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Scritto da Francesca Bettaccini
Animali giusti
01 Maggio 2023

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Il pappagallo ara o meglio i pappagalli Ara (esistono in diverse specie), sono da conoscere meglio. Ecco carattere , prezzo e come allevarli correttamente. Se vuoi prendere un pappagallo Ara, è bene sapere che il genere Ara, appartenente alla famiglia Psittacidae, comprende diverse specie. Fra le più famose abbiamo l’Ara Ararauna o Ara gialloblù e l’Ara Cloroptera o Ara dalle ali verdi. In generale sono pappagalli di grosse dimensioni, abbastanza impegnativi da gestire e di sicuro non adatti ai neofiti (meglio iniziare con i pappagalli di dimensioni più piccole). La loro caratteristica più appariscente è la livrea coloratissima, dai toni molto vivaci.

Le diverse specie del pappagallo Ara.

Queste sono le principali specie appartenenti al genere Ara (quelle ancora viventi, altre si sono purtroppo estinte):

Ara arauna: ara giallo blu
Ara glaucogularis : ara gola blu
Ara militari : ara militare
Ara macao: ara scarlatta
Ara ambiguus : ara verde
Ara chloropterus: ara dalle ali verdi
Ara rubrogenys : ara fronterossa
Ara Severus : ara fronte castana

L’Ara ararauna è la specie più comune e nota. Come taglia è fra i più grandi: è lunga 86-88 centimetri. La sua durata di vita media è notevole: arriva tranquillamente a 50-70 anni. Come colori, la fronte è verde, ma tende a sfumare verso l’azzurro sul capo e la nuca. Le guance presentano la pelle nuda, bianca, bianca con striature nere. Il sottogola è nero, mentre nuca, groppa, dorso, ali e coda sono di un azzurro-blu intenso. Il collo, petto, addome e parti inferiori di ali e coda, invece, sono di colore giallo intenso. Come livrea, i colori variano dal verde all’azzurro, passando per il giallo e il rosso.

Per quanto riguarda il colore delle penne, non c’è dimorfismo sessuale: i maschi hanno gli stessi colori delle femmine. Inoltre anche i colori dei giovani esemplari sono uguali a quelli degli adulti, forse solo leggermente più smorti come intensità. Il becco è grosso, curvato all’ingiù,
mentre intorno agli occhi e fino al becco hanno un’area di cute senza penne. In questa zona troviamo delle piume di aspetto diverso a seconda della specie e sono, ad esempio, assenti nell’area scarlatta.

Il becco solitamente è nero , tranne nell’ara cloroptera e nella scarlatta, in cui la parte superiore del becchi è colore corno, mentre quella inferiore è nera. Il becco è forte, grande e nero. Le zampe sono corte e robuste, adatte ad arrampicarsi ovunque. L’Ara cloroptera è un’altra specie di Ara tra le più diffuse, anche se il suo areale è stato drasticamente ridotto dall’intervento dell’uomo.

Come dimensioni è lunga circa 96 cm e pesa intorno a 1 kg . Il piumaggio è inconfondibile. Il rosso è scarlatto ed è il colore predominante, anche se le penne del dorso e delle copritrici sono verdi smeraldo e blu chiaro. I lati superiori delle penne remiganti sono blu scuro, le penne della coda sono rosse e verdi. Anche nell’Ara cloroptera intorno agli occhi c’è una zona di cute glabra bianca con delle pigmentazioni rosse come il piumaggio.

Dove vive?

In natura, le specie appartenenti al genere Ara vivono nelle zone tropicali. Le troviamo dal Messico all’Argentina, concentrate sopratutto lungo il Rio delle Amazzoni e al confine fra Colombia e Panama. L’Ara cloroptea era quella più diffusa e la si trova in tutta l’Amazzonia e l’America
centrale (adesso le Are sono protette in questo l’uomo ha contribuito a diminuire l’areale di diffusione causando la riduzione del numero di animali selvatici).

Riproduzione

Parlando di riproduzione, in natura le Ara creano dei nidi nelle cavità degli alberi (anche dove hanno nidificato altre specie). Possono tranquillamente nidificare anche in cattività. Se vuoi riprodurre un’Ara in cattività, ricordati che è un animale monogamo e forma una coppia
per la vita. La stagione degli accoppiamenti coincide con i primi sei mesi dell’anno. Solitamente gli esemplari si accoppiano una volta in 12 mesi, talvolta saltano qualche anno. Da ogni covata possono nascere 2-3 pulcini (la cova dura circa un mese). I piccoli nascono implumi e ciechi, ma dopo una decina di giorni cominceranno a spuntare penne e piume. A circa 3 mesi i piccoli sono simili agli adulti.

Carattere e abitudini

Come carattere, l’Ara è un pappagallo molto intelligente. Quelle d’allevamento interagiscono volentieri con gli umani e sono capaci di imparare giochi e comando. Sono animali socievoli e sociali, hanno bisogno del contatto con i loro umani, per cui non sono adatte a chi non può trascorrere molto tempo a casa. Necessitano anche di giochi e accessori con cui intrattenersi, altrimenti finiscono con l’annoiarsi, sono animali estremamente curiosi. Se socializzate sin da piccoli, le Are si affezionano molto ai loro umani.

