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Scritto da Valter Nieri
Sport
27 Settembre 2024

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Fa ancora parlare di sé il diciottenne Fabio Del Medico, neo campione del mondo juniores del keirin, che nel mese scorso ha ottenuto il suo più importante successo in carriera, imponendosi con uno sprint in rimonta nel campionato del mondo di keirin nel velodromo di Luoyang in Cina, inorgogliendo i dirigenti e gli addetti ai lavori della Scuola Ciclismo Empoli presieduta da Alberto Mazzoni, la sua squadra da tre anni, ma anche tutti gli sportivi versiliesi oltre ai suoi numerosi tifosi. L'atleta impersona i valori indispensabili che caratterizzano un campione: passione, determinazione e dedizione. Tutto ingredienti riscontrabili in lui anche al di là della competizione ciclistica, mantenendo la motivazione sui propri obiettivi non trascurando gli impegni scolastici.
"Sto facendo un corso online per diventare direttore sportivo dei giovanissimi-risponde Del Medico-mi è piaciuta l'idea di abituare i bambini a fare attività sportiva e dopo, crescendo, non potranno più farne a meno. Quindi sto preparandomi per il futuro."
Ma come? Sei nel pieno del successo ed hai una carriera in prospettiva per vincere molto. Sei così giovane che già pensi a quando smetterai di correre? Difficile trovare un campione della tua età che può avere sviluppi futuri anche nelle categorie superiori, che già pensa ad un domani. Solitamente questo pensiero si ha superata una certa età...
"Si lo so. Sembra strano ma sento questa necessità ed intanto punto a prendere il patentino per allenare, poi vedremo..."
UNA CRESCITA CICLISTICA DA PISTARD SEGUITA DA SUO PADRE ANDREA
Parliamo un attimo della tua attività su pista. Chi ti ha cresciuto ciclisticamente?
"Mio padre Andrea, già D.S. della Scuola Ciclismo Empoli, alla quale sono approdato tre anni fa dopo aver fatto la trafila giovanile al V.C. Empoli. Assieme a lui ed all'ex pistard olandese Carlo Cesar abbiamo deciso di puntare tutta la mia attività ciclistica esclusivamente sulla pista. Dopo alcuni test di valutazione verificati dallo stesso Cesar, in collaborazione con la nazionale italiana, si è compreso che le mie qualità da sviluppare per raggiungere obiettivi di forma erano più confacenti con la pista e così sarà anche con il mio passaggio alla categoria Under 23, che avverrà sempre con la Scuola Ciclismo Empoli."
Perché la pista e non la strada?
"La pista mi da più emozioni. È più dinamica e ad ogni giro c'è lo sprint per raggiungere obiettivi velocemente. Preferisco tracciati più corti ma anche più veloci dove comunque è richiesta resistenza e potenza."
PROSSIMI OBIETTIVI E RINGRAZIAMENTI
Salendo di categoria aumenteranno anche le difficoltà. Pensi di poter riuscire e ripetere l'impresa il prossimo anno?
"Nel keirin sarà difficile perché nella categoria Under 23 ci sono ciclisti più forti di me. Innanzitutto devo riuscire ad entrare nuovamente in nazionale. Voglio affinare la tecnica nella disciplina della velocità, altra specialità che mi affascina e dove con i miei compagni ho ottenuto ai mondiali il sesto posto a squadre abbattendo il record italiano, ma anche nella specialità team sprint. Come obiettivo il prossimo anno potrei avere il campionato europeo in programma a luglio in Portogallo".
Altri ringraziamenti?
"Sicuramente mi sono serviti gli insegnamenti del c.t. Ivan Quaranta e del super revisore azzurro Marco Villa . Poi a tutti i miei tifosi che mi hanno accolto con entusiasmo al mio ritorno con l'iride addosso."
Fabio Del Medico, giovane, ambizioso e con la testa sulle spalle. Una realtà della pista ma anche una promessa per il futuro. Difficile trovare un diciottenne che pensa già al lavoro con la maglia iridata addosso. Frequenta la 5.a superiore all'ITI di Viareggio nell'indirizzo meccanica e meccatronica con eventuali approfondimenti universitari imminenti. Si rapporta sempre nei valori familiari con i suoi genitori e il suo fratello più grande Gabriele che frequenta l'Università a Pisa. Meritati i festeggiamenti che gli ha riservato la sua società ciclistica di appartenenza Scuola Ciclismo Empoli alla presenza del presidente provinciale F.C.I. di Firenze Leonardo Gigli e del presidente F.C.I. regionale Saverio Metti. Grande festa anche nel quartiere Crociale di Pietrasanta, dove il campione risiede, alla presenza di tanti suoi tifosi ed anche delle autorità cittadine oltre che del presidente provinciale F.C.I. di Lucca Pierluigi Castellani che gli ha consegnato una targa indetta dal comitato provinciale. Molto orgoglioso ha manifestato la sua soddisfazione anche il delegato provinciale del Coni Stefano Pellacani.
CASTELLANI: "UNA SODDISFAZIONE COSI' NON SI PROVAVA DAI TEMPI DI CIPOLLINI E CHICCHI"
Il presidente provinciale F.C.I. di Lucca Pierluigi Castellani, vicino al suo secondo mandato ha detto:
"Ringrazio a nome di tutto il Comitato Fabio Del Medico, un atleta nato e vissuto nella provincia di Lucca, per il titolo mondiale conquistato con grande perseveranza e forza di volontà. Erano ben 22 anni che un lucchese non vinceva l'iride nel ciclismo. Nel 2002 ci fu l'accoppiata Mario Cipollini, Francesco Chicchi nelle prove in linea. Bisogna invece risalire al 1995 quando ci fu l'ultima vittoria di una squadra capannorese nel campionato del mondo su pista: a Bogotà si impose in maglia Fanini Marco Villa, l'attuale c.t. azzurro. Credo che quello sia stato soltanto l'ultimo appuntamento con l'iride per gli atleti professionisti di Ivano Fanini, dominatori per anni della scena mondiale su pista. Tempi forse irripetibili per il ciclismo lucchese." Pierluigi Castellani nel suo primo mandato ha stabilito un record: è il presidente F.C.I. provinciale più presente di tutti i tempi a Lucca sia alle corse organizzate nel territorio provinciale, sia alle presentazioni annuali delle varie società ciclistiche. Con la sua calma è sempre disponibile a dialogare con tutte le società ciclistiche e a manifestare loro il suo incitamento.
Infine un'ultima domanda a Fabio Del Medico:
Apprezzi di più essere definito atleta versiliese o pietrasantino?
"Direi pietrasantino. Le mie origine sono così più dirette. La Versilia invece abbranca diverse località."
La sua stagione ciclistica sta volgendo al termine. Nel suo anno più importante dobbiamo comunque ricordare che fra i tanti successi da pistard ci sono anche tre titoli italiani, l'ultimo conquistato quest'anno al velodromo Enzo Sacchi di Firenze nel keirin.
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