Sabato 12 giugno è una data importante per il Panathlon International e quindi per tutti i Club diffusi capillarmente sul territorio nazionale. Ricorre infatti il 70esimo anniversario, che verrà celebrato in tutto il mondo.
Lo ricorda il Panathlon Club di Lucca, che tra l'altro nel prossimo mese di settembre festeggerà il suo 60esimo compleanno.
In attesa dell'evento che verrà organizzato in autunno per celebrare al meglio una ricorrenza tutta lucchese, l'attenzione si concentra adesso sulla data-simbolo del 12 giugno:
"In occasione di questo 70esimo compleanno che si festeggia in tutto il mondo - evidenzia il presidente del Panathlon Club di Lucca Guido Pasquini, a nome di tutto il suo consiglio - vogliamo lanciare un nuovo segnale al mondo dello sport e alla comunità lucchese.
Dopo un anno e mezzo di paure e di dolori legati alla pandemia, si torna finalmente a parlare di sport e dei suoi valori etici.
Alle porte ci sono grandi eventi sportivi a livello internazionale (gli Europei di calcio a partire da venerdì 11 giugno, poi le Olimpiadi) ma noi pensiamo soprattutto al tessuto locale, alle nostre società sportive che hanno sofferto così tanto in questo complesso periodo e il nostro auspicio è che questa estate 2021 segni davvero una rinascita per lo sport e per l'associazionismo.
Il nostro motto ludis jungit indica la comunione di intenti e valori espressi dallo sport e la nostra missione è trasversale alle discipline e agli eventi dello sport: un'attività fondamentale per l'educazione dei giovani e per la costruzione di una società fondata su valori etici e morali duraturi.
Il nostro obiettivo principale è infatti la costruzione di fondamenta sicure per i giovani, riconoscendo loro l'accesso allo sport come diritto naturale, in particolare per i più svantaggiati, premiando chi eccelle nello sport e nella scuola ed esaltando i valori della correttezza e del fair-play.
Si tratta di un'attività fondamentale portata avanti quotidianamente dal Club di Lucca, come dagli altri Club, e questo nostro ruolo è sempre più riconosciuto non solo dagli organismi sportivi ma anche dalle istituzioni pubbliche che hanno a cuore la crescita dei giovani in una società pulita.
A questo proposito ricordo la Dichiarazione del panathlon sull'etica nello sport giovanile (Gand, 2004), che è alla base del nostro impegno e che ci spinge - tra le altre cose - a promuovere i valori positivi nello sport giovanile e a far sviluppare le competenze di tipo motorio (tecnica e tattica), uno stile competitivo sicuro e sano, un positivo concetto di se stessi e buoni rapporti sociali.
Grande attenzione deve inoltre essere prestata alla guida e all'educazione dei giovani, in accordo con i modelli che valorizzano i principi etici in generale ed il fair play in particolare, al coinvolgimento dei ragazzi nelle decisioni attinenti il loro sport e all'eliminazione di ogni forma di discriminazione".