Se si chiede ad un abitante di Roma, di Milano o di Napoli se conosca davvero bene tutta la propria città, probabilmente la risposta sarà un “No” secco. Questo perché la città in cui si abita spesso la si dà per scontata, non girandola davvero quanto meriterebbe e senza, dunque, sapere tutti i segreti che essa si porta dietro da decenni, se non addirittura secoli.
Ma questo non vale solo per le grandi città, bensì anche per le medie e per le piccole cittadine, come può essere il caso di Lucca, città famosa per le sue bellezze artistiche, per il Lucca Comics, arrivato addirittura al Salone del Libro di Torino, e diventata da poco protagonista di una contesa con Venezia. Oggetto della diatriba è la fondazione del primo Casinò europeo. Anche perché, come la maggior parte degli storici afferma, la sala da gioco più antica del mondo sarebbe stata fondata proprio nel capoluogo veneto nel 1638: il Ca’ Vendramin. Eppure, ci sono altri esperti del settore che dicono che la realtà sarebbe completamente diversa, mettendo la città toscana al centro della questione.
Bagni di Lucca: la vera sala da gioco più antica d’Europa
Se si vanno a leggere le carte storiche della città, si potrebbe notare come l’embrione del primo vero e storico Casinò su suolo europeo fosse sorto proprio a Lucca grazie all’idea lungimirante dell’allora Contessa Matilde a capo della Repubblica di Lucca, la quale decise di dare una regolamentazione al gioco che dilagava nelle bische clandestine e nelle osterie della città. Il tutto, facendo della zona termale il luogo in cui confinare il fenomeno e renderlo, in un certo senso, legale. Ebbene, questa sarebbe la nascita della prima sala, o meglio zona, riservata al gioco nel Vecchio Continente e stiamo parlando addirittura del 1300, ossia 3 secoli prima del Ca’ Vendramin.
Le cose, poi, non si sono certamente fermate e nel 1800 Bagni di Lucca vide una nuova primavera grazie all’intervento della dinastia Borbone: la città toscana divenne meta di aristocratici, borghesi e nobili provenienti dall’intera Europa. C’erano un po’ tutte le nazionalità, dai francesi agli inglesi, passando per svizzeri, tedeschi, austriaci e russi, senza dimenticare gli spagnoli ovviamente. Essi, oltre che alle terme, passavano diverso tempo nelle case da gioco che erano presenti sul territorio e che si erano sviluppate nell’area circostante a Bagni di Lucca.
Per tal motivo, quello che era stato il progetto della Contessa Matilde, divenne definitivamente realtà con Carlo Ludovico di Borbone nel 1838, il quale incaricò un architetto di Parigi per la realizzazione di una struttura nuova che ospitasse il gioco. Ci volle un solo anno: nel 1839 nacque il Regio Casinò, per qualcuno il primo vero casinò su suolo europeo, dato che il Ca’ Vendramin venne riconosciuto solo più avanti come vera e propria sala da gioco legale. Parliamo del 1946. All’interno era possibile provare la Roulette e giocare a blackjack, il gioco di carte francese che era tanto amato anche da Napoleone Bonaparte, considerato uno dei giocatori più forti della storia.
Il presente del Regio Casinò di Lucca
Purtroppo, la favola del Regio Casinò di Lucca finì dopo poco più di un secolo. Siamo nel periodo del secondo dopoguerra, per la precisione nel 1953, quando si decise di non rinnovare la licenza statale della sala, non pagando la relativa tassa di concessione. Il casinò praticamente morì in quel momento, nonostante due brevi e fallimentari tentativi di riapertura negli Anni ‘80 e nel 2009. Quindi, gli abitanti di Lucca hanno perso la propria sala da gioco, cosa che li mette davanti ad una doppia soluzione in caso essi abbiano ancora voglia di giocare.
La prima è quella di organizzare un viaggio non indifferente verso una delle sale fisiche ancora presenti sul suolo italiano, la più vicina delle quali è, segno del destino, il Ca’ Vendramin Calergi di Venezia. Altrimenti, c’è l’opzione online. La principale differenza tra le sale fisiche e quelle virtuali è che in queste ultime vi è la possibilità di utilizzare alcune agevolazioni, come bonus e promozioni, che li rendono interessanti agli occhi degli utenti. Tra queste possiamo citare i free spins che vengono offerti da diversi operatori quali StarCasino, 888casino e il Daily Spin Snai. Inoltre, non ci sono limiti di orario, risultando raggiungibili anche nei giorni festivi e con un’offerta di giochi che non viene limitata dalla grandezza delle sale dei casinò fisici. Certo è che un giorno il casinò di Lucca potrebbe tornare al centro di nuovi progetti di riapertura, annullando ogni ragionamento dei cittadini toscani a riguardo.