Tutti i principali corsi d’acqua del territorio toscano vengono regolarmente monitorati, secondo un programma condiviso con la Regione Toscana, per la valutazione dello stato ecologico e chimico e per l’individuazione delle criticità che potrebbero pregiudicare il raggiungimento dell’obiettivo ambientale fissato dalla Direttiva Quadro sulle Acque (2000/60/CE) ovvero lo stato Buono.
Nel comprensorio lucchese sono stati individuati 24 corpi idrici superficiali fluviali (vedi tabella sotto) sui quali vengono effettuate una serie di attività comprendenti, per lo stato ecologico, la rilevazione di elementi di qualità biologica (macroinvertebrati, diatomee, macrofite), alcuni elementi chimici e chimico-fisici (concentrazioni di nutrienti e livelli di ossigeno), mentre per lo stato chimico il monitoraggio prevede la ricerca di inquinanti specifici (DLgs 172/15).
Il DM 260/10 prevede tra gli indicatori biologici anche lo studio della comunità di fauna ittica, attraverso l’applicazione dell’indice NISECI, che fino al 2018 non era però intercalibrato a livello europeo. Dal 2020, quindi, lo stato ecologico, su alcune stazioni in modalità sperimentale, conterrà anche la qualità derivante dalla struttura dell’ittiofauna nei corsi d’acqua toscani.
Bacino Arno – Sottobacino Usciana | |
1 | Pescia di collodi MAS-139 |
Bacino Toscana Nord – Sottobacino Versilia | |
2 | Serra 2 MAS-027 |
3 | Vezza MAS-028 |
4 | Versilia MAS-029 |
5 | Camaiore-Luce MAS-539 |
Bacino Serchio – Sottobacino Serchio | |
6 | Serchio monte MAS-001 |
7 | Serchio medio superiore MAS-003 |
8 | Serchio medio inferiore MAS-004 |
9 | Serchio lucchese MAS-994 |
10 | Lima MAS-011 |
11 | Pizzorna MAS-540 |
12 | Turrite di Gallicano MAS-557 |
13 | Serchio di Sillano MAS-818 |
14 | Turrite Cava valle MAS-832 |
15 | Pedogna MAS-834 |
16 | Scesta MAS-838 |
17 | Acquabianca valle MAS-964 |
18 | Corfino MAS-969 |
19 | Corsonna MAS-970 |
20 | Edron MAS-973 |
21 | Fegana MAS-974 |
22 | Rio Guappero MAS-995 |
23 | Ozzeri MAS-996 |
24 | Rogio MAS146 |
Fa parte dello stato chimico anche la ricerca di inquinanti nel biota: tale attività è svolta in un numero limitato di stazioni ed è ancora a livello sperimentale, per cui la qualità dello stato chimico tiene conto solo delle determinazioni in acqua. Nel comprensorio lucchese sono interessati da questo monitoraggio solo i corpi idrici Lima (MAS-011), Corfino (MAS-969) e Vezza (MAS-028). In tutti e tre i casi lo stato chimico risultato dai campioni di biota è risultato non buono.
La classe di stato ecologico è data dal risultato peggiore tra quelli ottenuti dalle componenti monitorate, cioè la classificazione viene determinata dalla componente che ottiene la classificazione più bassa. Analogamente per lo stato chimico, il superamento di valori limite o della concentrazione media annua anche di una sola sostanza compresa nell’elenco degli inquinanti specifici monitorati determina uno stato chimico non buono.
La valutazione dello stato ecologico e chimico viene effettuata annualmente per i corpi idrici principali che presentano i maggiori impatti e pressioni, che nella provincia di Lucca sono costituiti principalmente da:
- scarichi civili e domestici non depurati o scarsamente depurati
- scarichi derivanti da allevamenti di bestiame
- scarichi industriali
- dilavamenti di depositi di rifiuti del settore lapideo
- impatto dovuto alla presenza di minicentrali idroelettriche (costruzione degli sbarramenti e deviazione del flusso idrico)
- dilavamento dei terreni agricoli
- allevamenti ittici
Le elaborazioni previste per corpi idrici monitorati vengono poi estese all’intero reticolo sulla base di criteri di omogeneità (gruppi di monitoraggio). L’individuazione dei parametri da rilevare e la loro frequenza viene stratificata su base triennale tenendo conto delle analisi delle pressioni e degli impatti.
