“Un festival jazz in cui la parola jazz esplode in tutti i molteplici aspetti che compongono questo genere”: questo è il Sound Out Jazz Festival, pronto a ritornare il 2, 3 e 4 luglio nella sua terza edizione, che lo vede ormai confermato come uno degli eventi più belli e affascinanti dell’estate.
Nella splendida cornice del giardino di palazzo Pfanner, da poco restaurato, il festival ha come obiettivo quello di restituire la grande musica jazz a Lucca, che da tempo l’ha purtroppo abbandonata: “Un modello del tutto diverso di fruire della musica, in un’atmosfera immersiva e collettiva: abbiamo ricreato un jazz club all’aperto- ha spiegato il direttore artistico Amedeo Borella- In questo contesto verranno ospitati tra i migliori musicisti jazz, tanto storici quanto contemporanei, per una proposta artistica che vede un connubio tra la vecchia e la nuova generazione, dando la possibilità ai giovani talenti di aprire ad artisti già affermati”.
In ciascuna serata si avrà l’opportunità di assistere, infatti, a due concerti: il primo, di circa 40 minuti a partire dalle 21, vedrà salire sul palco giovani emergenti, mentre il secondo avrà come protagonista l’artista principale, della durata di circa un’ora e con la fine non oltre la mezzanotte. A separare questi due momenti un intervallo in cui tutti gli ospiti potranno trascorrere un po’ di tempo esplorando il giardino e godendosi il buffet da dopo cena, a base di frutta, dolce e vino.
Nell’allestimento e nel servizio sono state coinvolte due tra le migliori realtà lucchesi: del cibo si occuperà il locale Le Bontà, mentre il Caffè Santa Zita è stato ingaggiato per tutto quello che comprende cocktails, servizio al tavolo e accoglienza. A organizzare l’evento è invece l’associazione culturale “In Musicae Virtute” che, insieme a supporters locali come Filab, Martinelli Luce e Reale Mutua e all’iniziativa del comune Vivi Lucca, dà la possibilità alla comunità cittadina e ai turisti di vivere tre serate di musica e bellezza.
Tre serate accomunate dal formato, dallo spirito generale e dalla qualità, ma molto differenti per il genere di musica offerto: si comincia il 2 luglio con l’apertura dei Kairos, una band campana che porterà sul palco il suo particolare misto di latina, jazz e folk, concludendo la serata con un omaggio al grande compositore Henry Mancini da parte di uno dei direttori d’orchestra più importanti del panorama italiano, Roberto Spadoni, che insieme a Cristiana Polegri e Stefano Fresi trascinerà il pubblico in un’atmosfera a tinte anni ’50 e ’60 con brani indimenticabili come Lujon e Moon River.
La serata del 3 luglio vedrà invece un piano trio, i Real Estate, aprire per una band dall’energia unica, i Surealistas, che con il loro sound latino-americano, samba e afrobeat riusciranno senz’altro a far ballare e divertire tutti i presenti. La serata finale del 4, aperta dal giovanissimo pianista Guglielmo Santimone, vedrà sul palco una band d’eccezione, composta da sei dei maggiori musicisti italiani degli ultimi 40 anni: Beppe Servillo, Rita Marcotulli, Javier Girotto, Fabrizio Bosso, Furio di Castri e Mattia Barbieri omaggeranno Lucio Battisti con il loro progetto “Pensieri e parole”, facendo rivivere al pubblico brani che hanno segnato un’epoca sotto la lente inedita del jazz, all’insegna dell’improvvisazione e della libertà.
Sound Out Jazz Festival: il 2, 3 e 4 luglio palazzo Pfanner ospita il grande jazz
Scritto da irene decorte
Ultime notizie brevi
01 Luglio 2025
Visite: 167