Dimenticare in fretta l’opaca prestazione offerta contro il Grosseto e cercare di fare risultato sull’ostico terreno di gioco della Pro Vercelli: con questi intenti capitan Benassi e compagni si apprestano ad affrontare la seconda trasferta della stagione, calcio d’inizio fissato alle 17.30 di domenica 11 ottobre, nuovamente in terra piemontese e nuovamente in uno stadio intitolato a Silvio Piola. In attesa di recuperare Papini, il cui ritorno in campo a nostro avviso gioverà al rendimento della difesa rossonera, Francesco Monaco potrà disporre di tutti gli elementi della sua rosa per confrontarsi al meglio con le mitiche “casacche bianche”, reduci dal beffardo k.o. subito in casa del Renate.
È un campionato particolare per il glorioso Football Club Pro Vercelli 1892: in estate, infatti, si è conclusa dopo dieci anni ricchi di soddisfazioni, vedi i cinque campionati di B disputati dopo 64 anni di attesa, la presidenza di Massimo Secondo. A rivelare la maggioranza del club ci ha pensato una cordata imprenditoriale rappresentata dall’avvocato Alex Casella, già direttore sportivo del Gozzano, che ha assunto la solita carica nel sodalizio piemontese. La presidenza viene attribuita al manager Franco Smerieri. Non sarà quindi una Pro dalla caratura tecnica elevata, all’epoca l’obiettivo era un pronto ritorno in cadetteria, come quella affrontata all’epoca dalla formazione di Favarin ma resta un complesso di tutto rispetto che punta a conquistare un posto nei play-off.
Società simbolo del calcio italiano dei pionieri, a Vercelli ci sono infatti in bacheca ben sette scudetti vinti tra il 1908 e il 1922, la Pro ha ottenuto finora quattro punti, frutto del successo nel derby delle risaie contro il Novara, del pari di Busto Arsizio e del sopracitato passo falso di Renate. Il bilancio dei cinque precedenti andati in scena al “Piola” parlano di due successi locali, due pareggi e un blitz della Pantera, risalente allo 0-1 del 5 gennaio 1936 in Serie B. Un gol di Gipo Viani, futuro allenatore del Milan, permise alla Lucchese di ottenere i due punti e di proseguire in quella cavalcata culminata poi la prima promozione in A. L’ultimo successo dei piemontesi è datata 26 ottobre 1958, Serie C 1958-1959, grazie all’1-0 targato Pirovano. Da questa stagione siede sulla panchina delle “casacche bianche” Francesco Modesto (ex esterno di Genoa, Reggina e Crotone nda) che nello scorso campionato ha guidato il Cesena nel girone B.
L’allievo di Walter Mazzarri, tecnico con cui ha espresso il miglior rendimento della propria carriera a Reggio Calabria, è solito schierare la sua Pro Vercelli con un 3-4-1-2. Tra i pali si è deciso di dare fiducia al classe 2000 Gianluca Saro. Il pacchetto arretrato dal prodotto del settore giovanile Davide De Marino, dal bulgaro di proprietà Fiorentina Hristov e da Simone Auriletto, molto vicino alla Lucchese nell’estate 2018. Nelle ultime ore di mercato è approdato alla corte di Modesto dalla Fermana il terzino sinistro Clemente.
Sulla fascia destra Iezzi dovrebbe spuntarla sul francese Petris, uno dei prestiti arrivati via Crotone, mentre dalla parte opposta tutto lascia presagire che si vada verso la conferma di Giovanni Bruzzaniti. Qualora Modesto optasse per concedere al suo centrocampista, sempre in campo in questi primi 270’, potrebbe esserci il debutto di Clemente. La mediana poggia le sue fondamenta sugli esperti Emmanuello e Matti Lund Nielsen, danese già ammirato nel nostro calcio con i colori di Reggina, Pescara, Perugia ed Hellas Verona. Ad agire da fantasista spetterà a Mattia Rolando; l’ex Arezzo e Gozzano è anche il miglior marcatore dei suoi con due centri, sempre su calcio di rigore. In attacco, invece Alessio Zerbin, classe 1999 che cerca la sua consacrazione, girerà intorno al centravanti Gianmario Comi. Sono pronti a subentrare dalla panchina Padovan, Borello e Romairone.
Pro Vercelli-Lucchese sarà diretta da Andrea Calzavara di Varese, coadiuvato dagli assistenti Galimberti e Conti di Seregno.