In qualsiasi angolo dell’Universo ora si trovi, crediamo che Piero Angelini sia venuto a conoscenza delle testimonianze pubbliche che dopo la morte sono state attribuite alla sua capacità ed al suo impegno politico. A trenta giorni dalla sua morte (24 set. 2024) vogliamo tuttavia cercare di evidenziare maggiormente gli elementi dell’ “essere umano” che era.
Abbiamo sempre ritenuto Piero una delle migliori teste pensanti, se non la migliore, della nostra Città e Piero, come chi ci conosce, ha sempre saputo di questa nostra convinzione. Tuttavia la stima e la fiducia nonché l’amicizia e l’affetto che per anni abbiamo avuto verso Piero, ci legano a lui per quella eccezionale normalità che aveva scelto di vivere. Un uomo molto ricco di valori che ha sempre concepito il lavoro politico in maniera realistica come passione, impegno e missione.
C’è chi pensa che la politica sia un’arte che si apprende senza preparazione, si esercita senza competenza, si attua con furberia. E’ anche opinione diffusa che alla politica non si applichi la morale comune, e si parla spesso di due morali, quella dei rapporti privati, e l’altra ( che per alcuni non sarebbe morale ) dei rapporti pubblici; però a noi Piero Angelini ha fatto concepire la politica come ispirata al rispetto e all’amore per il prossimo, resa nobile dalla finalità del bene comune. Abbiamo personalmente compreso che i valori in cui credeva erano fondamentalmente tre che cercava di praticare ed applicare con costanza e continuità : verità, integrità e coerenza.
