Per diventare supereroi non servono armi speciali o superpoteri, basta un piccolo gesto alla portata di tutti come la donazione di sangue. Proprio per sensibilizzare a questa tematica questa mattina nell'auditorium di San Girolamo, nell'ambito del progetto Be a Hero, il Centro Nazionale Sangue e Panini Comics hanno presentato "Red Sword", il nuovo fumetto scritto da Marco Rizzo, disegnato da Teresa Cherubini e colorato da Giulia Adragna.
L'albo che ha fatto il suo esordio proprio a Lucca Comics & Games 2023 sarà poi distribuito gratuitamente in una rete di fumetterie su tutto il territorio nazionale. Erano presenti oltre a Marco Rizzo e Teresa Cherubini anche Sivia Bia e Stefania Simonini rispettivamente coordinatrice editoriale e publishing manager della Panini, Donata Forioso, responsabile della comunicazione del Centro Nazionale Sangue dell'Istituto superiore di sanità e Vincenzo Manzo, coordinatore del Civis e presidente Fratres nazionale.
"Da donatore posso dire che donare è una cosa che fa bene a noi e agli altri – ha affermato Rizzo – e sono stato molto felice di contribuire a questo progetto. Non ho resistito a mettere un supereroe nel fumetto e spero che i lettori lo apprezzino".
Dello stesso parere Teresa Cherubini che ha sottolineato come il fumetto sia un mezzo di comunicazione immediato che può arrivare più facilmente ai giovani.
"Con una donazione si può tenere sotto controllo la propria salute – ha fatto presente Stefania Simonini – fare un dono agli altri, sentirsi parte di una comunità: ottimi motivi dunque per fare questo gesto così importante".
Come ha spiegato Donata Forioso con una sola donazione è possibile aiutare tre persone dato che il sangue viene poi diviso nei suoi componenti: globuli rossi, plasma e piastrine.
Vincenzo Manzo, ha evidenziato come le associazioni abbiano colto con molto piacere e grande collaborazione la seconda edizione di questa iniziativa atta a promuovere la donazione ad una platea certamente eterogenea, anche da un punto di vista generazionale, ma che comunque, da sempre, segue un modo evergreen di comunicare, quello del fumetto.
Al termine dell'incontro c'è stato anche un momento commovente quando un ragazzo ha preso la parola dalla platea per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla creazione di questo fumetto: ha detto di soffrire di talassemia e che quindi per lui è necessario che le persone donino il sangue e tutto quello che può essere utile per sensibilizzare le persone su questa tematica è naturalmente una risorsa in più, un valore aggiunto.