi. Questi radiatori possono essere caratterizzati da linee sinuose, con una conformazione leggera e ricercata, in grado di integrarsi con arredi contemporanei. Insomma, si tratta di termosifoni che si rivelano a tutti gli effetti dei complementi di design in grado di arredare gli spazi, fermo restando che il loro compito è comunque quello di riscaldare. I termosifoni in acciaio moderni, che dunque sono perfetti in ambienti moderni, hanno però il difetto di raffreddarsi subito dopo che la caldaia è stata spenta.
Quando scegliere i termosifoni in alluminio
Una terza opzione è costituita dai termosifoni in alluminio, che hanno un prezzo più basso rispetto a quelli in acciaio. Anche in questo caso si può contare su un aspetto estetico improntato alla modernità. L’alluminio è un materiale che vanta una malleabilità paragonabile a quella dell’acciaio, e di conseguenza si presta a essere lavorato per assicurare risultati estetici con un effetto molto piacevole. I caloriferi in alluminio, proprio come quelli in acciaio, si riscaldano e si raffreddano in tempi rapidi.
Come trovare il termosifone giusto
Per capire qual è la tipologia di termosifone per cui conviene optare, è necessario tenere conto prima di tutto delle dimensioni dei locali che devono essere riscaldati; dopodiché bisogna valutare la posizione degli attacchi e la tipologia di impianto di riscaldamento con cui si ha a che fare. In un impianto bitubo, i radiatori sono indipendenti fra di loro: quindi si può decidere di chiuderne uno lasciando che gli altri continuino a funzionare. In un impianto monotubo, invece, i termosifoni sono collegati in sequenza, con l’acqua che viene reinserita nel circuito solo dall’ultimo calorifero. Per questo motivo, occorre puntare su radiatori che siano dotati di valvole bypass per beneficiare di un funzionamento ottimale.