È ormai ufficiale: l'8 maggio 2024 Lucca torna sede di arrivo di una tappa del Giro d'Italia. Ieri, nello splendido Teatro Sociale di Trento, è stata presentata la 107. edizione della corsa rosa in programma dal 4 al 26 maggio del prossimo anno, con partenza da Venaria Reale di Torino e conclusione in un circuito cittadino di Roma. Nella quinta tappa la carovana rosa partirà da Genova per arrivare a Lucca in occasione del centenario della morte del compositore lucchese Giacomo Puccini. Dopo aver costeggiato il lungomare di Genova la comitiva percorrerà l'Aurelia fino al Bracco e da li proseguiranno in direzione La Spezia fino a raggiungere Lucca dopo le salite del Pitoro e del Magno al termine di circa 210 chilometri. Era dal 3 giugno 1935 che mancava nella città dell'arborato cerchio un arrivo di tappa in linea quando ad imporsi fu il francese René Debenne. Nello stesso giorno si svolse una seconda frazione a cronometro individuale da Lucca a Viareggio vinta da un altro francese: Maurice Archambaud, anche se il vincitore finale di quella edizione fu l'italiano Vasco Bergamaschi che precedette di un anno l'avvento di Gino Bartali. Il Giro d'Italia ha sempre avuto un posto speciale nel cuore dei lucchesi anche se soltanto in poche occasioni Lucca può vantare una partenza oppure un arrivo di tappa. Una città che è stata per decenni animata da storie intrecciate con il ciclismo rappresentando anche un elemento fondamentale dell'identità cittadina, basta ricordare i grandi campioni che ha sfornato da Mario Cipollini (colui che vanta con 42 successi il record di tappe di tutti i tempi) a suo fratello Cesare, ma anche Stefano Della Santa e Olimpio Paolinelli.
LA CANDIDATURA DI LUCCA E L'IDEA PARTITA DA PIERLUIGI POLI
Era dal 1985 che il Giro non faceva sede a Lucca. Il 9 giugno di quell'anno addirittura fu protagonista della conclusione dell'edizione n. 68 con la crono individuale da Lido di Camaiore a Lucca vinta da Francesco Moser anche se ai numerosi tifosi italiani rimase l'amaro in bocca perché ad aggiudicarsi la classifica finale fu il bretone Bernard Hinault. Dopo 39 anni quindi il ritorno del più grande evento ciclistico italiano fortemente voluto in primis da Pierluigi Poli e sostenuto oltre che concretizzato prima dalla giunta comunale Alessandro Tambellini e poi dall'amministrazione capeggiata dal sindaco Mario Pardini. L'idea era partita due anni fa da Pierluigi Poli sia per la candidatura, sia per la progettazione e la sostenibilità a livello logistico e finanziario ricambiata dalla volontà degli amministratori comunali di Lucca. Quindi il contatto e l'approvazione da parte dell'RCS per la gioia di tutti gli appassionati di ciclismo. Un grande evento che si propone come vetrina per la città e sappiamo quanto influisca il legame tra sport e turismo, soprattutto per le riprese televisive in eurovisione ed i servizi broadcast in diretta o differita.
LA DELEGAZIONE LUCCHESE AL TEATRO SOCIALE DI TRENTO
La partecipazione di Lucca al Teatro Sociale di Trento si è avvalsa dello stesso Pierluigi Poli, presidente del Pedale Lucchese Poli che, fondato da suo padre Antonio nel 1934, festeggia il prossimo anno il novantennale dalla nascita ed è la società ciclistica più longeva nella provincia di Lucca. Assieme a lui il presidente del G.C. Cei Giuseppe Tomei, colui che inserisce puntualmente i dati delle corse su "Italia Ciclismo" e "Ciclismo Info". Per l'amministrazione comunale di Lucca erano presenti il sindaco Mario Pardini con il capo gabinetto Beniamino Placido e l'assessore allo sport Fabio Barsanti. Non potevano certo mancare il presidente provinciale F.C.I. di Lucca Pierluigi Castellani ed una rappresentanza del Team Fanini-Amore e Vita, l'unica società ciclistica professionistica della provincia di Lucca, tra l'altro vincitrice di una quindicina di tappe al Giro d'Italia fra successi singoli e di squadra. Non potendo essere presente per impegni di lavoro patron Ivano Fanini, in sua sostituzione è stato inviato il Direttore del Museo Fanini Stefano Bendinelli. Fra i presenti anche il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro, comune che sarà sede di partenza della 6.a tappa del Giro da Viareggio a Rapolano Terme il 9 maggio.
