60-88
(19-29, 34-52 e 43-73)
Gesam Gas e Luce Le Mura Lucca: Azzi, Jakubcova 9, Cibeca, Pastrello 2, Russo 6, Orsili 6, Miccoli 14, Pallotta 2, Farnesi ne, Harper 9, Smorto 2 e Tunstull 10 Allenatore: Francesco Iurlaro
Famila Wuber Schio: Keys 12, Mestdagh 10, Cinili 6, Gruda 19, De Pretto 16, Crippa , Olbis ne, Dotto 10, Harmon 11 e Sottana 5 Allenatore: Pierre Vincent
Arbitri: Andrea Masi, Laura Pallaoro e Cristina Mignogna
Note: fischiato fallo antisportivo a 9’48’’del secondo quarto a Cinili
Il Gesam Gas e Luce Le Mura Lucca lotta, ma deve arrendersi al maggior tasso tecnico e fisico del Famila Wuber Schio, scappato via nel punteggio a metà secondo quarto e giunto alla decima vittoria consecutiva lanciando così la sua prepotente candidatura per lo scettro delle Final Eight di Coppa Italia, in programma da giovedì 4 marzo a lunedì 8 in quel di Bologna.
Sarebbe servita una prestazione presso che perfetta per le biancorosse per interrompere la serie delle venete che hanno dato sfoggio delle molteplici frecce a disposizione della faretra di coach Vincent. La connazionale Gruda è stata quasi perfetta al tiro, 19 punti a referto con un complessivo 11\12 dal campo, così come De Pretto e Mestadgh, entrambe finite in doppia cifra, hanno fornito risposte importante.
Lucca ha provato a restare in partita, opponendo una maggiore resistenza rispetto alla partita di andata dove le orange dilagarono nel punteggio. La squadra di Iurlaro, seppur con le difficoltà che questo difficilissimo impegno presentava, ha profuso tutto l’impegno possibile non uscendo mentalmente dal match. Un aspetto che lascia ben sperare capitan Miccoli, top scorer delle sue con 14 punti, e compagne in vista del delicata recupero di Battipaglia, fissato per sabato 6 marzo alle 18, contro una O.ME.P.S. che sta attraversando un buon momento di forma ed è separato dal Gesa di soli due punti.
Lucca parte in quintetto con Jakubcova, Tunstull, Russo, Harper e Orsili. Schio, priva nel comparto delle straniere di Achonwa, schiera la rientrante Gruda, Cinili, Harmon, Mestdagh e Dotto. Positivo l’approccio al match delle padrone di casa che iniziano senza alcun tipo di timore reverenziale nei confronti della corazzata veneta. Sandrine Gruda dimostra di non aver perso la confidenza con il canestro dopo aver saltato le ultime due uscite. Il primo tentativo di allungo nel punteggio da parte del Famila Schio viene finalizzato dalla tripla di Cinili per il momentaneo 6-15. Le locali rispondono con i canestri costruiti sull’asse Orsili-Harper, con la playmaker che indossa i panni di “borseggiatrice”, sportivamente parlando si intende, ai danni di Sottana per innescare i due facili della numero ventitre nativa di Chicago. Sotto di due lunghezze, Lucca viene ricacciata indietro dalla prima tripla della serata griffata Valeria De Pretto. Strappo nel punteggio che si verifica negli ultimi secondi del periodo quando Schio, già mentalmente in formato Final Eight di Coppa Italia, trova la doppia cifra di vantaggio, 19-29, con il gioco da tre punti, canestro più supplementare, di Keys.
I successivi dieci minuti si aprono con un parziale di 5-0, tripla di Orsili e canestro di Francesca Russo, in favore delle padrone di casa. La replica di Schio arriva con l’infallibile Gruda, una sentenza dalla sua mattonella nel pitturato, ma Lucca riesce a risalire fino al 29-33. Detto del bel gesto, bissato poi nell’ultima frazione dall’ex Francesca Dotto, di Miccoli che si “autoaccusa” dell’ultimo tocco facendo così invertire la decisione di una rimessa in gioco, Schio negli ultimi cinque minuti del quarto piazza il break decisivo. Ancora Gruda, le triple di Cinili e della specialista Mestdagh scavano un solco nel punteggio con le due formazioni che vanno all’intervallo lungo sul 34-52.
Nel terzo periodo il Famila Schio, oltre a far male alla difesa lucchese con Keys e una bella progressione di Dotto, blinda il proprio canestro visto che i primi punti del Gesam Gas e Luce arrivano con Miccoli quando se ne sono andati quattro minuti. Vincent, privo anche di Olbis e Trimboli, concede minuti a Martina Crippa, al rientro anche lei dopo un infortunio.
Il quarto conclusivo, con il punteggio non più in discussione, serve soltanto per aggiustare le statistiche e le percentuali delle varie giocatrici.