Riceviamo e pubblichiamo questo intervento da parte della proprietà dell'Antico Caffè Di Simo in via Fillungo con cui si minaccia di ricorrere alle vie giudiziarie qualora dovesse continuare una campagna di stampa 'malevola':
In merito alle ultime manifestazioni di “interesse” sulla questione della riapertura del Caffè Di Simo, intorno alle quali si è riacceso un dibattito mediatico dai toni e dai contenuti più vicini alle conversazioni di piazza o da bar che ad un dialogo tra persone informate dei fatti, ma che comunque ha creato e continua a creare turbative in quelle trattative che potrebbero veramente determinare la riapertura del locale, la proprietà, che fino ad adesso ha sempre preferito lasciar cadere le chiacchiere più o meno malevole, si sente in dovere di fare alcune precisazioni.
Sin dai primi anni ottanta è sempre stata la proprietà a tutelare il Caffè Di Simo sia da interventi incongrui da parte dei conduttori, con la richiesta del vincolo ottenuto dalla Soprintendenza, che da operazioni speculative, che ne avrebbero stravolto l’identità.
In seguito il locale è passato attraverso diverse gestioni sulle quali la proprietà, pur constatando il progressivo declino degli standard qualitativi, non aveva modo di interferire, data la possibilità dei conduttori di cedere o affittare il ramo di azienda, e così è stato fino all’ultima gestione che ha sollevato la nota vicenda giudiziaria con motivazioni pretestuose, prima tra tutte quella relativa ai pericoli strutturali del locale. Il procedimento giudiziario è stato lungo ed impegnativo; ha comportato inoltre onerosi interventi di verifica sulle strutture, rilevando l’infondatezza di quanto pretestuosamente paventato. Tutto questo è chiaramente documentato dalle perizie redatte nel corso del procedimento legale, nonché dalla sentenza del tribunale di Lucca. Quando la proprietà è rientrata in possesso dei locali ha dovuto far fronte ad una situazione di incuria e degrado al di là di qualsiasi aspettativa e già in questa prima fase sono iniziate le polemiche e le “fake news”, relative sia alle problematiche strutturali che alle cifre richieste per l’affitto dei locali.
Informazioni che purtroppo continuano a circolare nelle chat, dove nostro malgrado dobbiamo apprendere notizie fasulle, diffuse anche da sedicenti informati dei fatti, sui quali potremmo dire molto, ma preferiamo non raccoglierne le provocazioni.
Speriamo che qualsiasi lettore di buon senso, riesca a discernere, ma non possiamo negare che tutto questo riesca in qualche modo a gettare discredito su di noi oltre a scoraggiare eventuali soggetti interessati. Il caffè Di Simo merita dei conduttori seri, consapevoli dell’unicità del locale e del suo valore storico‐ culturale, conduttori non improvvisati che garantiscano con esperienza e professionalità, un recupero di tutte le sue potenzialità, anche nel rispetto dei vincoli imposti dalla sovrintendenza, restituendolo alla città, senza che si ripetano gli episodi che lo hanno sottratto a tutti noi per molti anni, questo è il nostro non facile obbiettivo e lo stiamo perseguendo pur con tutte le difficoltà che purtroppo, anche la pandemia ha moltiplicato. Stiamo valutando anche di presentare un esposto alla Procura per tutelare una questione così complessa e delicata, da interferenze non chiare e da possibili turbative derivanti da tutto ciò che diffonde un quadro assolutamente distorto della situazione.