Irriverente, imprevedibile, con una voce inimitabile: tante sono le cose che si potrebbero dire di Sam Smith, ma quello che non si può negare è che con la sua unica data italiana il cantautore britannico ha messo su uno spettacolo elettrizzante e frenetico, trasformando piazza Napoleone in una discoteca a cielo aperto.
“L’atmosfera qui è bellissima, è davvero speciale avere l’opportunità di vedere tutti voi: benvenuti al Gloria Tour- ha esordito Smith, fatto il suo ingresso trionfale tra le grida entusiaste del pubblico - Questo spettacolo parla di una cosa: di libertà. Libertà di indossare qualsiasi cosa tu voglia indossare, libertà di cantare qualsiasi cosa tu voglia cantare, ma soprattutto libertà di amare chiunque tu voglia amare. Quindi sentitevi liberi stasera, divertitevi. Vogliamo trasformare questo posto in un grande gay bar, ma vi ci porteremo piano piano”.
Il concerto ha preso avvio con alcune delle prime hit del cantante: con canzoni che sono ormai dei classici come Stay with me, I’m not the only one, Like I Can e Too good at goodbyes ha fatto ampia mostra di quella vena pop soul e della voce potente ed emozionante che gli hanno permesso di affacciarsi alla fama ormai dieci anni fa, nel 2014.
“Questo è un anno molto importante per me, e anche per alcuni di voi qua: sono dieci anni dall’uscita del mio primo album, In the lonely hour- ha dichiarato infatti Smith- Avevo 19 anni quando ho cominciato a lavorare a quell’album, e ha cambiato la mia vita. Voglio dire a chiunque di voi che sia stato con me dal primo giorno: grazie per avermi supportato nella mia musica”.
Dopo l’atmosfera inaspettatamente intima e intensa della prima sezione del concerto, quasi screziata da venature gospel, l’aria ha gradualmente cominciato a scaldarsi, con canzoni timidamente più movimentate come How do you sleep e Dancing with a stranger, che hanno peraltro visto l’ingresso in scena dei ballerini.
A questo punto ha avuto inizio un turbinio inarrestabile fatto di ritmi martellanti, coreografie energetiche e sensuali ed elementi sempre più stravaganti ed eccentrici, primi fra tutti i molti outfit differenti indossati da Smith, tra abiti lunghi, corsetti, piume e uno sgargiante cappotto arcobaleno. Tutto questo sempre supportato dalla grande voce del cantante e dal suo rapporto speciale col pubblico, che è proseguito reciproco e inviolabile per tutta la serata.
Dopo un crescendo irrefrenabile di energia e intensità, il concerto ha raggiunto infine il suo apogeo con Unholy, il più recente successo di Sam Smith, apice d’irriverenza e di carisma; e quando il cantante si è inchinato, finito il suo exploit, l’entusiasmo del pubblico è stato incontenibile.