Le imprese fanno parte del modo di vivere dell'atleta montemagnese Paolo Bianchini, sempre alla ricerca di nuove emozioni in sella alla sua cannondale synapse, pedalando per giorni e notti scollinando sui valichi alpini più alti d'Europa, immergendosi nelle magnifiche atmosfere che soltanto queste alture possono mostrare e al tempo stesso attraversando diverse culture tra l'Italia e la Francia cercando di scovare quelle poche zone che ancora non hanno perduto la propria integrità ecologica.
La sua ultima impresa l'ha portata a compimento nella Super Randonnée Alpedetz, ricevendo il brevetto omologato dall'Audax Club Parisien, partendo dai 340 metri di altitudine dal centro di Saluzzo in provincia di Cuneo, per poi ritornarvi dopo aver percorso 600 chilometri ed aver scalato nove valichi alpini.
In preparazione di questa sua ennesima sfida, pur allenandosi quasi quotidianamente, l'azzurro dell'Audax Italia aveva intensificato i chilometri portando a termine la 2.a edizione della randonnée Labrorando di Livorno e la randonnée di 400 km. Genova-Milano-Genova di circa 400 km., unendosi con compatibilità di ritmo ai suoi amici Alberto Vaghi di Rivarolo Canavese ed al torinese Gualtiero Rossano.
Infine, ideando il tracciato, assieme al compagno di squadra di Marlia Bike Francesco Melani si è prodigato a macinare 1400 km. sul percorso inedito e non omologato da Lucca a San Giovanni Rotondo, andata e ritorno, passando dagli Appennini all'andata e dal versante adriatico nel ritorno includendo anche il Passo del Muraglione, nel comune fiorentino di Godenzo nell'Appennino tosco romagnolo a 907 metri di altezza.
LA RANDONNEE ALPEDETZ ALLA SCOPERTA DELLA VALLI OCCITANE PIEMONTESI
Normale per un randonneur come lui, ma impensabile per una persona comune, l'atleta montemagnese che difende i colori di Marlia Bike, ha portato a termine la sua ennesima impresa in 42 ore e 50 minuti, incluse le pochissime soste ma senza mai dormire, rigenerandosi fisicamente e mentalmente con il silenzio della montagna, illuminando il percorso nelle ore notturne con il suo fanalone e superando con esperienza le condizioni climatiche mutevoli in poche ore, con sbalzi termici notevoli fra il fondo valle e le montagne più rigide.
Superata la Colletta del Brondello, ha scollinato successivamente a Sampeyrre, passo dell'Agnello che con i suoi 2744 metri di altitudine è il terzo passo più alto d'Europa, Izoard, Vars, per poi sconfinare in Francia verso il Passo della Bonette a quota 2715 metri, Colle della Lombarda, Colle della Maddalena e Fauniera. Un itinerario suggestivo alla scoperta delle Valli Occitane Piemontesi per poi apprezzare le bellezze naturali delle Alpi Cozie e Marittime a sud dell'Haute Provence. Non tutto però è filato liscio, perchè l'atleta di Marlia Bike ad un certo punto se l'è anche vista brutta a livello di difficoltà....
"Dopo il Colle di Vars - risponde il randonneur - il percorso proseguiva nella direzione del Passo d'Allos, il valico alpino francese. Ad un certo punto nello scollinare ho trovato una barriera di protezione. A causa di colate detritiche dovute a smottamenti c'erano già stati interventi per la protezione della caduta massi. Pur proseguendo ad un certo punto mi sono dovuto fermare per non incorrere nel rischio che mi cadessero addosso dei sassi, quindi ho telefonato agli organizzatori che mi hanno consentito di proseguire il percorso facendomi deviare verso il Passo della Bonette. Un percorso alternativo ma comunque regolarmente omologato dalla Audax Club Parisien".
ALBEGGIANDO SUL PASSO DELL'AGNELLO UNO SCENARIO DI INCOMPARABILE BELLEZZA
Pedalando da un colle all'altro, quale il momento più suggestivo?
"Quando sono giunto all'alba sulla sommità del Passo dell'Agnello. Sono rimasto veramente colpito da uno scenario multicolore e dalla bellezza paesaggistica nel guardare da lassù la Valle Varaita. Tutto il percorso è stato meraviglioso, soprattutto di notte nel guardare il cielo stellato. Sono momenti che si possono provare soltanto in bicicletta e salendo su queste montagne meravigliose".
Con questa Alpedetz, Bianchini ha portato a termine il quarto brevetto Audax Club Parisien. I precedenti erano stati: lo scorso anno con l'Alpitica e prima ancora con la Super Randonnée dei Monti Liguri e la Parigi-Brest-Parigi di km. 1240 nel 2015. Quale di queste le ha dato maggiori soddisfazioni?
"Come tracciato sicuramente l'Alpedetz e l'Alpitica, entrambi disegnati da Barbara Toscano, sono i più suggestivi e belli paesaggisticamente. Nella Parigi-Brest-Parigi rimasi colpito dal calore dei francesi che accoglievano festanti noi randonneur al passaggio dai loro paesi. In Francia questi attraversamenti sono accompagnati da tanto entusiasmo. La più brutta caduta? Proprio nel tracciato francese. Mi attraversò la strada un grosso cinghiale. Caddi al suolo accusando un forte dolore all'adduttore sinistro. Mi rimisi in bici ed arrivai comunque a Parigi. All'arrivo non stavo in piedi, non riuscivo a muovermi. Fui ricoverato in ospedale e mi fu riscontrata la frattura del bacino. Stetti tre settimane a letto per poi muovermi le due settimane successive con le stampelle. Appena gettate le stampelle mi rimisi in bici facendo una 600 km. I tempi di smaltimento di gravi infortuni si vincono anche con lo spirito, che è poi la spinta più forte che puoi ricevere per tornare alla normalità".
PROSSIMO APPUNTAMENTO IL 9 AGOSTO NELLA RANDO DIAGONALE CON PARTENZA DA OTRANTO
Un altro fra i più impegnativi tracciati attende l'atleta montemagnese. Si tratta della Rando Diagonale. Un appuntamento che lo vedrà alla partenza dal Lungomare di Otranto lunedi 9 agosto. Il lungo tracciato di 2100 km. con l'attraversamento di nove regioni italiane ed un dislivello complessivo di 32 mila metri ne fanno una delle più prestigiose randonnée di tutte le sue partecipazioni.
Marlia Bike ed il suo presidente Amedeo Bandoni sono orgogliosi di veder rappresentare i propri colori in giro per l'Italia ed anche all'estero grazie da questo valoroso atleta che ha coraggio da vendere e pochi simili a livello nazionale.