Cinquanta lavoratori in bilico a Lucca, quelli addetti al servizio front office e cup degli ospedali che nel passaggio di consegne al Consorzio Cns, con il nuovo appalto che scatterà il primo agosto, quindi tra pochi giorni, non sanno ancora quali saranno i loro destini contrattuali e i servizi (sportelli polifunzionali?) di cui si dovranno occupare.
Sabina Bigazzi per Filcams Cgil, Giovanni Bernicchi per Fisascat Cisl e Simone Marsili per Uiltrasporti, nella conferenza stampa che si è svolta stamani nella sede Cgil hanno annunciato forti azioni di protesta, con iniziative a partire da lunedì 27.
"Stiamo riscontrando una netta rigidità da parte di Cns, aggiudicatario della gara indetta da Estar per conto dell'Asl, rispetto all'applicazione dei contratti collettivi diversi rispetto a quelli attualmente applicati - dicono i referenti sindacali delle tre sigle -. Non condividiamo neanche la possibile armonizzazione proposta a compensazione delle differenze retributive previste tra i due contratti, in quanto non conforme al previsto percorso che avrebbe dovuto mantenere l'applicazione contrattuale vigente".
In Cns, infatti, le opzioni contrattuali si biforcano tra la coop sociale e quella multiservizi, con differenze retributive e normative che possono ricadere sui lavoratori. "Teniamo conto che lavoratrici e i lavoratori coinvolti - sottolineano Bigazzi, Bernicchi e Marsili - hanno già dovuto subire nel corso degli anni una variazione contrattuale che ne ha peggiorato le condizioni economiche normative, e che quasi la totalità dei 50 dipendenti a Lucca sono già part time". Domani si tenterà la carta di un altro incontro con l'Asl, anche se finora ogni richiesta di faccia a faccia è sempre slittata.
"Resta ancora aperto il confronto - specificano Bigazzi (Filcams Cgil), Bernicchi (Fisascat Cisl), e Marsili (Uiltrasporti) - che si dovrà svolgere a livello territoriale tra aziende affidatarie, Asl e OOSS, sulla nuova organizzazione del lavoro, tema assolutamente rilevante per il quale visto anche i tempi ristretti, rappresentiamo grande preoccupazione. Ad oggi la Asl non ha nemmeno prodotto la configurazione dei servizi e manca solo una settimana all'avvio del nuovo appalto. Per questi motivi continuiamo a rappresentare le oggettive difficoltà di un percorso che con il necessario buon senso avrebbe avuto esiti condivisi, per le quali continueremo a chiedere alle istituzioni e soprattutto a Cns - continuano le organizzazioni - di abbandonare il radicalismo con il quale si è approcciato a questo appalto per iniziare con il piede giusto un servizio di grande importanza sociale che di tutto avrebbe bisogno tranne che di una diffusa conflittualità".
Conclusioni: "Confermiamo lo stato di agitazione già avviato e - annunciano le tre sigle - promuoveremo iniziative di mobilitazione a partire da lunedì 27 luglio".
Cgil, Cisl e Uil: "Appalto Cup, iniziative di mobilitazione a partire da lunedì"
Scritto da Redazione
Cronaca
23 Luglio 2020
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