Dopo un primo triennio 2013-2015 di valutazioni, il 2018 segna il termine del secondo triennio 2016-2018: in ogni caso il dato triennale dello stato ecologico e chimico deriva dal dato peggiore registrato nei vari anni di monitoraggio.
Presentiamo qui le valutazioni inerenti i bacini Arno, sottobacino Usciana, Toscana Nord, sottobacino Versilia, e Serchio.
Nel sottobacino Usciana, il Pescia di Collodi risulta buono sia per lo stato chimico che per quello ecologico che mostra un miglioramento rispetto al triennio precedente.
Nel sottobacino Versilia prevale lo stato ecologico sufficiente/scarso. Lo stato chimico risulta non buono solo nel Versilia. Il punto di campionamento del Versilia è a valle e risente dello scarico del depuratore comunale di Querceta che influenza i parametri previsti per la valutazione dello stato chimico; infatti soprattutto in certi periodi dell'anno la scarsità di acqua presente nel corso risente notevolmente del refluo proveniente dal depuratore. Nelle vicinanze, inoltre, c'è il “Golf Versilia” che può influenzare la qualità delle acque superficiali limitrofe per quanto riguarda eventuali presidi fitosanitari utilizzati per il manto erboso previsto dallo sport effettuato.
4 corpi idrici del bacino del Serchio registrano uno stato chimico non buono, i restanti buono. Il Torrente Acqua Bianca scende da Minucciano e si inserisce nel Serchio a monte della frazione di Petrognano dopo aver ricevuto gli scarichi e le acque meteoriche dilavanti dell'attività estrattiva presente nei comuni di Vagi e Minucciano che ne influenzano lo stato chimico e soprattutto ecologico. Il dilavamento di materiale fine residuo delle attività di taglio produce effetti noti sulla qualità delle acque, poiché le particelle in sospensione occludendo gli interstizi tra i ciottoli distruggono il microhabitat favorevole alla vita sia dei macroinvertebrati che delle microalghe, che oltre a essere nutrimento per il macrobenthos stesso, hanno effetto autodepurante del substrato fluviale. È presente lo stato ecologico elevato su ben 4 corpi idrici: torrenti Pedogna, Corsonna, Fegana e tratto lucchese del Serchio.
In linea generale, nel comprensorio lucchese, per quanto riguarda lo stato ecologico, più della metà dei corpi idrici riesce a raggiungere l’obiettivo di qualità Buono (13 su 23).
Tra le sostanze che concorrono al non raggiungimento degli obiettivi di qualità fissati dalla Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE vanno segnalati i fitofarmaci ed in particolare l’erbicida glifosate ed il suo metabolita AMPA che risultano presenti con concentrazioni superiori allo standard di qualità ambientale nei torrenti Versilia, Turrite di Gallicano e Ozzeri.
Per lo stato ecologico si può rilevare un modesto miglioramento sia nel bacino dell’Arno che in quello del Serchio.
Miglioramenti si apprezzano anche per lo stato chimico in tutti e tre i sottobacini, ad eccezione del torrente Fegana che peggiora la sua condizione chimica.
Tra gli inquinanti che determinano lo stato chimico non buono si segnalano: mercurio, tributilstagno, benzo(a)pirene e acido perfluoroottansolfonico (PFOS).
Il mercurio è un inquinante ubiquitario la cui presenza nei corpi idrici può essere imputata sia a fonti antropogeniche che naturali.
ARPAT negli ultimi anni ha avviato un’importante campagna di ricerca dei composti perfluorurati (PFAS) nelle acque, responsabili di gravi situazioni di inquinamento che hanno avuto anche notevole eco mediatica come ad es. il caso delle acque di falda in Veneto. Questi composti perfluorurati vengono impiegati, oltre che per i contenitori per alimenti e le superfici antiaderenti per le padelle, nell’industria tessile come impermeabilizzanti per l’abbigliamento, in particolare sportivo, e tra essi il PFOS è stato rinvenuto nelle acque del torrente Versilia.