Ieri per le vie di Firenze fino a piazza S. Croce , è sfilato un lungo corteo con circa 30 mila persone fatto soprattutto di giovani, ma anche di lavoratori e pensionati, sotto lo slogan "Insorgiamo". Un corteo duro... conflittuale di battaglia... partecipato... gridato anche con rabbia... che non vedevo dagli anni 70... nato dal basso sotto la guida del Collettivo GKN.
I 400 lavoratori dello stabilimento sono in lotta con assemblea permanente davanti la fabbrica da circa 8 mesi... sono riusciti a difendere lo stabilimento e tutti i lavoratori occupati in esso, raggiungendo un accordo con un nuovo proprietario ed ora si intravede la possibilità di intraprendere una nuova attività che sarà anche più compatibile con le problematiche ambientali.
I lavoratori della ex GKN con la loro lotta hanno fatto molto di più che salvare la loro fabbrica... si sono messi all'avanguardia di un movimento composto da operai, studenti, intellettuali, tecnici... intelligenze collettive, capaci di non restare ancorati al solo moto di indignazione e di protesta, ma di indicare una strada da percorrere sia sulle tematiche economiche e sociali, sia per quelle della riconversione economica ambientale, sia per cercare di fermare le atroci guerre presenti nel mondo e la rincorsa al riarmo del nostro Paese.
La guerra non è solo in Ucraina, nel mondo ci sono ben 60 guerre. Questo dimostra che l'imperialismo globale non ha alcuna possibilità di garantire il proprio equilibrio sulla natura "dell'ordine del ciclo bellico"... e la guerra non è mai solo un fatto di potenza nazionalistica, ma è anche un fenomeno economico dove l'imperialismo significa essenzialmente conquista e ripartizione dei mercati, che avviene tramite la supremazia negli scambi commerciali e l'esportazione dei capitali da parte dei potenti, nonché gli interventi sulle politiche economiche legate alla costruzione di armi, e sulle politiche delle sanzioni, quelle monetarie. La "lotta" tra le diverse potenze non è mai neutra ha sempre ricadute negative sui ceti subordinati ed anche la guerra in Ucraina va fermata con la diplomazia e la ricerca di un accordo che tenga presente gli interessi delle due parti in causa.
In questo contesto, i lavoratori della ex GKN, attraverso una dura e radicale lotta, hanno coinvolto tutto il territorio facendo rete sia con le Istituzioni, con i movimenti sociali pacifisti ed ambientalisti, con i partiti della sinistra, con gli studenti, i pensionati i cittadini che non ne possono più della realtà sociale che stiamo vivendo.
Essi ora cercano di dare una speranza anche sulla possibilità di estendere a livello generale la lotta su tutte le problematiche del lavoro, dell'ambiente, della pace a partire sociali che riguardano:
LA REALTA' SOCIALE FATTA DI :
- il valore reale dei salari ridotto del 15% rispetto al 1990 e la maggioranza dei salari non superano i 1.200 euro mensili;
- il valore reale delle pensioni è ridotto del 20% rispetto al 1990 e con il 50% dei pensionati che hanno una pensione inferiore ai 1.000 euro al mese, di cui il 15% ha una pensione inferiore a 500 euro mensili;
- i giovani costretti a lavorare in modo precario con paghe di merda ed andranno in pensione a 67 anni con pensioni inferiori al 40% dello stipendio;
- il 90% delle assunzioni al lavoro avvengono in modo precario a causa dell'applicazione della "legge Biagi" voluta da Berlusconi/Maroni nel 2003 con ben 45 forme di lavoro precario, flessibile e frantumato e oggi il 50% di chi ha un lavoro è precario.
