Anno XI 
Lunedì 6 Gennaio 2025
- GIORNALE NON VACCINATO
claudio
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Scritto da loreno bertolacci
Cronaca
01 Gennaio 2025

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Un quarto di secolo del nuovo millennio è appena passato e come consuetudine tutti si cambiano gli auguri per il nuovo anno. Un 2025 appena iniziato che costituisce momento di riflessione e di propositi per il futuro, ma anche l’occasione per lasciarsi alle spalle ciò che non ha portato benefici, ma al contrario, ha portato profonde delusioni e insuccessi sia in ambito professionale ma soprattutto nelle relazioni. Parafrasando il titolo di un capolavoro musicale, a mio avviso, di Lucio Dalla, “l’anno che verrà” ho provato a trasformarlo nel titolo di questo articolo/riflessione che dovrebbe costituire uno strumento per ognuno per fare chiarezza nei rapporti con il prossimo e magari cercare di migliorarli o migliorarsi. La natura umana di per sé stessa tende a generare le condizioni di sopraffazione di un individuo sull’altro e ne sono testimonianza in scala maggiore le situazioni che si sono create anche nell’anno appena passato a livello mondiale. Situazioni che scaturiscono dal piccolo, dal singolo essere per poi estendersi a intere popolazioni. Giocando con le parole come spesso si gioca con le persone, si definisce spesso il proprio simile caro amico, carissimo amico ma un punto di domanda al finale non guasterebbe. E’ proprio quel caro amico che in modo retorico si descrive? Oppure si fa un uso improprio dell’aggettivo, della parola amico. Purtroppo tra le sfide che la vita ci presenta una delle più sottili e insidiose è quella dell’identificazione della falsa amicizia, quella datata, quella a tempo che scade come un alimento nel momento stesso che l’interesse da una delle parti o da entrambe, viene a mancare, non è più alimentato da quell’interesse che nella vera amicizia non dovrebbe esistere. Riflessioni banali le mie su relazioni che si suppongono a priori autentiche che portano a una crescita personale consapevole che tutto quello che hai pensato era profondamente sbagliato. Un tema importante quello dell’amicizia “nell’anno che verrà” che merita attenzione proprio nel momento in cui ci prepariamo a entrare in un nuovo ciclo che da sempre genera attese e rapporti migliori di quello passato, un anno bisesto che non ha tradito le aspettative peggiori. Ma cosa si intende per falsa amicizia? Non è forse, quasi per definizione, quella che si basa su interessi egoistici, manipolazione o convenienza? Piuttosto che su un sincero legame di affetto e supporto reciproco, nei momenti classici del bisogno. Nei tempi in cui viviamo, alla continua ricerca di consensi e di amicizie sui cosiddetti “social”, in queste scarne e mediocri relazioni, uno dei due o entrambi gli pseudo amici gioca sempre un ruolo per ottenere qualcosa in cambio: potrebbe trattarsi di attenzioni, ma più spesso di benefici materiali o anche semplicemente di sentirsi superiori. False amicizie che spesso si rivelano dannose poiché alimentano, quando scoperte, emozioni negative come il risentimento, la frustrazione e la delusione. Le persone che praticano la falsa amicizia sono abili nel mascherare le loro vere intenzioni, sono furbe e ti raggirano fino allo sfinimento. Possono sembrare amichevoli, generose e pronte a sostenerti, ma alla fine le loro azioni sono guidate da un desiderio di vantaggio personale. E quando te ne rendi conto è troppo tardi. Ma come ci insegnava Alberto Mansi, “non è mai troppo tardi” per imparare qualche cosa dalla vita e dal tuo simile, seppure falso amico. Purtroppo, chi si trova coinvolto in queste dinamiche rischia di perdere il proprio equilibrio emotivo, finendo per sentirsi sfruttato e a volte tradito, ma si può sempre risorgere, riscattarsi senza vendette ma solo mettendo una volta per tutte le cose in chiaro con sé stessi. Nonostante tutto si può affermare che esiste un forte legame tra falsa amicizia e crescita personale, un legame che porta a crescere e a far sì che non si ripetano circostanze spiacevoli per il futuro. E’ qui che il nuovo anno rappresenta un'opportunità ideale. Liberarsi di ciò che materialmente o immaterialmente non è più utile o positivo nella nostra vita. Quando si tratta di relazioni, può essere il momento giusto per fare un bilancio delle persone che ci circondano e valutare chi merita davvero il nostro tempo ed energia. A volte, separarsi da una falsa amicizia può sembrare doloroso, ma è un passo essenziale verso la crescita personale e il benessere emotivo. Liberare energie per consolidare amicizie vere, durature e disinteressate può portare ad amalgamare nuovi rapporti, liberandone altri a vantaggio della collettività tutta. Insomma, nuove connessioni che nel liberano altre che a loro volta ne trovano ancora di nuove. Chissà se poi nel grande gruppo dell’umanità si trovi il giusto equilibrio? L'amicizia sana è fondata su principi di sincerità, rispetto e fiducia. Quando riconosciamo una relazione come falsa, è importante avere il coraggio