Pierluigi Poli: "La prossima settimana verrà a Lucca un delegato dell'RCS per studiare dove potrebbe essere fissato lo striscione di arrivo. Probabilmente, assieme all'amministrazione comunale di Lucca verrà anche istituito un comitato di tappa di sostegno all'RCS de La Gazzetta dello Sport. Sono veramente felice di questa ufficialità ed il Giro d'Italia è un veicolo importante per la promozione turistica della nostra città."
Chi ha vissuto direttamente i rapporti con il Giro è Ivano Fanini. Fra le tante vittorie una ha per lui un sapore particolare:
"Io non ho mai organizzato corse-dice-ma con le mie squadre ne ho vinte tante. Al Giro d'Italia mi viene in mente la 9.a tappa del 1988 quando da Pienza a Marina di Massa si impose allo sprint un mio corridore: Alessio Di Basco. Vincere vicino casa ha sempre un sapore particolare. Il clamore degli sportivi e dei tanti nostri sostenitori che erano a vedere la tappa sono quelle sensazioni che non puoi mai dimenticare. Delle mie tante vittorie altre indimenticabili sono quelle conquistate dal mio corridore Glenn Magnusson che in tre edizioni diverse (1996, 1997 e 1998) si impose superando il più grande velocista del mondo che è stato Mario Cipollini "
Sul palco del Teatro Sociale di Trento con la presentazione di Cristina Fantone e Nino Morici sono saliti anche l'ultimo vincitore del Giro Primoz Roglic, il tre volte campione del mondo Peter Sagan, Vincenzo Nibali (vincitore della corsa rosa nel 2013 e 2016 ed uno dei soli sette ciclisti della storia ad aver vinto almeno una volta Tour, Giro e Vuelta), l'australiano Jai Hindley (primo due anni fa) mentre fra le donne tanti applausi hanno ricevuto Elisa Longo Borghini e Letizia Paternoster. Altra novità è proprio il Giro d'Italia femminile che per la prima volta sarà organizzato dalla RCS della Gazzetta dello Sport. Ospiti il presidente nazionale F.C.I. Cordiano Dagnoni, Urbano Cairo (presidente di RCS Mediagroup). Sono intervenuti anche Urbano Cairo (presidente di RCS Mediagroup), Paolo Bellino (amministratore delegato RCS Sport), il Direttore del Giro d'Italia Mauro Vegni, il direttore di corsa Stefano Allocchio, il direttore della Gazzetta dello Sport Stefano Barigelli. In collegamento skipe il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha definito il Giro una eccellenza del paese nel concetto di comunità sportiva. Presente anche Roberto Ruini, presidente di PmgSport, la società organizzatrice del Giro d'Italia donne fino allo scorso anno.
Per quanto riguarda il percorso la prossima edizione sarà meno severa altimetricamente rispetto alle ultime edizioni con un dislivello di 42900 metri ed una partenza veloce dove per emergere i ciclisti dovranno farsi trovare pronti fin dalle prime tappe
ECCO LE 21 TAPPE IN PROGRAMMA
4-5-2024: 1.a tappa Venaria Reale- Torino
5-5-2024: 2.a tappa San Francesco di Campo-Santuario di Oropa (Biella)
6-5-2024: 3.a tappa Novara-Fossano
7-5-2024: 4.a tappa Acqui Terme-Andora
8-5-2024: 5.a tappa Genova-Lucca
9-5-2024: 6.a tappa Viareggio-Rapolano Terme
10-5-2024: 7.a tappa Foligno-Perugia Tudor ITT
11-5-2024: 8.a tappa Spoleto-Prati di Tivo
12-5-2024: 9.a tappa Avezzano-Napoli
14-5-2024: 10.a tappa Pompei-Cusano Mutri (Bocca della Selva)
15-5-2024: 11.a tappa Foiano di Val Fortore-Francavilla al Mare
16-5-2024: 12.a tappa Martinsicuro-Fano
17-5-2024: 13.a tappa Riccione-Cento
18-5-2024: 14.a tappa Castiglione delle Stiviere-Desenzano del Garda TUDOR ITT
19-5-2024: 15.a tappa Manerba del Garda-Livigno (Mottolino) (la tappa più dura del Giro)
21-5-2024: 16.a tappa Livigno-Santa Cristina Valgardena/St.Christina in Groden (Monte Pana)
22-5-2024: 17.a tappa Selva di Val Gardena/Wolkenstein in Groden-Passo del Brocon
23-5-2024: 18.a tappa Fiera di Primiero-Padova
24-5-2024: 19.a tappa Mortegliano-Sappada
25-5-2024: 20.a tappa Alpago-Bassano del Grappa
26-5-2024: 21.a tappa Roma-Roma