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Scritto da Redazione
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27 Giugno 2025

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È il giovane artista Nadir Dal Grande il vincitore del bando destinato al team creativo under 35 per la nuova produzione di Turandot. La selezione si è conclusa ieri al Teatro Sociale di Como, al termine delle presentazioni e delle prove pratiche dei quattro finalisti. Il progetto vincitore è quello del collettivo “Floret Umbra”, formato da Nadir Dal Grande – che firmerà regia, scenografia e costumi – e dalla lighting designer Jenny Cappelloni.

Lo spettacolo a firma Dal Grande/Cappelloni debutterà il 25 aprile 2026 al Teatro del Giglio Giacomo Puccini di Lucca, in occasione del centenario della prima assoluta dell’opera, per poi approdare, nell’autunno dello stesso anno, sui palcoscenici dei Teatri di OperaLombardia (Teatro Grande di Brescia, Teatro Sociale di Como, Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Fraschini di Pavia) e alla Fondazione Teatro Carlo Coccia di Novara.

Il bando ha riscosso un grande successo: sono stati infatti ben 49 i progetti presentati da team creativi under 35, in prevalenza italiani, ma con presenze anche da Spagna, Belgio, Francia e Austria. Ogni candidatura includeva un dossier con progetto di regia e allestimento scenico, bozzetti scenici e figurini dei costumi, secondo le indicazioni e i parametri stabiliti dal concorso.

Una menzione speciale è stata attribuita a Paola Brunello regista del Team “TRNDT 451”, composto da Giulia Bandera, Mario Celentano, Francesco Cocco, Matteo Castiglioni.

Insieme ai due team menzionati, in finale erano arrivati la regista Isotta Tomassini e il Team “I Rantur”, composto da Chiara Previato, Francesca Romana Santilli, Alice Manna, Stefano Cane, e il regista Lorenzo Ponte e il Team “TVRANDOT – VINCI O MUORI”, composto da Giulia Rossena, Riccardo Sgaramella, Filippo Rossi, Emanuele Agliati.

La giuria presieduta da Barbara Minghetti (Direttrice Programmazione Teatro Sociale di Como/AsLiCo), riunitasi al Teatro Sociale di Como per scegliere tra i 4 progetti finalisti, era così composta: Marialuisa Bafunno (Regista e vincitrice della II edizione del bando per la selezione di un progetto di regia La bohème), Corinne Baroni (Direttore e direttore artistico Teatro Coccia di Novara), Emanuele Gamba (Regista e Direttore Artistico Teatro Goldoni di Livorno), Paolo Gavazzeni (Coordinatore della Direzione Artistica del Teatro alla Scala), Italo Grassi (Scenografo), Dominique Meyer (Presidente Teatro Sociale di Como/AsLiCo), Francesco Nardelli (Direttore Generale Fondazione Teatro Fraschini di Pavia), Cataldo Russo (Direttore Artistico del Teatro del Giglio di Lucca) e Luigi Viani (Direttore Fondazione Giacomo Puccini).

Il regista Nadir Dal Grande nella sua presentazione ha dichiarato: «Mettere in scena Turandot nella sua forma incompiuta mi è sembrata sin da subito una grande opportunità drammaturgica per imprimere all’intera opera un taglio registico radicale, raccogliendo a piene mani la sospensione vertiginosa in cui si arresta il lavoro del maestro. Tutto ciò che doveva risolversi non si risolve. Resta aperto. Si interrompe. Proprio da questa interruzione si struttura tutta la drammaturgia di questo progetto. Ho voluto portare questa incompiutezza a un ‘‘finale aperto’’ che fosse un atto drammaturgico preciso per porre delle domande assolute: è davvero possibile redimere la morte con l’amore? Fino a che punto possiamo spingerci oltre a ciò che ci è concesso prima di accorgerci in tempo dei nostri errori? E riusciremo davvero comunque e sempre a rimediare? E potrà sempre essere riparata l’integrità delle nostre menti e del nostro cuore?»

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