L’Ara può imparare a parlare, ma ci vorrà parecchia pazienza e dedizione. Considerate poi che l’Ara è famosa per emettere un verso stridulo ed estremamente rumoroso: se abitate in appartamento, vi sconsigliamo caldamente l’Ara come animale domestico, a meno di non saperla educare bene (onde evitare spiacevoli problemi di convivenza con i vicini: sentire tutto il giorno un’Ara che strilla perché sii annoia o perché non è stata educata bene non è proprio piacevole).

Dieta e alimentazione.

La dieta delle Are è simile all’alimentazione della maggior parte dei pappagalli. Si basa su semi e frutti, anche se le tipologie cambiano a seconda dell’areale di diffusione. Grazie al loro becco robusto distruggono i semi. In alcuni casi le Are sono state viste ingerire argilla: serve per alimentare gli effetti tossici di alcuni dei semi che mangiano. Per quanto riguarda i pappagalli Ara domestici , in commercio esistono diete apposite per loro. Attenzione a non somministrare diete con soli semi di girasole. È vero che da giovani hanno bisogno di più grassi per crescere, ma l’alimentazione con soli semi di girasole è troppo sbilanciata, anche se l’Ara tende a tollerare livelli maggiori di grassi nella dieta. Oltre ai mangimi, si possono somministrare anche:

- frutta
- verdura
- noci
- cereali integrali
- proteine

Devono avere acqua fresca a disposizione costantemente. Evitate invece di dare questi alimenti, sono tossici per loro:

- cipolle e aglio
- Melanzane
- Patate
- Fagioli crudi
- Avocado
- Latte, latticini e formaggi vari
- Alcolici
- Dolci
- Caffè e cioccolato
- Cibi salati
- Cibi confezionati per umani

Se non avete allevato prima d’ora un pappagallo, il consiglio è quello di iniziare con i pappagalli di dimensioni più piccole. Nel caso voleste proprio partire da un’Ara, allora conviene farsi affiancare da altri allevatori esperti. Solitamente è meglio prendere le Ara sin da piccole , in modo che si affezionino maggiormente al loro umano e che possano prendere sin da subito le nostre abitudini.

Anche se l’Ara non dovrà trascorrere tutta la sua vita nella voliera, è comunque necessario averne una in caso di necessità. Deve essere il più grande possibile in modo da permetterle di svolazzare e fare attività fisica.

La voliera dovrà essere facilmente apribile per permettere la pulizia quotidiana del fondo e delle ciotole. Inoltre dovrà essere accessoriata con appositi rami e trespoli, senza dimenticare ciotole di cibo, beverini e accessori per non farle annoiare. Essendo animali sociali, hanno bisogno di stare a contatto con i propri umani. Questo vuol dire posizionare la voliera in un punto della casa dove sia possibile interagire spesso con loro, ma che non sia troppo rumoroso.

Non mettere mai la voliera in cucina e assicuratevi che sia al riparo di correnti d’aria e dalla luce solare diretta. È bene che l’Ara trascorra del tempo di qualità anche fuori della voliera. Per questo dovrete cercare una stanza a misura di pappagallo togliendo di mezzo tutti i possibili pericoli. Questo vuol dire chiudere per bene porte e finestre, tirare le tende in modo che non vada a sbattere contro il vetro, togliere tutti gli oggetti che potrebbero distruggere col becco e ingerire, mettere in sicurezza i fili della corrente e le prese elettriche, togliere di mezzo cani, gatti o qualsiasi potenziale predatore, togliere eventuali contenitori d’acqua, nascondere detersivi e detergenti. Procuratevi anche un
trespolo su cui l’ara potrà trascorrere del tempo fuori dalla gabbia.

Fra le malattie più diffuse dell’ara abbiamo:

- Lumps
- Autodeplumazione da stress o noia
- Proventricolite dilatati
- Malattia del becco e delle piume
- Infezioni respiratorie
- Malnutrizione

Ecco qualche piccole curiosità sull’ara

Quanto costa un pappagallo Ara? Il prezzo varia molto a seconda della specie. Per esempio, l’Ara ararauna e l’Ara cloroptera costano dai 1500 ai 2 mila 200 euro. Tuttavia particolari tipi di Ara possono arrivare a costare anche 10-20 mila euro. Naturalmente se prendete la coppia il costo raddoppia.
Per esempio una coppia di Ara ararauna arriva tranquillamente a costare 3 mila euro. Ricordatevi sempre che a seconda del tipo di Ara varia anche la sua collocazione nella lista CITES.
Se decidete di prendere un’Ara, ricordatevi anche di prendere contatti con un veterinario esperto di esotici. Nel film di animazione Rio, si tratta di un esemplare di Ara giacinto molto raro, ormai nelle foreste estinto. Grazie alla riproduzione in cattività sono riusciti ad averlo nuovamente. Ma è un esemplare molto raro.

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