- la scuola è ridotta in uno sato pensoso dove l'80% dei plessi scolastici sono fuori legge rispetto al decreto Unico sulla sicurezza e dove gli studenti sono obbligati ad accettare un tipo di scuola che prevende "come formazione" lo sfruttamento sul lavoro senza retribuzione e di recente due di essi sono morti sul lavoro;
- dove a causa di un tipo di sviluppo tutto fondato sulla centralità del profitto i lavoratori devono lavorare senza prevenzione, senza formazione, senza condizioni di sicurezza con un aumento dei morti sul lavoro che è passato dai 1.000 dell'anno 2019 ai 1.400 del 2021;
- dove aumentano in continuazione le disuguaglianze con il 55% della ricchezza complessiva esistente in Italia in mano del 10% di popolazione mentre un 20% di popolazione deve vivere con lo 0,20% delle ricchezza esistente;
- dove lo stato della nostra sanità pubblica è stato ridotto a dover aspettare anche un anno per avere una visita specialistica e a causa dei tagli avvenuti negli ultimi 30 ani (circa 47 miliardi) l'Italia ha il triste primato di morti per Covid con 158.000 deceduti;
- dove gli orari sono i più lunghi d'Europa e i salari più bassi d'Europa;
- dove tutti i beni pubblici e le aziende di Stato sono state svenduti e privatizzati, con i cittadini che pagano di più i servizi e con servizi di qualità inferiore rispetto a quando erano gestiti dallo Stato.
- dove il tipo di sviluppo economico presente nel nostro Paese è incompatibile con l'ambiente, crea inquinamento, effetto serra, con stagioni aride e fiumi in secca, con bombe d'acqua, cementificazione, con frane, tracimazioni dei fiumi, tracolli dei ponte, ecc...
E' questa realtà sociale che bisogna cambiare... una realtà costruita e portata avanti dalle forze padronali, politiche, conservatrici negli ultimi 30 anni.
L'impresa è molto difficoltosa perché sono riusciti in gran parte a distruggere il grande movimento operaio esistete nel secolo scorso e a cambiare la pelle al sindacato che da soggetto politico/contrattuale, è diventato un soggetto che gestisce in termini assistenziali le scelte fatte dalla Confindustria e dal governo dove dopo lo sciopero fatto dalla CGIL e UIL il 16 dicembre 2021, sono trascorsi oltre tre mesi senza che sia stato fatto né ottenuto niente.
Ed è in questo contesto che siamo diventati un Paese che da decenni si è abituato a vivere senza alternative reali, con uno scontro politico tra schieramenti di centro/destra e centro/sinistra che si sono accusati a vicenda di non saper realizzare le stesse cose, ma che alla fine hanno sempre fatto le stesse cose, distruggendo il sociale, i diritti, il lavoro e svendendo, privatizzando, le aziende ed i settori portanti dell'economia Italiana.
Un paese sotto il dominio di un pensiero unico liberista che continua a considerare il mercato, l'impresa, il privato, il profitto, i soli valori utili e tutto il resto superfluo o un costo da tagliare.
Oggi siamo anche in presenza del crollo di quasi tutti i pilastri della democrazia con il mercato globale che è sfuggito ad ogni controllo politico e ha imposto lo smantellamento dello stato sociale;
Con lo Stato Nazione che ha perso la sua sovranità delegandola ad organismi transazionali privi di legittimazione democratica, quali la banca mondiale, la BCE, il FMI, la NATO che impongono anche al governo italiano di Draghi di portare la spesa per acquisto armi dagli USA a 43 miliardi l'anno, con il PIL per armamenti che passerà dall'1,2% al 2% come richiesto dagli USA/NATO.
Ma In questi 8 mesi il Collettivo GKN ha prodotto due grandi manifestazioni nazionali dimostrando che anche se la crisi del modello produttivo fordista e la finanziarizzazione speculativa globale dell'economia, la corruzione del sistema, hanno comportato l'indebolimento del potere di contrattazione dei sindacati e dei lavoratori, resta comunque forte la centralità del lavoro e delle lotte operaie e studentesche che non sono morte.
I processi mediatici sviluppati soprattutto nel ventennio Berlusconiano sono ancora in atto e quasi tutti i giornali ad eccezione del "Il Manifesto", hanno minimizzano o censurato una grande manifestazione come quella di ieri a Firenze.
La grande manifestazione di ieri ed il prosieguo della lotta dei lavoratori della ex GKN dimostrano che possono rinascere con la lotta tutte quelle conquiste economiche e sociali, di democrazia dal basso, diretta, rappresentativa e partecipativa, capaci di ricostruire anche un'egemonia culturale di popolo e riprendere il cammino nato dalla resistenza partigiana fino a quel grande periodo chiamato "il 68" durato fino agli inizi degli anni '80 e dai contenuti presenti nella nostra Costituzione.
Quindi, oggi, va il mio grande grazie ai compagni del collettivo GKN, che stanno ridando la speranza a molti di noi.
INSORGIAMO!