Un'unica giornata dove dovranno essere rinnovati i sindaci di alcuni comuni (Arezzo, Coreglia Antelminelli, Sillano Giuncugnano, Viareggio, Villafranca in Lunigiana, Cascina, Orciano Pisano e Uzzano per il nostro territorio), molte regioni, tra cui la Toscana, e in cui i cittadini tutti saranno chiamati ad esprimere il proprio voto in merito alla riforma relativa al taglio dei parlamentari. Il tutto in una domenica da individuare tra settembre e dicembre. Questo è quanto emerge dal Consiglio dei Ministri che, riunitosi stamane, ha affrontato la questione.
Inizialmente, a seguito del lavoro dei ministri Lamorgese, Boccia e D'Inca, l'orientamento, posto che il rinvio delle elezioni, previste in origine per fine maggio, è cosa fatta, voleva essere quello di creare una finestra elettorale che avrebbe portato al voto in maniera scaglionata: ogni regione avrebbe potuto scegliere quando votare in un periodo di tempo che sarebbe dovuto essere compreso tra luglio e novembre. Questa strada, però, è stata bocciata da molti membri del Governo: su tutti il ministro alla salute, Speranza, ha espresso forte contrarietà, sia per una questione di sicurezza (votare a luglio avrebbe voluto dire la chiusura delle liste elettorali a maggio e la campagna elettorale in giugno) sia per questioni di risparmio economico.
Dunque il Governo ha corretto il tiro, andando a prevedere una finestra elettorale dal 9 agosto fino a fine novembre. Ora: posto che un voto nazionale estivo è praticamente impossibile, l'idea di un'unica giornata in cui realizzare la totalità delle votazioni, con l'aggiunta del referendum costituzionale così da permettere un cospicuo risparmio alle casse dello Stato, si fa sempre più concreta, con buona pace di quelle regioni (come Liguria, Campania e Veneto) che avrebbero voluto il voto già per il 12 luglio.
Da un punto di vista strettamente elettorale ancora molti sono i nodi da sciogliere per le forze politiche toscane in vista delle elezioni regionali: posto che, ad oggi, i candidati di centrosinistra e centrodestra siano Giani (oggi presidente del consiglio regionale) e Ceccardi (già sindaco di Cascina ed eurodeputata in quota Lega), l'esplosione della pandemia di Covid-19 ha placato qualsiasi tipo di dibattito interno tra le forze politiche sull'argomento: in particolare proprio attorno al candidato di centrosinistra si registrano movimenti politici che, secondo alcuni, potrebbero dar vita a divisioni interne ad una coalizione ad oggi tutt'altro che definita: un campo largo ed unitario che vada a comprendere tanto l'estrema sinistra quanto Italia Viva non è così scontato come sembra.
Amministrative: si profila un unico election day a settembre
Scritto da Redazione
Cronaca
20 Aprile 2020
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