La scelta di Bergamo 1991 su Matteo Solforati come coach per la prossima stagione di A1 è un esaltante riconoscimento all' ottimo lavoro ed ai grandi risultati di squadra raggiunti dal tecnico pesarese. Una valutazione che sfocia in base a criteri tecnico sportivi e di qualità di gioco espresso dalle sue squadre oltre che di comportamento tenuto durante la partita. Per Solforati si tratta di un esordio in A1 come primo allenatore ma da grande conoscitore di volley, oltre che da ex giocatore, ha sempre seguito pur se esternamente anche la massima serie e non si farà sicuramente trovare impreparato, anzi: per Bergamo potrebbe rappresentare un valore aggiunto alle sue dichiarate ambizioni di puntare ai play off. Sia in A2 che in B1 ha sempre dimostrato di essere un tecnico ambizioso e soprattutto un grande motivatore, capace di mettere in campo squadre ben organizzate.
La gloriosa società rosso-blu presieduta da Chiara Paola Rusconi che ai tempi della Foppa Pedretti vinse 8 scudetti, l'ultimo nella stagione 2010-11, sta cercando di rimanere aggrappata al gruppo delle immediate inseguitrici delle 4 grandi che si sono giocate il campionato nelle recenti stagioni. A contattare il tecnico pesarese è stato il Diesse non che anima e "factotum" di fiducia della società Andrea Veneziani.
"Fu per me una telefonata inaspettata-dice Solforati-anche se sono abituato a fare spesso le valigie alla ricerca di nuovi obiettivi con squadre ambiziose, perché difficilmente in ogni stagione non ho lottato per le posizioni di vertice. Ma essere chiamato ad allenare da una fra le società di volley più gloriose italiane non me lo sarei creduto. Non potevo certo rifiutare un'opportunità del genere anche se a Mondovì ho trascorso un biennio fantastico dove abbiamo anche sfiorato la promozione in A1. Ritrovo la massima serie che mi mancava da oltre dieci anni, quando smisi di giocare per seguire come assistente Riccardo Marchesi intraprendendo la carriera di allenatore."
IL NUOVO BERGAMO 1991, CAMBIANO LE BANDE
Nell'ultimo decennio "Bibo" Solforati ha quasi sempre lottato per salire di categoria con le sue squadre. E' salito per 3 volte dalla B1 alla A2 ed una volta dalla B2 alla B1. Ha anche raggiunto due finali promozione in 3 anni. Un ruolino di marcia niente male. Ma cosa promette di trasferire del suo alla sua nuova squadra?
"Il coraggio di non mollare mai!! Queste sono le mie caratteristiche e spero di trasmetterle a tutte le ragazze! Fino all'ultimo punto le mie squadre sono abituate a crederci sempre".
Una frase questa che suona come un hashtag, una sigla al suo temperamento che si identifica nelle capacità nel creare un ambiente di sostegno e rispetto reciproco. Un Bergamo che si affida per cinque settimi al roster dello scorso anno, vero Bibo?
"Si, rispetto allo scorso campionato cambiano soltanto le due bande. La diagonale sarà affidata ancora alla romana Giulia Gennari in regia con opposta la mancina brasiliana Marys Da Silva Lorrayna. Al centro l'esperta fiorentina Federica Stufi e la ventitreenne croata Bozana Butigan. Come libero ritrovo la trentaduenne Giada Cecchetto dopo averla allenata nella Zambelli Orvieto, stagione 2018-19. Giovani le due nuove bande che sono la ventitreenne bielorussa Anna Davyskiba proveniente dal Vero Volley Monza e la ventiseienne polacca Olivia Rozanski, terza banda lo scorso anno a Chieri. Entrambe vengono da una stagione dove sono state poco impiegate, ma le ritengo due giovani promettenti con ampi margini di miglioramento nella coordinazione e nei tempi di attacco. Come secondo allenatore sarà importante anche il ruolo di Alberto Bigarelli."
I VALORI DEL CAMPIONATO
Alla luce della sua competenza, che campionato sarà il prossimo e dove potrà inserirsi Bergamo?
"Soltanto quattro squadre sono irraggiungibili: Conegliano, Vero Volley Monza, Scandicci e Novara che lotteranno per lo scudetto. Noi speriamo di poterci trovare nel primo gruppo per accedere agli altri quattro posti per i play off. Difficile stabilire in questo momento una gerarchia di valori fra Chieri, Casalmaggiore, Bisonte, Vallefoglia, Pinerolo, Cuneo e Busto Arsizio, anche se quest'ultima sarà notevolmente rinforzata dal ritorno in panchina dopo quattro anni di assenza di Julio Velasco. L'allenatore di La Plata ha sposato il progetto della società piemontese e se lo ha fatto vuol dire che ci crede veramente. Lui può fare la differenza essendo il migliore in assoluto. Infine due pericoli potrebbero venire anche dalle neopromosse Roma e Trento, due squadre bene attrezzate per puntare alla salvezza ma anche due incognite."
IL SUO TRASFERIMENTO A BERGAMO
Per pochi mesi l'anno, nella pausa estiva, Matteo Solforati ha la sia dimora fissa a Pesaro assieme alla sua compagna Mila Montani. Visto il poco tempo che trascorrete a Pesaro, la considerate di più una residenza o una vacanza, visto che a Pesaro c'è un bel clima ed il mare?
"Pesaro è una vera e propria medicina naturale che ci aiuta a ristabilire l'equilibrio psicofisico. Il nostro lavoro è così: dobbiamo sempre avere le valigie sempre pronte. Anche la mia compagna Mila cambia spesso lavoro perché in coppia ci siamo sempre mossi, prima vollisticamente ed ora che lei ha smesso di giocare mi segue nelle nuove destinazioni".
Mila è stata da noi della Gazzetta di Lucca considerata la Regina della Fast. Quanto manca al volley il suo talento ?
"La sua mancanza la avvertimmo anche nella scorsa stagione a Mondovì però quella di attaccare le scarpette al chiodo è stata una sua decisione ed io la rispetto perché evidentemente a 34 anni non se la sentiva più di sputare energie negli allenamenti ed in partita".
Ha fatto qualche viaggio nel periodo di ferie?
"Siamo andati a Venezia. Non abbiamo resistito all'idea di fare un giro in Gondola tra le sue isole e borghi in un territorio da assaporare in qualsiasi stagione. Ed ora non vedo l'ora di conoscere Bergamo, una città che mi hanno presentato come ricca di arte e storia, soprattutto nella città Alta. Ma in questo momento il mio pensiero è soltanto alla squadra che dovrò allenare e far bene sfruttando l'opportunità che mi è stata concessa. Allenare in A1 non mi preoccupa ma sono onorato e pronto a raccogliere la mia ennesima sfida".