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Scritto da nicola martini
A.S Lucchese
11 Luglio 2022

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Il presidente della Lucchese Alessandro Vichi ha fatto chiarezza sulla lunga trattativa con la famiglia Scali, dal giorno in cui è iniziata, più di un mese fa, al giorno in cui è finita, venerdì scorso:
"E' giusto che la città, che i tifosi sappiano come sono andate realmente le cose. Da parte nostra abbiamo fornito tutta la documentazione richiesta e nulla lasciava pensare ad un dietro front da parte degli Scali. Vorrei solo ricordare che al termine della "due diligence", fatta sia da noi che dai loro professionisti, era emerso che addirittura il debito era intorno al milione e 400 mila euro, rispetto all'iniziale un milione e 700 mila euro. Nessuno si sarebbe mai immaginato che gli Scali, per ritirarsi da una trattativa che sembrava essere giunta alla sua logica conclusione. Tirassero in ballo la crisi economica mondiale o addirittura la guerra in Ucraina, Invece, dopo la richiesta di un ulteriore rinvio, da noi accordata, è arrivato il passo indietro, che di fatto ci ha fatto perdere un mese. Perché la società non ha potuto muovere foglia, non solo sotto l'aspetto tecnico, ma anche sotto quello della ordinaria amministrazione. A quel punto non avevamo altra scelta che andare avanti con le nostre forze".
Poi Vichi ha aggiunto: "Da oggi sono questi i ruoli che ci siamo dati all'interno della società. Daniele Deoma si occuperà solo ed esclusivamente della parte tecnica, Mario Santoro di quella relativa al marketing e alla organizzazione interni, mentre il sottoscritto, oltre a continuare ad occuparsi dei rapporti della vicenda-stadio, dei rapporti con il Comune e le altre istituzioni, sarà il solo deputato a condurre eventuali, future trattative. Bruno Russo, infine, rimane come socio e continuerà a dare il suo contributo per la causa".
Vichi, infine, ha sottolineato che la gestione della Lucchese costa circa 1milione e 200mila euro lordi (800mila netti), che è una delle più basse della categoria a fronte di vari contributi federali (legge Melandri, minutaggio) che possono aggirarsi intorno ai 7-800 mila euro a stagione.
Dunque uno sbilanciamento di poco superiore ai 400 mila euro. Vichi ha spiegato anche che i debiti sono con il credito sportivo per 500mila euro, pagabili negli anni e con vari istituti previdenziali, sempre intorno ai 500mila che sono stati dilazionati. Dunque una situazione debitoria generale "sopportabile".
Confermato per il 20 luglio il ritiro a Corfino, mentre a breve Deoma annuncerà il nome del nuovo allenatore (in lizza ci sono Maraia e Contini).
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