In questo momento così difficile e complesso per gli imprenditori, il presidente di Confcommercio Ademaro Cordoni e il direttore Rodolfo Pasquini si rivolgono a tutti loro per testimoniare la propria vicinanza e quella dell'associazione.
"Il primo pensiero – dicono Cordoni e Pasquini – va naturalmente all'aspetto sanitario: l'augurio è che i nostri imprenditori stiano bene, così come i loro familiari e i loro collaboratori. E che riescano a superare questa fase senza problemi di salute. Questa è la priorità per tutti, oggi. Quando poi le cose si saranno sistemate sotto questo punto di vista, arriverà il momento di riaprire i nostri negozi, e per certi versi sarà un po' come un'altra prima volta, piena di incertezze. Ma Confcommercio c'è adesso e ci sarà anche allora".
Da alcuni giorni gli uffici dell'associazione sono fisicamente chiusi al pubblico: una scelta resa obbligata dalle restrizioni governative. Ma l'attività non si è affatto interrotta, anzi: è proprio in questi giorni in cui le piccole e medie imprese vivono una fase di grande e comprensibile apprensione che Confcommercio sta moltiplicando gli sforzi. Attraverso una capillare informazione ai soci sui contenuti dei tanti decreti approvati dal Consiglio dei ministri; attraverso un lavoro sindacale di confronto con gli enti locali, affinché promuovano a loro volta misure forti e immediate a sostegno degli imprenditori sotto forma di stop a tributi e utenze; attraverso un lavoro sul fronte del credito, tramite il proprio Centro Fidi che negli ultimi giorni ha stretto un accordo con Banco Bpm per un plafond da 10 milioni di euro per garantire liquidità alle aziende. E di pari passo ha sospeso per 12 mesi la riscossione dei finanziamenti in essere.
"Da parte nostra – proseguono Cordoni e Pasquini – intendiamo inviare a tutti gli imprenditori del territorio il nostro più sincero e caloroso abbraccio. Ad ognuno di loro diciamo che la vicinanza del Sistema Confcommercio non è soltanto virtuale o a parole. Ma è concreto e reale. I nostri uffici stanno facendo il possibile e a volte l'impossibile per sostenere le aziende e orientarle a muoversi nel miglior modo possibile nella giungla di informazioni che girano in questa fase così difficile".
"Il commercio – proseguono i vertici dell'associazione – sta mostrando in queste settimane tutta il suo spessore umano: da parte di chi ha chiuso per senso di responsabilità verso la salute di dipendenti e clienti, prima ancora che la chiusura diventasse obbligatoria per molte categorie. E da parte di chi invece, vendendo generi di prima necessità, deve restare aperto con tutti i rischi che ciò comporta".
"Il nostro mondo imprenditoriale – terminano Cordoni e Pasquini – è fatto di donne e uomini con grandi valori, a cui Confcommercio garantirà sempre il proprio sostegno. Quando questa fase di emergenza sanitaria si sarà conclusa serviranno misure straordinarie per rilanciare l'economia. E Confcommercio sarà in prima fila a lottare con tutte le sue forze affinché vengano attuate a ogni livello, dall'ente locale fino al Governo nazionale".