Prosegue l’impegno di CTT Nord nel rinnovo della sua flotta. Questa mattina in Piazzale Verdi, infatti, è stato presentato l’ultimo lotto di 30 mezzi che porteranno a 220 il numero di bus introdotti dal 2015 ad oggi.
I mezzi, per la cui benedizione è intervenuto Don Lucio Malanca, sono gli ultimi 30 del Contratto Ponte e costituiscono una risposta concreta alle necessità dell’utenza: “un inserimento importante – ha spiegato l’assessore alla mobilità Gabriele Bove – che, rafforzando il parco mezzi, andrà a rispondere sia alle necessità dell’utenza che a quelle ecologiche”. I nuovi bus, infatti, sono stati pensati con particolare attenzione alle emissioni inquinanti che, rispetto ai mezzi che andranno a sostituire, saranno notevolmente ridotte.
I veicoli in questione sono venti modelli Crossway di dieci metri, cinque di 12 metri e cinque Sprinter di 12 metri che saranno impiegati sulle linee extraurbane in sostituzione di quelli più vecchi. Tutti i modelli sono alimentati a gasolio, allestiti con le ultime tecnologie all’avanguardia sul mercato e pensati per garantire il massimo del comfort ai passeggeri che possono arrivare fino ad un massimo di 19 sullo Sprinter e di 54 sul Crossway.
Oltre ai sistemi di sicurezza standard dei CTT nord, i nuovi mezzi sono dotati di un sistema satellitare AVM per monitorare posizione, percorso e velocità. Per la prima volta, inoltre, gli Sprinter presentano un sistema di assistenza veicolo di secondo livello: si tratta di un meccanismo di guida autonoma che permette di guidare in maniera semi-automatica in alcuni contesti come la superstrada e tratti in cui si verificano spesso rallentamenti del traffico. Questi strumenti consentono di mantenere la vettura nella giusta corsia e alla corretta distanza di sicurezza dal veicolo che la precede.
“L'impegno della Regione per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini e qualificare il servizio – ha dichiarato, infine, l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli – continua ed è costante nonostante le difficoltà dovute ai tagli dei finanziamenti”. I nuovi mezzi che entrano in servizio, infatti, per il 55 per cento sono stati finanziati con risorse pubbliche secondo un piano di investimenti che, insieme a quelli programmati, porteranno l'età media dei mezzi circolanti in Toscana al pari delle più avanzate realtà europee.