Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera firmata da alcuni abitanti di Sant'Alessio dopo la riapertura della strada per i lavori che l'avevano interessata:
Venerdì 9 agosto, i lavori per la posa in opera del collettore delle fognature sulla via di Sant’Alessio sono stati conclusi: in anticipo rispetto al 31 agosto, la data che era stata indicata per la conclusione dell’intervento, quando i rappresentanti del Comune, di GEAL e dell’impresa appaltatrice vennero a presentare il progetto e l’evoluzione del cantiere nel tempo, a partire dagli inizi, fissati per il 16 giugno. La chiusura della strada provinciale per quasi due mesi non è stata cosa da poco, come ben sanno gli abitanti della zona e tutti coloro che per i loro spostamenti di lavoro si servivano della Via di Sant’Alessio; i tempi per raggiungere la città sono raddoppiati se solo si doveva raggiungere un luogo dalla parte opposta della zona di cantiere, a una distanza non facilmente percorribile a piedi o in bicicletta. La riapertura della strada prima del previsto ci ha fatto quindi molto piacere e crediamo che abbia consentito di tirare un sospiro di sollievo a quanti – e sono davvero molti – hanno dovuto sopportare i disagi della chiusura di questi mesi. Sentiamo quindi il dovere di ringraziare l’impresa appaltatrice e in particolare gli operai e i tecnici quotidianamente al lavoro sul cantiere, tra l’altro con l’aggravio di condizioni climatiche sfavorevoli, viste le temperature roventi di queste ultime settimane. Da parte loro abbiamo sempre riscontrato competenza e celerità nelle attività, disponibilità per qualunque emergenza da chiunque sia stata fatta presente, sempre nel rispetto comunque delle più accurate condizioni di sicurezza. Non abbiamo avuto altro che una conoscenza sommaria dei lavoratori impegnati nell’opera, ma a tutti loro va la nostra riconoscenza. Non possiamo dire altrettanto del Comune. Nessuna viabilità alternativa, pur realizzabile se si fosse proceduto con un’analisi accurata delle possibilità offerte dal territorio, è stata pensata e preparata preventivamente. Nei casi di necessità più gravi, le persone sono state costrette ad arrangiarsi con passaggi nelle vie vicinali nelle condizioni di fatto esistenti, spesso causando disagi. Ma arrangiarsi non è sempre la soluzione migliore, come molti hanno potuto sperimentare. Forse qualche attenzione in più nel segno di una più accurata programmazione, avrebbe evitato molti fastidi. Ma a tanta premura, purtroppo, non siamo abituati.