In un mondo che viaggia al contrario ancora prima che arrivasse l'amico e generale Roberto Vannacci a metterlo per iscritto, può anche capitare che la destra se la prenda con un consigliere comunale del Pd accusandolo di sessismo e misoginia per aver pronunciato alcune considerazioni che, a nostro avviso, lasciano il tempo che trovano a meno che quel tempo, a destra, abbiano voglia di prenderlo per strumentalizzarlo. Ormai il centrodestra è diventato, a tutti gli effetti, una sorta di comunità pseudointellettualoide volta a copiare, sostituendosi, i valori portati avanti, si fa per dire, dalla sinistra. Nel mirino questa volta, e chissà come hanno goduto, c'è finito Gianni Giannini da Santa Maria del Giudice che, probabilmente, ha fornito su un piatto d'argento - per noi di coccio - l'occasione presa al volo dai Fantozzi e dai Giannini per cercare di metterlo in mezzo. E pensare che è sempre la sinistra a sparare contro qualsiasi ipotetica violazione del politicamente corretto. Conosciamo Gianni Giannini e sappiamo che, al di là delle sue posizioni politiche che consideriamo ideologiche, è una brava persona tutt'altro che votata al maschilismo estremo come lo vorrebbero far passare. Per questa ragione stiamo con lui, perché attaccarlo come lo hanno attaccato alcuni esponenti di centrodestra puzza tanto di ipocrisia quando non anche peggio. In consiglio comunale è stato, se non sbagliamo, il consigliere comunale Mara Nicodemo di Fratelli d'Italia a prendersela con il consigliere comunale Giannini pur senza citarlo, per avere usato l'espressione 'casalinghe frustrate'. Ci viene da ridere se non ci fosse da piangere. Quanto guadagna un consigliere comunale per dire queste cose? Qual è l'utilità di simili critiche per la comunità lucchese? Forse Nicodemo dimentica che una serie Tv famosissima si chiamava proprio Casalinghe disperate, che non differenzia molto da frustrare, anzi e per la quale definizione nessuno si inalberò. Anzi. Fino a qualche tempo fa si utilizzava anche un'altra espressione: casalinga di Voghera cosa che, oggi, sarebbe inammissibile e offensivo. Casalinga di Voghera è un'espressione idiomatica del lessico giornalistico, con cui s'intende indicare un'immaginaria casalinga della piccola provincia, la cui figura rappresenta uno stereotipo della fascia della popolazione italiano piccolo-borghese del secondo dopoguerra, con un grado di scolarità particolarmente basso e con un'occupazione non presente o di livello umile. Ma Nicodemo quando scrive si informa? Ovviamente Giannini, per timore di essere additato al pubblico ludibrio, ha fatto marcia indietro cercando di mitigare il senso dell'affermazione. Avrebbe dovuto, invece, a nostro avviso, dimostrare più coraggio e rivendicare il senso di ciò che aveva detto. Giusto o sbagliato che fosse.