Elezioni comunali a Lucca. Ammetto che comprendere la politica, specie in questi ultimi anni, è cosa complessa almeno per chi, come me, ha valori abbastanza definiti ma, credo, ancora attuali. Fare politica specie nelle amministrative, vuol dire mettersi a disposizione della città, confrontarsi e risultare vincenti con altri candidati della stessa coalizione, elaborare programmi di massima condivisi da arricchire sulla base di un confronto con la cittadinanza.
Se poi il candidato è nel segno della continuità con le amministrazioni precedenti avrà anche il compito di dare spiegazioni di ciò che è stato fatto fino a ora.
Naturalmente, democrazia vuole, che questo percorso veda direttamente interessati partiti, associazioni imprenditoriali e sindacali, terzo settore e tutto ciò che anima la nostra città.
È un lavoro lungo, faticoso, complesso.
Si chiama democrazia.
Ebbene a Lucca succede che un giovane assessore della giunta Tambellini nel maggio 2021 decida di mettersi a disposizione per le future elezioni comunali. Legittimamente c'è un'altra candidata e si va alle primarie nel mese di dicembre.
2356 lucchesi, in tempo di pandemia, vanno a votare e decretano vincitore Francesco Raspini che sarà candidato per il centrosinistra a Lucca.
Dal giorno dopo Raspini e i suoi cominciano a preparare programmi con otto tavoli e oltre 250 persone interessate, si creano momenti di incontro con i cittadini e le associazioni che lo desiderano, si fa, insomma, campagna elettorale e politica nell'unico modo possibile, tra la gente, sul territorio.
Tutto questo in attesa di confrontarsi con candidati espressi da altri che ancora non sono scesi in campo.
Ora torno a parlare del perché trovo difficoltoso capire la politica oggi a Lucca.
Leggo e ascolto opinioni secondo le quali gli altri, quelli che ancora non ci sono, avrebbero grandi meriti, capacità superlative e che le segrete cene dove si decideranno le eventuali candidature sono l'essenza della democrazia.
Forse sono vecchio e confuso però a dicembre ho votato alle primarie, ho partecipato a un tavolo con un'altra ventina di belle persone dove abbiamo buttato giù idee su "sviluppo, innovazione, mobilità sostenibile, infrastrutture", sto partecipando a molte iniziative sul territorio con tanti cittadini e, non ultimo, ho visto l'interesse di ragazzi e ragazze giovani.
Due giorni fa, incontro con i cittadini di Pontetetto nel parco, all'aperto, con tanta gente, con proposte, con critiche, con idee.
Ecco. In tutto ciò ho respirato e sto respirando democrazia e partecipazione
aspettando serenamente l'arrivo di altri candidati.