Tanta gente sulle strade, un grande impegno da parte di atlete e tecnici, una vera e propria famiglia al posto del comitato organizzatore, belle corse, il giallo finale con la classifica generale cambiata dopo l'arrivo... tutto questo (ed altro) ha caratterizzato il Giro della Toscana Internazionale femminile di ciclismo; forse il più bello e appassionante delle 27 edizione andate in archivio.
Per gli annali (e l'albo d'oro) ha vinto l'italiana Alessia Vigilia ma, in verità, stavolta a finire in primo piano è l'intera manifestazione: combattuta e incerta fino al termine e, a detta degli addetti ai lavori, ottimamente organizzata.
"Sono veramente contento dell'apprezzamento di tutti verso questo Giro – ha sottolineato patron Brunello Fanini – in effetti, insieme ai miei collaboratori, mi ero accorto da subito della bontà di questa edizione. Tra l'altro sto ancora ricevendo una infinità di congratulazioni e, addirittura, già molte richieste da parte delle squadre che vorrebbero partecipare anche il prossimo anno".
Un successo, quello del "Toscana" che ha radici lontane e vicine. Relativamente lontane se si pensa agli accordi presi a suo tempo con i sindaci e gli amministratori delle varie sedi di tappa ("tutti hanno dimostrato una grandissima disponibilità"); vicine perché sul campo... o meglio sulla strada... tutto è andato liscio e questo grazie alle atlete, interpreti principali di una competizione battagliata dal primo all'ultimo chilometro, e all'organizzazione che ha curato tutto nei minimi particolari.
"A poco più di un mese di distanza – ha aggiunto Brunello Fanini – devo dire che le scelte fatte lo scorso anno (alcune potevano sembrare anche un po' azzardate) si sono rivelate vincenti. Mi riferisco in particolare alle novità degli arrivi in salita a Serravalle P.se (con grande partenza da Quarrata) e a quello di Montecatini (favoloso lo start dalle mura di Lucca) che si sono ben amalgamati con le classiche frazioni di Campi Bisenzio (crono sempre spettacolare) e di Segromigno Piano (la festa in casa di Michela). Un cocktail esplosivo che ci ha fatto fare un ulteriore salto di qualità".
Impossibile nominare tutti quelli che hanno dato una mano a questo "Toscana 2023" senza dimenticarne qualcuno... "Mi limiterò – ha proseguito Fanini – al presidente della Regione Eugenio Giani (sempre presente a questa competizione), ai sindaci dei comuni che ci hanno accolto a braccia aperte (Andrea Tagliaferri per Campi Bisenzio, Gabriele Romiti per Quarrata, Piero Lunardi per Serravalle, Luca Menesini per Capannori, Mauro Pardini per Lucca e Luca Baroncini per Montecatini) e a tutti gli amministratori che si sono dimostrati particolarmente entusiasti del progetto".
Da un punto di vista tecnico agonistico da segnalare i successi della campionessa olimpica su pista Franziska Brausse (Ger) nella gara contro il tempo, della lituana Rasa Leleivyte sotto la Rocca di Castruccio a Serravalle, della bielorussa Anastasia Kolesava nella terra di Michela e dell'ucraina Olha Kulynyc nel suggestivo borgo di Montecatini Alto, oltre, naturalmente a Alessia Vigilia, nuova Granduchessa di Toscana.
E se proprio vogliamo andare a fondo... come non ricordare qualche numero: 28 team al via, 160 Atlete, 30 nazioni rappresentate, 400 persone in carovana. E per le Tv: mezzora al giorno su Rai Sport, altrettanti minuti su diverse emittenti regionali ogni sera. Ottima anche la visibilità su giornali e testate online, specializzate e non.
"E' stato un Giro di Toscana meraviglioso nel ricordo di mia figlia Michela – ha concluso il patron – e questo ci sprona a fare ancora meglio, magari aggiungendo una ulteriore tappa. Chissà!".