Quando la passione per la bicicletta cresce con il passare degli anni, ma non per una corsa cicloamatoriale bensì per misurare le proprie capacità percorrendo tracciati impegnativi dove le difficoltà sono dietro l'angolo.
L'esempio più lampante ce lo fornisce l'azzurro della Federazione Audax Italia di Marlia Bike Paolo Bianchini, l'atleta montemagnese specializzato nelle randonnée, cicloturista e cicloamatore amante dei valichi alpini e dei borghi che attraversa da nord a sud dell'Italia e lo fa in sella alla sua bici da corsa.
Ha da pochi giorni portato a termine la Super Randonnée Extreme dei Monti Liguri, un'impresa che lo ha visto alla partenza sabato 13 giugno alle 6 di mattina dal Monastero della Madonna della Guardia di Genova, unendosi ai torinesi Alberto Vaghi e Gualtiero Rossano, una manifestazione omologata dall'Audax Parisienne, la federazione internazionale delle randonnée, con la bandierina calata dall'organizzatore del gruppo sportivo locale Maurizio Bruschi.
Tempo massimo per portare a termine il percorso 60 ore e terminato molto al di sotto con il ritorno nei pressi del Monastero lunedi 15 giugno alle 8 di mattina. Oltre due giorni in bicicletta senza mai dormire, fermandosi soltanto per i pasti e per brevi pause.
Il tempo fatto registrare al termine di 620 chilometri è stato di 50 ore e un minuto, mentre 37 le ore in sella alla bici. Un tracciato che si inoltrava da Genova fino a Ventimiglia tra Alpi e Appennini sconfinando in Piemonte nella provincia di Alessandria.
La resistenza fisica alla fatica e quella psichica che gli consentono di protrarre lo sforzo in un lungo arco di tempo, sono frutto di allenamenti intensi equiparati a carichi specifici ed equilibrati che riguardano anche il profilo energetico. Qual è stato il momento più critico e quello di maggiore gioia?
"Il più critico - risponde Bianchini - le condizioni atmosferiche. Abbiamo pedalato 7-8 ore sotto una pioggia incessante, dovendo affronatre improvvisi acquazzoni e forti temporali. Più volte abbiamo dovuto ricorrere alla borsetta pieghevole di 15 litri che teniamo sotto la sella per cambiare i nostri indumenti indossando giacche antipioggia e Gore-Tex per proteggerci dall'acqua. A volte faceva anche freddo ed era necessaria una maglia con imbottitura. Per fortuna non abbiamo mai forato, perché in quel caso avremmo dovuto anche sostituire la camera d'aria, in quando non abbiamo per regolamento nessun tipo di assistenza al seguito ma dobbiamo arrangiarci a livello individuale. Un rischio che ogni partecipante è a conoscenza di dover correre. Il momento più bello invece quando eravamo sul Passo della Bocchetta, il valico dell'Appennino Ligure a quota 772 metri, quando mancavano una cinquantina di chilometri al traguardo. A quel punto ho capito che il peggio era passato ed ero vicino a completare il percorso". Lassù da soli, loro tre, gli alberi che a tratti invadono con i loro rami la strada e il cielo, fra la Val Polcevera e la Val Lemme, affidandosi alla funzionalità metabolica dei loro muscoli, avvicinandosi sempre più ad una meta che fa venire il panico soltanto a pensarla, figuriamoci a raggiungerla nella realtà.
PEDALARE DI NOTTE SENZA ILLUNINAZIONE
Abolite per il momento le randonnée di gruppo, per il distanziamento sociale e per il protocollo anti covid 19, Bianchini può comunque dare sfogo ai suoi percorsi solitari perchè, almeno in questo, gli eventi della federazione Audax Italia lo consentono ed il brevetto sulle manifestazioni programmate può essere omologato nell'anno intero. Alla "Monti Liguri" il trio è stato il primo a portarla a termine nel 2020, altri faranno altrettanto da qui al termine dell'anno. Bianchini inorgoglisce con le sue imprese l'ASD Marlia Bike del presidente Amedeo Bandoni che è sempre il primo ad assecondarlo in caso di qualsiasi necessità per compiere l'impresa. Un rapporto consolidato nel tempo e che si protrae da una decina di anni. L'azzurro montemagnese affronta le salite con il suo ritmo, conoscendo i propri limiti e per preparare l'ultima sua spedizione si era costantemente allenato sul fondo. " Quindici giorni prima-dice-avevo sostenuto l'andamento più duro percorrendo 600 km. su 8 mila metri di dislivello da solo sui tornanti delle Alpi Apuane e dell'Appennino verso Siena percorrendo 430 km. con 6300 metri di dislivello. E' molto importante un allenamento ben programmato". Alla "Monti Liguri" il dislivello totale è stato di 13800 metri. In base alle sue condizioni fisiche cerca di mantenere un'andatura costante e previdente considerando i rischi della notte nel pedalare lunghi tratti non illuminati se non dal suo fanale, che possono presentare improvvisi ostacoli, dovuti alle frane che a volte con smottamenti improvvisi fanno scivolare sulla strada una pioggia di sassi e qualche masso roccioso. "Paradossalmente-continua- andavamo più forte in salita che in discesa. Il temporale prima della partenza aveva portato anche molti detriti sulla strada e dovevamo essere maggiormente prudenti in discesa perchè l'asfalto a tratti diventava sdrucciolevole tanto da farci consumare i freni messi nuovi per l'occasione. Un percorso pericoloso ma affascinante per chi ama questi tracciati come me, pieni di rischi ma che trasmettono emozioni uniche". Amante dell'alta montagna e dell'avventura usa una normale bici da corsa andando alla ricerca di passi alpini, addomesticando la fatica e pedalando sulle strade dove il rischio è improvviso e gestibile con tanta esperienza come lui ha acquisito. Che marca di bicicletta usa? "Una normale bici da corsa Cannondale. Ce l'ho da un anno e mezzo ed è molto adattabile a me.".
SABATO DA CUMIANA PRONTO A SCALARE LEGGENDARI VALICHI ALPINI NELLA PRIMA EDIZIONE DELL'ALPITICA
Sabato mattina alle 6 ci sarà Cumiana ad attendere Paolo Bianchini. Nella piazza centrale della piccola frazione comunale in provincia di Torino, che si estende dalla bassa pianura pinerolese fino alle montagne, Paolo Bianchini questa volta non avrà la compagnia dei due amici torinesi nel presentarsi alla partenza della prima edizione dell'Alpitica e sarà preceduto di un solo giorno da un altro concorrente per far registrare una nuova impresa. Seicento i chilometri da percorrere attraversando i leggendari valici alpini nella storia del Giro d'Italia come il Sestriere (2035 m.), il Colle delle Finestre (2178 m.), il Telegrafo (2486 m.), il Colle del Galibier (2646 m.), Colle dell'Iseran (2770 m.), Colle dell' Izoard (2361 m.), Colle dell'Agnello (2748 m.) e il Colle del Moncenisio (2083 m.), per un totale di oltre dieci mila metri di dislivello,quindi il ritorno a Cumiana nella stessa piazza centrale dove ad attenderlo ci sarà dopo due giorni una moltitudine di sportivi. Con Bianchini anche Marlia Bike potrà quindi essere fiera di un altro grande risultato ottenuto con un suo atleta che la rappresenta nel ciclismo estremo.
"Ho il vantaggio - conclude Bianchini - di avere in mia moglie Francesca la prima sostenitrice. Portare a termine l'Alpitica, che è al centro dei miei principali obiettivi stagionali, sarebbe il più bel regalo per il mio 47.o compleanno che ricorre venerdi 3 luglio".