Si può abbandonare questa valle di lacrime in tanti modi, più o meno eclatanti a seconda delle condizioni oggettive di salute o, anche, del carattere che il de cuius ha avuto in via. Pietro Carli, per quel che lo concerne, se ne è andato allo stesso modo di come, in tutti i suoi 92 anni, aveva vissuto: in silenzio, senza clamore, con riservatezza e dignità, né più né meno di come, da sempre, dal milleseicento e, forse, anche di più, i suoi avi gli avevano insegnato e tramandato.
Con quest'uomo grande e anche un po' grosso o quantomeno imponente, dai suoi baffi e dal suo sguardo apparentemente capace di mettere in soggezione l'interlocutore, se ne va un pezzo di storia commerciale lucchese. Nato nel 1928 a Lucca, vissuto per buona parte della sua esistenza tra la casa a S. Michele di Moriano e quella di S. Giorgio della famiglia, dal 1973 si era trasferito, armi e bagagli, insieme alla inseparabile moglie Maria Barsotti, in un appartamento proprio sopra il negozio di gioielleria fondato nel 1655 dall'antenato Carlo Carli.
E' stata proprio Maria, per decenni, l'artefice e l'anima del negozio più antico di Lucca, dove lucchesi e turisti si alternavano in cerca di quell'argenteria e di quei gioielli antichi che solo il Carli aveva. Ed era Pietro che viaggiava in giro per il globo alla ricerca di ciò che, successivamente, avrebbe esposto nel suo negozio e nelle sue vetrine.
Negli ultimi anni, con l'età che avanzava inesorabilmente, Pietro Carli lo si poteva vedere, quotidianamente, seduto sempre al suo tavolo e alla stessa sedia all'interno del negozio, sedia dove, al suo posto, stavano Maria e Carla. Davanti, la sua copia quotidiana de La Nazione, il giornale che leggeva sempre e che acquistava, puntualmente, ogni mattina.
Chi scrive non ha mai avuto l'occasione di fermarsi a parlare con quest'uomo che, di primo acchitto, gli pareva un po' burbero, ma che, guardandolo con maggiore attenzione, così non era. Da quasi trent'anni varchiamo, saltuariamente, l'ingresso di quella meraviglia di locale e, senza sostare all'ingresso, ci dirigiamo direttamente a far visita ad un caro amico e a una bella persona, probabilmente una delle più serie che abbiamo incontrato - ma ne abbiamo conosciute molte, invero - a queste latitudini, Beppe Carli al quale il babbo ha dato il nome del padre e del nonno, morto a 59 anni. A 31 anni Pietro, che era nato nel 1928, si caricò sulle spalle la sua attività e l'ha portata avanti durante la guerra e in periodi storici tutt'altro che semplici.
Pietro Carli è morto in silenzio dicevamo. Il suo cuore, che lo aveva sempre sorretto aiutato dalla sua forte fibra, ad un certo punto, si è fermato. Ha detto stop. Nessuna malattia, per fortuna, nessun Covid ad accompagnare quest'uomo nel suo ultimo viaggio, solo il corso naturale delle cose.
I funerali di Pietro Carli, al quale Confcommercio ha tributato un significativo ricordo, si svolgeranno nella giornata di domani, mercoledì 14 ottobre, nella chiesa di San Frediano alle 15. A Giuseppe e a Carla, così come a Maria che ricordiamo con la sua dolcezza e simpatia, un grande, grandissimo abbraccio.