di affrontarla, anche se ciò significa allontanarsi da una persona che, inizialmente, sembrava essere un supporto. Solo in questo modo possiamo creare spazio per amicizie più vere, che ci arricchiscono e ci sostengono nei momenti di difficoltà. Un’”amicizia senza tempo”, come qualcuno che costruisce macchine che misurano il passare delle ore ha voluto scrivere come dedica a un amico angosciato in alcune fasi del tempo che inesorabilmente passa. Resta un elemento importante quindi, quello di riconoscere i segnali  di una falsa amicizia, di un’amicizia contaminata solo dall’interesse personale, per affrontare il nuovo anno con serenità interiore ma anche con onestà intellettuale. Il primo passo per liberarsi dalle false amicizie è imparare a riconoscere i segnali che indicano che una relazione non è genuina. Alcuni segnali da tenere d'occhio sono l’interesse selettivo: un amico falso è presente solo quando gli conviene, ovvero quando può ottenere qualcosa da te, ma scompare quando hai bisogno di supporto emotivo o pratico. C’è poi la manipolazione: tende a manipolare le situazioni in modo da metterti in una posizione di inferiorità, facendoti sentire in colpa per non aver fatto qualcosa che invece non ti spettava o magari spettava proprio a lui. Altro elemento scatenante di un’amicizia inquinata è la competizione e l’invidia. Invece di gioire dei tuoi successi, questa persona potrebbe mostrarsi invidiosa o addirittura tentare di sminuirli, magari mascherandolo sotto forma di "scherno amichevole". Schermo che nasconde invidia e voglia di rivalsa, desiderio del peggio per l’amico a parole ma non a fatti. Anche la mancanza di reciprocità è un fattore che inquina un vero rapporto. In una vera amicizia c’è una dinamica o perlomeno ci dovrebbe essere a grandi linee, di dare e ricevere. In una falsa amicizia, questo equilibrio è sbilanciato, con una delle due parti che dà molto di più di quanto riceve. Ma all’apice di tutto c’è la mancanza di sincerità: le vere amicizie sono trasparenti. Quando ti accorgi che l'altra persona tende a nascondere o a minimizzare i propri veri pensieri e sentimenti, potrebbe trattarsi di un segnale di una relazione superficiale o falsa. Quindi è arrivato il momento di rinnovare le amicizie nel nuovo anno, coltivando naturalmente quelle reali e vere di una vita. Come è consuetudine fare con quegli aggeggi elettronici diabolici che hanno contribuito a far perdere rapporti e vere amicizie, con l'arrivo del nuovo anno è naturale voler fare un "reset" non solo dei numeri presenti sul telefonino, ma anche nelle proprie relazioni. Se ti rendi conto di essere coinvolto in una falsa amicizia, questo inizio anno potrebbe essere il momento giusto per fare un passo indietro e rivalutare la situazione o meglio ancora fare chiarezza per, magari, rifrancare o generare addirittura una vera amicizia. Per farlo occorre stabilire limiti sani, imparando a dire "no", competenza fondamentale per proteggere il proprio benessere. Se una relazione ti prosciuga emotivamente è importante mettere dei confini chiari e comunicarli apertamente senza timori. Essere poi onesti con sé stessi è un altro fattore importante nei rapporti. A volte la falsa amicizia nasce anche da una nostra insicurezza o paura della solitudine. Essere sinceri con noi stessi sulle ragioni per cui manteniamo certe relazioni ci aiuta a prendere decisioni più consapevoli. Investire poi nelle relazioni autentiche, concentrandosi sulle persone che dimostrano di volerti bene in modo incondizionato, che sono presenti non solo nei momenti di festa, ma anche nelle difficoltà. Sono queste le persone che arricchiscono la tua vita e ti aiutano a crescere convincendoti che anche te devi far parte di questa schiera. Essere sempre noi stessi, come il tipo di amico che desideriamo. Se vogliamo amicizie vere dobbiamo a nostra volta essere noi stessi delle persone autentiche. La sincerità, la disponibilità e il rispetto reciproco sono alla base di qualsiasi relazione genuina, a tutti i livelli. Possiamo pensare a un buon anno nuovo quindi, circondati di amicizie vere? Si, anche perché il nuovo anno appena iniziato è l’occasione perfetta per fare spazio nella nostra vita per relazioni che ci arricchiscano e che ci sostengano nel nostro percorso di crescita personale. Lasciar andare una falsa amicizia, seppur difficile, può aprire la porta a legami più profondi e autentici. Ricordiamoci che la vera amicizia si costruisce su fiducia, rispetto e affetto genuino. È solo quando siamo circondati da persone che ci vogliono davvero bene che possiamo vivere una vita piena, serena e realizzata. Quindi, mentre brindiamo all’inizio di un nuovo anno pensiamo anche alle persone con cui vogliamo condividerlo. Circondiamoci di chi ci aiuta a diventare la versione migliore di noi stessi. Perché il 2025 non sia solo “l’anno che sta arrivando, (che) tra un anno passerà”. Al quale, con buoni propositi, tutti ci stiamo preparando, ma non sia solo questa la novità. Buon anno comunque a tutti dalle Gazzette!

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