"Non siamo ancora arrivati all'equità di trattamento fiscale, ma certamente si tratta di un primo importante risultato che va nella direzione di quanto richiesto da anni dalla nostra associazione. Ovvero sia, che allo stesso mercato vadano applicate le stesse regole per tutti". Così Federico Lanza, presidente di Federmoda Confcommercio province di Lucca e Massa Carrara, nel commentare il decreto legislativo approvato lo scorso 27 dicembre dal Governo che ha introdotto anche in Italia la "Global minimum tax". Vale a dire, una tassa minima del 15 per cento che da ora in poi verrà applicata anche ai cosiddetti grandi marchi dell'e – commerce. "Come noto – sottolinea Lanza – sino ad oggi queste multinazionali, facendo leva sulla sede legale posizionata in uno dei cosiddetti paradisi fiscali, operavano nel nostro Paese con una tassazione pari praticamente allo zero. Il Governo, andando a recepire una direttiva europea del dicembre 2022, ha apportato finalmente delle modifiche concrete, verso quella che da sempre è la direzione auspicata dal Sistema Confcommercio". "Purtroppo – termina il presidente di Federmoda – le diseguaglianze fra i piccoli negozi in sede fissa e i colossi del web restano, ma cogliamo con favore questo primo, importante segnale di attenzione verso il commercio tradizionale, che da anni chiede di porre un freno a ogni forma di concorrenza sleale".