Sono arrivati in pullman, i cittadini di Porcari e Capannori che, in delegazione, hanno manifestato in via Cavour a Firenze, davanti alla sede del Consiglio Regionale per scongiurare l'ipotesi della collocazione a Salanetti, a poche centinaia di metri dal centro urbano di Porcari, un impianto di trattamento dei rifiuti rivolto a pannolini e materiale simile.
Ad accoglierli il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio Regionale Vittorio Fantozzi, che ha partecipato a vari passaggi che si sono svolti sulla Piana di Lucca, ultimo dei quali un incontro pubblico avvenuto nello scorso fine settimana.
Ai microfoni Barbara Pisani, capogruppo de "La Porcari che Vogliamo" , gruppo di opposizione a Porcari che annovera anche il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia Riccardo Giannoni, e lo stesso Vittorio Fantozzi hanno spiegato i termini della questione e, in particolare, in che modo il piano dei rifiuti che sta per essere discusso e presumibilmente approvato potrà incidere sulla collocazione dell'impianto, eliminando di fatto l'ostacolo dei 200 metri di distanza dal centro urbano del paese.
I cittadini hanno anche esposto dei cartelli di protesta che incentrano il loro messaggio sul fatto che, cadendo quelle norme di salvaguardia attualmente esistenti, ci sarà la possibilità di collocare impianti di smaltimento dei rifiuti anche impattanti praticamente ovunque, visto che le zone industriali sono spesso contigue ai centri abitati veri e propri.
Per scongiurare questa deregulation, il capogruppo di Fratelli d'Italia Vittorio Fantozzi ha annunciato la presentazione di tre emendamenti al piano dei rifiuti regionale che, se approvati dalla maggioranza dei consiglieri, sanciranno l'impossibilità della creazione dell'impianto di smaltimento dei pannolini nella zona di Salanetti.
"Mi auguro che il Consiglio Regionale rifletta bene sulla portata della liberalizzazione di fatto degli impianti di smaltimento dei rifiuti che potranno sorgere senza alcun limite territoriale e quindi con grande pericolo per la salute dei cittadini nei luoghi più densamente popolati. Per Lucca e i lucchesi si tratta di una situazione paradossale : per anni sono stati osteggiati impianti molto, molto meno impattanti che avrebbero chiuso il ciclo dei rifiuti e oggi chi governa provincia, regione e i due comuni interessati di fatto permette l'insediamento di un impianto molto pericoloso, del quale non ci sono altre strutture analoghe attive in Italia in questo momento. Spero che i consiglieri regionali vogliano tenere conto della salute dei cittadini e non ragionare in astratto, seguendo evidentemente altre logiche".