Elegante e raffinato, educato ed onesto ma soprattutto il presidente F.C.I. provinciale di Lucca Pierluigi Castellani alla veneranda età di 65 anni continua ad esercitare la sua passione praticando attività amatoriale in bicicletta ma anche per conservare una buona composizione corporea. Al suo terzo anno da primo dirigente ciclistico lucchese, continua a dialogare ed a promuovere iniziative con le 41 società ciclistiche della provincia con nuove idee per cercare di incrementare il numero di giovani tesserati e recuperare quei numeri persi progressivamente negli ultimi 30 anni.
"A maggio- dice orgoglioso- abbiamo promosso a Porcari "Gioco Ciclismo", una manifestazione nata per catturare l'interesse dei bambini facendoli divertire con il "Pump track", creando una pista da percorrere in MTB. Sono molti coloro che si sono esercitati e diversi si sono successivamente iscritti per le varie società ciclistiche. Altre esercitazioni vengono promosse dalla Cycling Team Lucca, da me presieduta, al Campo Henderson di Salicchi, dove nella pista ciclabile ci siamo ritagliati il nostro spazio in sintonia con l'Atletico Calcio cui è affidata la gestione dell'impianto, organizzando varie sedute di allenamenti per giovanissimi tesserati F.C.I. tramite la richiesta delle varie società di appartenenza della provincia di Lucca. Vi abbiamo allestito anche un tratto di pavè dando luogo a manifestazioni competitive dal nome "la Roubaix di Lucca". Sono tutte queste iniziative che portano risultati fondamentali per ridare vigore al ciclismo ed è soltanto facendo divertire i ragazzi che si possono in futuro recuperare le posizioni perdute, riscontrabili oggi anche a livello nazionale nella mancanza di risultati e di cambi generazionali."
La Cycling Team Lucca fa ancora attività ciclistica?
"Ci limitiamo ad organizzare eventi in funzione ripeto dei giovanissimi, mai così tanto preziosi come adesso, senza rinunciare ai nostri consueti appuntamenti cicloturistici. In passato partecipavamo alle Gran Fondo risultando una fra le più vittoriose società ciclistiche amatoriali in Italia. Oggi invece è giunto il momento di pensare al futuro del ciclismo e stiamo lavorando assieme a Cicli Carube, Pedale Pietrasantino, Piano di Mommio, Montecarlo, Gs Capannori e Pedale Lucchese Poli oltre a tutte le altre società che hanno meno tesserati ma che contribuiscono ad avviare i giovani al ciclismo. Ogni nuova recluta è un segno di speranza nello scongiurare la morte di questo sport".
Castellani è costantemente presente fra le società ciclistiche emanando puntualmente norme generali di competenza in armonia con le direttive del Coni e della F.C.I. Si sta distinguendo il suo operato coordinando l'organizzazione dell'attività ciclistica demandata dalla F.C.I. ed indice le corse di competenza. Ma può darsi che nel percorso di selezione, generalmente i ragazzi a sviluppo tardivo vengano meno stimolati? Forse perchè ricevono meno attenzione da parte dei D.S. e un accesso ridotto agli impianti di allenamento più performanti? Non crede che diversi di loro terminano la carriera agonistica senza poter dimostrare quanto effettivamente potrebbero valere nella loro crescita?
"Sicuro. Anche questo è un aspetto che dobbiamo migliorare. Ogni tanto non ottenendo risultati ricevono meno attenzioni da tecnici a volte improvvisati senza considerare che spesso nell'età dello sviluppo si capovolgono i valori."
Quanto rimpiange di non essere stato presidente quando Lucca grazie a Ivano Fanini vantava il professionismo, in alcuni anni anche con due squadre in contemporanea?
"Tantissimo. Anni irripetibili. Ivano è un uomo di grande esperienza sia a livello nazionale, sia internazionale. Un dirigente leader per trarre il meglio dagli atleti. L'unico che può riportare il professionismo nella nostra città. Ricordo di quegli anni quando Amore e Vita era in ritiro a Lido di Camaiore. Negli allenamenti mi accodavo alla squadra pedalando con loro. Anni meravigliosi ricchi di successi, dai titoli nazionali ai titoli mondiali".
Quanto ha inciso Michela Fanini nel lanciare il ciclismo femminile? E quanto incide tutt'ora la sua immagine, a quasi 29 anni dalla sua scomparsa, grazie al memorial del Giro della Toscana a lei intitolato e organizzato da suo padre Brunello?
"Anche l'edizione di quest'anno lo sta a dimostrare. Grande partecipazione con 27 squadre molte delle quali straniere. Michela a 21 anni era una grande campionessa, aveva già vinto Giro d'Italia e campionato italiano. Molte ragazze scelsero di andare in bicicletta ispirandosi a lei. Il Giro della Toscana è una corsa a tappe fra le più importanti in Italia."
Ed il Gragnano Sporting Club?
"Sono 30 anni che Carlo Palandri alimenta questa società ciclistica che è rimasta l'unica Elite Under 23 nella provincia di Lucca. Oltre tutto anche quest'anno è la più vittoriosa fra tutte le categorie delle squadre lucchesi. Un grande esempio di professionalità e di passione."
Ora c'è Edoardo Cipollini, forse il corridore lucchese più accreditato per arrivare al professionismo. È appena stato convocato nel sestetto della Toscana da Alessio Lazzeri per il Giro della Lunigiana in programma dall'1 al 4 settembre. Una stagione superba la sua con 3 vittorie ed una lunga serie di piazzamenti. E' lui l'atleta di punta del ciclismo lucchese?
"Edoardo è un esempio da seguire: costanza, impegno e qualità non gli mancano. Se continua così in futuro possiamo contare su di lui come in precedenza abbiamo fatto con Cesare e Mario: sarebbe un fatto unico nella storia del ciclismo. Una tradizione, di generazione in generazione, iniziata da Vivaldo per arrivare a Edoardo."
Un altro suo merito è stato quello di riproporre il Città di Lucca, l'unica gara riservata alla categoria elite-under 23 attualmente esistente nella piana lucchese.
"Ho sempre insistito affinchè l'Unione Ciclistica Lucchese lo riproponesse e sono soddisfatto che il presidente Angelo Battaglia l'abbia ripristinato, un ritorno che prende forma da una accuratissima rievocazione della storia del ciclismo lucchese: un evento che ha richiesto un grande sforzo organizzativo ma questo è un segnale che a Lucca c'è sempre tanta voglia di fare ciclismo."
Nel 2023 avete aggiunto un nome?
"Si l'ASD Sillicagnana, una società fondata da Quinto Rocchiccioli, altra figura storica del ciclismo ed organizzatore del Gran Premio della Garfagnana. Finalmente anche questa Polisportiva si è affiliata a noi con il suo ramo ciclistico ed è una aggiunta di notevole spessore."
Per presenziare tutti gli eventi ciclistici Pierluigi Castellani non ha momenti di pausa perché lui è sensibile all'impegno degli organizzatori. Pur conservando il carattere senese originariamente indipendente e fiero, è ormai trapiantato a Lucca, una città dove la creatività è la carta vincente, ma anche una città abbastanza permalosa che mette il broncio a chi le manca di rispetto.