Tra realtà aumentata e intelligenza artificiale, tra automazione e ingegneria informatica, il nostro presente sta cambiando forma. E lo fa anche un settore come il gaming, da sempre votato alla tecnologia e al digitale.
La crescita di cui il settore gaming è stato protagonista negli ultimi anni è stata a dir poco epocale. In termini di ricerca, in termini di innovazione, in termini di tecnologia. Uno sviluppo che è stato guidato dal costante miglioramento delle strumentazioni e dall'arrivo di nuove piattaforme e modalità di gioco.
Dimenticate i giochi tradizionali, mettete in soffitta i videogame di un tempo. Oggi i prodotti gaming si presentano non solo come strumento di intrattenimento, ma diventano ambienti immersivi dove la narrazione interattiva, la grafica avanzata e il coinvolgimento emotivo dei giocatori assumono un ruolo centrale. C'è la mano delle tecnologie all'avanguardia, ovviamente, come la realtà virtuale e la realtà aumentata, oppure i nuovi motori grafici avanzati, che portano l'esperienza di gioco a un livello completamente nuovo. Innovazioni che non solo migliorano la qualità dei giochi, ma permettono anche di attrarre un pubblico sempre più vasto e diversificato. Un assaggio di come la realtà aumentata e virtuale possa cambiare il mondo del gaming ce l'hanno dato giochi come Half Life: Alyx oppure Pokemon GO, che ha avuto il merito di introdurre l'AR in un pubblico mainstream, creando un fortissimo legame tra mondo fisico e digitale.
Non solo realtà aumentata, però. Uno dei campi più promettenti e in continua evoluzione nel gaming è l'intelligenza artificiale e l'automazione. La ricerca in questo settore ha portato a innovazioni fondamentali che stanno rivoluzionando l'esperienza di gioco e il modo in cui gli sviluppatori creano e gestiscono i giochi. Lo spiega bene Gaming Report, sottolineando sulle pagine del suo blog "come il peso dell'IA si faccia sentire in particolare nell'automazione delle campagne pubblicitarie e nell'ottimizzazione dei processi di affiliazione. Tutto merito del machine learning e dell'analisi dei dati, che permettono di creare annunci dinamici e personalizzati, migliorando l'acquisizione di nuovi utenti e la fidelizzazione dei clienti. Un esempio è lo strumento Engagement Tool di Sportradar, che consente di mostrare annunci contestuali, aumentando significativamente la percentuale di clic e i ricavi. Sempre all'interno di questo discorso è da menzionare la tecnologia DCO, Ottimizzazione Creativa Dinamica, in grado di personalizzare su larga scala le creatività pubblicitarie, migliorando l'efficacia complessiva delle campagne".
Ma guardiamo per un attimo anche l'impatto dell'IA sul gaming tradizionale. Il nome che possiamo fare in questo caso è quello di The Last of Us – Part II. Qui, grazie ad algoritmi di apprendimento automatico e reti neurali, gli NPC, ovvero i personaggi controllati dal computer, possono adattarsi alle azioni del giocatore, rendendo il gameplay più dinamico e meno prevedibile. I nemici, all'interno del gioco, si muovono e reagiscono in modo realistico e in relazione alle tattiche dei giocatori, cooperando tra loro e adattandosi alle situazioni in tempo reale. Risultato? L'esperienza ludica diventa ancora più complessa e quindi coinvolgente.
Grandi vantaggi per tutti insomma, giocatori e sviluppatori, che possono da un lato godere di prodotti all'avanguardia e dall'altro utilizzare tecnologie sempre più performanti. Non mancano, però, anche le sfide: un eccessivo ricorso all''intelligenza artificiale può ridurre l'elemento umano e la creatività nell'industria del gaming. Nonostante questo, però, la ricerca continua e l'innovazione tipica del gaming promettono di aprire nuove possibilità, non solo nell'industria videoludica ma anche in altre aree come l'educazione e la medicina, grazie all'uso di simulazioni e ambienti virtuali avanzati. L'impatto dell'Intelligenza Artificiale, insomma, si è fatto appena sentire. Ma il futuro è tutto nelle sue mani. Nel gaming, ma non solo.