Nel 2024 ricorre il centenario della morte di Giacomo Puccini. Pierluigi Poli, il commerciante di biciclette di Piazza Santa Maria lancia un'idea alle Istituzioni di Lucca e Viareggio: perché non candidarsi con l'RCS della Gazzetta dello Sport per proporre una cronometro del Giro d'Italia da Torre del Lago a Lucca in memoria del musicista lucchese?
Un'idea che potrebbe interessare anche i sindaci di Viareggio Giorgio Del Ghingaro e di Lucca Alessandro Tambellini, magari proponendo un tracciato che coinvolga in qualche maniera Piazza Cittadella dove è esposto un monumento che ricorda il maestro di fronte alla casa che abitò per tanti anni. Ovviamente la tappa verrebbe disegnata nel Giro del 2024, ma le candidature si prenotano con largo anticipo per avere la speranza che vengano accolte, pur con tutte le conseguenze economiche che comportano.
"Normalmente - dice Poli - la RCS è sensibile a queste ricorrenze, tanto che nell'edizione rosa di quest'anno una tappa si concluderà a Ravenna per i 700 anni di Dante. Essendo il nome di Giacomo Puccini di risonanza mondiale, chissà mai che l'organizzazione non la accolga...".
Nel 2024 saranno 39 anni che il Giro non fa tappa a Lucca. L'ultima volta nel 1985 con la Lido di Camaiore-Lucca a cronometro individuale la corsa ebbe epilogo nella nostra città ed a vincere fu Francesco Moser che ebbe familiarità con Lucca visto che anche l'anno precedente si aggiudicò il crono-prologo sulle Mura vincendo anche la classifica finale. Per ritrovare connessioni con Lucca bisogna andare indietro al 1914, con la tappa più lunga del Giro di sempre: la Lucca-Roma vinta da Costante Girardengo. Nel 1956 per la cronometro Livorno-Lucca fu allestita la passerella da S. Concordio fino a Porta S. Pietro per evitare il passaggio a livello. Vittoria di tappa e maglia rosa a Fornara che poi perse il Giro nella tappa del Bondone.
POLI, LA TRADIZIONE CICLISTICA DILETTANTISTICA A LUCCA
La passione per il ciclismo di Pierluigi Poli risale da quando era bambino e suo padre Antonio era già un punto di riferimento per gli appassionati di ciclismo con il suo negozio di meccanico in Piazza S. Maria. Prima dilettante, poi commerciante e presidente del Pedale Lucchese Poli, la squadra ciclistica nata nel 1946 che ha visto crescere ed invecchiare tante generazioni di ciclisti. La tradizione è stata poi continuata ed approfondita dal figlio Pierluigi che si è distinto nel tempo organizzando direttamente 246 corse senza contare tutte le altre dove ha collaborato.
"Oggi - dice - limitiamo la nostra attività ciclistica del Pedale Lucchese Poli a livello amatoriale. L'ultima squadra che abbiamo avuto a livello giovanile fu 7 anni fa, quando lanciammo Edoardo Cipollini. Delle tante corse che fanno parte della storia ciclistica lucchese quelle che hanno avuto maggiore risonanza sono state la Segromigno-Pizzorne del 1980 riservata ai dilettanti che vide alla partenza decine di corridori poi passati professionisti ed anche il campione del mondo del momento Gianni Giacomini. Altro fiore all'occhiello del nostro movimento è stata la Bartali e Coppi, una ciclopedalata da Ponte a Ema a Castellania, i paesi natali dei due grandi campioni. Di Lucca in Bicicletta ricordo la prima edizione che organizzai ai tempi dell'Austerity che doveva essere fine a sé stessa ed invece si arrivò ad organizzarne 40 edizioni. Poi la nostra società ciclistica è stata la prima in Italia a ricordare in gara Marco Pantani con il Memorial a suo nome, diventata nel tempo una classica irrinunciabile per i più forti cicloamatori".
Pierluigi Poli ha un filo diretto con il ciclismo. Da quando suo padre indossava i pantaloni alla zuava ed il suo negozio era diventato un presidio di spensieratezza dove gli appassionati di ciclismo si ritrovavano nel dopo corsa per i commenti condividendo la propria fede ciclistica. Una tradizione lunga più di 60 anni ed ancora viva. Domani mattina l'incontro con il sindaco Tambellini, per il primo approccio all'idea di riportare il Giro d'Italia a Lucca.