Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo intervento sul Covid e l'opportunità o meno di vaccinarsi inviatoci dal dottor Marco Simonetti, uno che, in genere, non si espone e parla poco, ma quando lo fa, usa, a differenza di altri, il cervello:
Caro Aldo buonasera,
ci conosciamo e ci stimiamo, almeno spero, reciprocamente da diversi anni ed abbiamo entrambi l’onestà intellettuale e cognitiva per poter interloquire l’uno con l’altro senza dover scendere nel diverbio.
Ho letto, riletto e riletto il tuo articolo “Noi non vaccinati….” E mi permetto di dirti che non sono minimamente d’accordo con quello che dici.
Hai un mezzo, il tuo giornale, che leggo quotidianamente, dove la libertà di espressione e di pensiero sono sempre state alla base e considerate un fondamento portante. Il tuo fiore all’occhiello. E di questo posso solo dirti Bravo e Grazie!
Tu meglio di me sei consapevole del fatto che è un’”arma” molto potente. Può fare molto bene e può fare molto male, se usata non correttamente.
Non sono un letterato, non ho la cultura umanistica o storica che hai tu, ma qualcosa ho letto e qualche cenno storico lo conosco anche io. Paragoni forti ed inquietanti come lo sterminio ebraico della seconda guerra mondiale o i gulag sovietici mi sembrano veramente esagerati. Non sono uno storico, ma un medico, anzi, un semplice dentista, e qualche conoscenza scientifica in questi anni l’ho acquisita.
So di certo, e lo sai anche tu, che tante battaglie con malattie importanti, poliomielite, tubercolosi, vaiolo, ma anche “minori”, tetano, morbillo, varicella ed altre, sono state combattute e vinte solo ed esclusivamente grazie ai vaccini.
Sono un medico, e da medico purtroppo ho visto morire due amici, ed un terzo, che anche tu conosci, è salvo solo per la bravura dei medici dell’ospedale; più o meno nostri coetanei, e tutti e tre senza quelle ipotetiche patologie preesistenti di cui parli nel tuo articolo. Sono un medico ed visto lottare con le unghie e con i denti tanti colleghi contro questo virus, ed ho sentito piangere tanti di loro, rendendosi conto della loro impotenza.
Se mi chiedi se sono contento di essermi vaccinato, ti rispondo di no.
Se mi chiedi se questo vaccino è sicuro o se tra qualche anno valuteremo che faceva male, ti rispondo che non lo so e che spero di no.
Se mi chiedi se penso che sia un business miliardario per le multinazionali del farmaco e per i governi, ti dico di si, ma lo sono anche tante altre cose. Però sono estremamente convinto che la vaccinazione sia l’unica arma in questo momento a nostra disposizione per cercare di debellare questa malattia.
Lo reputo veramente ed orgogliosamente un dovere civico.
Come avrai intuito, io sarei per l’obbligatorietà vaccinale, ma poiché questo, giustamente, non è realizzabile, non proclamo certo la “caccia alle streghe” come avveniva nel medioevo, ma alcune importanti restrizioni si.
In primis: se un soggetto si ammala e non è vaccinato, le terapie ospedaliere (circa 1200 euro/die) se le paga; ma se tanto è un comune virus poco più che influenzale e all’ospedale non ci finisce più nessuno, che problema c’è?
So che dissentirai assolutamente con quello che ho scritto. Ma so anche, e di questo ne sono certo, che sei talmente intelligente da ascoltare anche la mia opinione, seppur diversa dalla tua.
Scusa lo sfogo.