È già passata un'intera stagione da quando Mila Montani si è ritirata all'età di 34 anni dall'attività agonistica. Si è subito avvertito la sua assenza dai taraflex ed i più prestigiosi parquet dalla B1 alla A2. La "Regina della fast" , soprannome che anni fa le attribuimmo noi della Gazzetta di Lucca dopo averla vista giocare a Capannori contro la Nottolini quando incantò il pubblico del Palapiaggia per la sua fisicità, ma anche per la sua buona elevazione e dotazione muscolare non tanto per i suoi cento ottantacinque centimetri di altezza che sono tanti ma non moltissimi, ma soprattutto per la tecnica esecutiva della fast in primo o secondo tempo saltando contemporaneamente all'alzata della sua palleggiatrice. Le sue esecuzioni stilisticamente perfette le hanno consentito un'infinità di MVP e di mettere a segno spesso più punti delle schiacciatrici. A Capannori giocò contro la Nottolini nella stagione 2019-20, quella dell'interruzione dei campionati alla fine del girone di andata, falcidiata dal covid quando con Castelbellino stava lottando per il primo posto in B1 assieme a Megabox Vallefoglia. Non era difficile notarla in campo, per la sua tecnica sopraffina, atletismo ma anche grinta e passione e poi per quel numero 4 che spiccava sul dorsale della sua casacca che ha caratterizzato tutta la sua carriera.
"Sono sempre stata superstiziosa-dice sorridendo-e quel numero ogni volta che cambiavo squadra riuscivo sempre a farmelo assegnare".
In effetti di squadre la regina della fast ne ha cambiate diverse ma con tutte ha sempre navigato in alta classifica perchè aveva il pregio ed il merito di essere scelta da quelle che avevano progetti ambiziosi.
"All'età di 15 anni con Collecchio vinsi il mio primo campionato e fui promossa in A2. Ogni mia stagione di successo fa parte dei bei ricordi che conservo".
LA PROMOZIONE IN A1 CON CARIPARMA SIGRADE NELLA STAGIONE 2010-11
La prima promozione in A1 la ottenne in casa lei che è parmense di nascita, sostenuta dal pubblico della sua città, quando con la Cariparma Volley Sigrade conquistò al termine della stagione 2010-11 la promozione diretta nella massima serie.
"Fu indimenticabile quel momento-risponde senza esitare- perchè vincemmo 17 partite consecutive e fummo imbattute fino alla matematica certezza della promozione diretta in A1. Vincere il campionato in casa è sempre una sensazione particolare, fra la gente che ti ha visto crescere fisicamente e tecnicamente".
A VISERBA L'INCONTRO CON "BIBO" MATTEO SOLFORATI
Nel biennio di Viserba un'altra promozione: dalla B1 alla A2 e soprattutto conobbe l'amore della sua vita: Matteo Solforati, il coach con il quale nel proseguio della sua carriera è riuscita a trascorrere le stagioni vollistiche nella stessa squadra.
"Si, conobbi "Bibo" e da allora siamo sempre stati assieme nello sport come nella vita privata. Al secondo anno, nella stagione 2012-13 vincemmo il campionato con la conseguente promozione in A2. Perchè non giocavo in A1 nei migliori anni della mia carriera? Bibo ed io abbiamo sempre voluto fare una scelta comune per vivere assieme e poi, nonostante le molte richieste, avevamo un occhio di riguardo più che alla categoria per la contabilità delle società. Per noi è sempre stata prioritaria l'osservanza del bilancio di esercizio delle stesse società vollistiche."
Rimanendo in provincia di Rimini dal 2015 al 2017 altre due stagioni a San Giovanni in Marignano con due promozioni consecutive dalla B2 alla A1.
"Si, dice il forte centrale, fu una bella escalation. Ci convinse il programma della società. In effetti dopo essere scesi in B2 la cavalcata fu entusiasmante perchè vincemmo due campionati consecutivi fino alla promozione forse inaspettata in A1."
MONTANI-SOLFORATI GARANZIA DI SUCCESSO ANCHE A ORVIETO
L'intesa consolidata fra Mila Montani e Matteo Solforati è ormai garanzia di successo. Se ne accorge anche la stessa Zambelli Orvieto assicurandosi le loro prestazioni sportive nella stagione 2017-18 coincisa con la promozione in A2. Nella prima di A2 la squadra raggiunge la semifinale nei play off. L'anno successivo perde di un soffio la promozione in A1, sconfitta soltanto nella finale play off in gara 3. Quindi arriva Castelbellino e nel 2020-21 l'inseparabile coppia si trasferisce a Volta Mantovana sposando il progetto della società lombarda dove in B1 perde nuovamente la finale in gara 3 per la promozione in A2. L'ultima stagione agonistica di Mila Montani è quella del 2021-22 a Mondovì in A2 dove conquista l'ennesima finale play off in gara 3 persa contro HR Macerata. E' stata questa l'ultima stagione della regina della fast, chiusa con il maggior numero di presenze (32) assieme a Cumino, Hardeman, Molinaro e Taborelli.
A questo punto la centrale dice basta. Una fra le giocatrici più quotate nel panorama vollistico nazionale fra A2 e B1 in 19 anni di carriera ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo, dopo aver vinto diversi campionati ed essere stata a lungo l'idolo dei tifosi di mezza Italia. Una giocatrice stimata in tutto l'ambiente del volley per la sua tecnica ma anche per la sua correttezza in campo e l'umiltà sempre dimostrata contro ogni avversario. Vive da diversi anni a Pesaro assieme al suo compagno Matteo Solforati ma ha girovagato e cambiato diverse case dal centro al nord d'Italia per costruirsi uno stipendio continuando ad esercitare la sua passione. Laureata in Economia dell'Impresa, si è sempre adattata alle circostanze e ad ogni tipo di lavoro. Attualmente, ma con il contratto vicino alla scadenza, lavora come venditrice alla MediaWorld di Pesaro, pronta a fare di nuovo le valigie per trasferirsi a Bergamo e stare vicino al suo compagno che per la prima volta viene promosso primo allenatore in A1 al Volley Bergamo 1991.
"Non nego che avrei potuto giocare qualche stagione in più. Ma ero arrivata al punto di avere un vuoto mentale riferito a molteplici vissuti emotivi che avrei, continuando a giocare, associato ad una connotazione negativa. Perchè diverse società rinunciano ad iscriversi ai campionati di B1 e A2? L'apertura al professionismo è una opportunità positiva per le atlete, ma nel nuovo inquadramento i costi per alcune società sono diventati proibitivi e le entrate maturate con gli sponsor non sono più sufficienti."
Ci sarà sempre spazio per lei in futuro con il volley?
"Non credo. Non mi piace allenare i giovani, preferisco un lavoro qualsiasi all'interno di attività commerciali anche se il volley farà sempre parte dei più bei ricordi della mia vita".