SuperLeague? No, grazie. La UEFA sembra più che mai decisa a rispondere alla possibile nascita di una Super Lega con altrettante rivoluzioni che coinvolgano le migliori squadre europee. Il suo piano prevede di allargare e modificare il tradizionale sistema di accesso alla prestigiosa Champions League, destinandola a diventare extra-large, in tutti i sensi, con un aumento del numero di squadre ammesse e una crescita dell'80% del numero di partite da giocare. Il problema che certamente, a partire dal 2024, si porrà a tutte le parti in campo – letteralmente – sarà quello del tempo.
Procedendo con ordine, la UEFA pensa di ammettere in Champions non più soltanto 32, ma 36 squadre. Una prima conseguenza riguarda dunque il numero di partite da giocare nella fase a gironi, che crescerebbe da sei a dieci (cinque da giocare in casa e cinque da disputare fuori). Il sistema messo a punto dalla UEFA propone di far passare le prime otto squadre direttamente agli ottavi di finali, lasciando quelle dalla nona alla ventiquattresima posizione a disputarsi i posti restanti. Chiuso il numero di partecipanti agli ottavi, le ultime fasi dovrebbero essere giocate in maniera invariata rispetto al sistema attuale.
Come si potrà immaginare, il 2024 vedrà disputarsi un maggiore numero di partite prima degli ottavi: con 36 squadre in campo e 10 partite a testa nella fase a gironi, il totale delle gare da giocare sembra destinato a salire dalle attuali 125 a 225: ben 100 partite in più.
Più partite dal 2024 per la Champions
Ragionando in termini di mercato, si intuisce subito che aumenteranno notevolmente i guadagni ricavati da un più alto numero di competizioni. Non si tratta soltanto di guadagni per i club partecipanti e l'organizzazione che gestisce la Champions: si parla di un notevole giro di denaro che coinvolgerebbe il mondo televisivo (con un numero maggiorato di abbonamenti alle esclusive, ad esempio), senza contare tutto il sistema di esclusive tv, pubblicità e sponsor collegato.
I cambiamenti e la crescita prospettati dal nuovo sistema messo a punto dalla UEFA fanno gola a molti e, senza dubbio, finiranno per intaccare anche il mondo delle scommesse: i bookmakers dovranno aggiornarsi, il sistema dei pronostici dovrà essere rivisto per adeguarsi a un nuovo, più grande contesto: per farsi un'idea delle news e delle quote, il portale scommesse-live.eu resta sempre aggiornato.
Si tratta, inoltre, di un contesto più incerto, poiché non sarà più facile e immediato stabilire chi giocherà in Champions e chi no: cambieranno infatti i criteri di ammissione alla competizione, che terranno conto non soltanto della posizione delle squadre nel rispettivo campionato, ma anche dei risultati ottenuti nelle ultime stagioni di Champions.
Esistono tuttavia delle zone d'ombra in questo nuovo sistema: ad esempio, l'arco di tempo in cui saranno distribuite le partite in più. Il calendario della Champions risulterebbe, infatti, ancora più stretto; inoltre, la necessità di guadagnare tempo e date finirebbe per comprimere lo spazio destinato ad altre gare (come la Coppa Italia) o per cambiarne le regole (niente match andata e ritorno, in favore di partite a eliminazione diretta, ad esempio).
In breve, l'Europa del pallone si fa sempre più grande e complessa, anche se a scapito delle competizioni più piccole; tuttavia, tutti i principali club calcistici puntano su questa rivoluzione.