Oltre alla continua opera di formazione e informazione verso la comunità, sulla conoscenza del massaggio cardiaco con ausilio di defibrillatore, la "Mirco Ungaretti Onlus", provvede periodicamente a continui controlli e sorveglianze dei numerosi Dae ormai presenti quasi ovunque sul nostro territorio.
"Oltre alle installazioni di nuovi defibrillatori, va controllato lo stato di efficienza degli stessi, ovvero la data di scadenza delle piastre, lo stato delle batterie interne, l'afflusso di corrente elettrica alle colonnine e soprattutto eventuali danni da vandalismi, come purtroppo avvenuto anche recentemente". Queste, come ci racconta il presidente Stefano Ungaretti, sono alcune delle mansioni svolte nella scorsa settimana solo su alcuni apparecchi posizionati in luoghi pubblici.
"L'installazione di nuovi dae è sempre in crescita, e di pari passo ne viene richiesta la necessaria manutenzione. Quindi abbiamo bisogno dell'appoggio sia da parte degli enti pubblici, che delle associazioni paesane, che dei cittadini. Ogni realtà locale, come da accordi, deve farsi carico di mantenere efficienti gli apparecchi posti nelle loro zone, per il loro specifico interesse" – continua Ungaretti – "Si tratta di un'opera di controllo e manutenzione, utile per il prossimo, e da parte nostra non disponiamo di risorse sufficienti per tamponare tutte le manutenzioni necessarie. In ogni caso, cerchiamo di farcela ugualmente, e recentemente, abbiamo provveduto a delle reintegrazioni a nostre spese, come avvenuto per i dae di Spianate, Badia Pozzeveri e al liceo scientifico di Sant'Anna".
Ciò che viene richiesto da parte della Ungaretti Onlus, è che ogni realtà territoriale, collabori apertamente e continuativamente a mantenere la cardioprotezione nelle nostre città. Per fare un esempio da poter seguire, solo nella città di Piacenza ci sono circa 1100 defibrillatori posizionati per il territorio, dove periodicamente, due infermieri del 118 e due tecnici del comune locale, effettuano regolari controlli per verificarne il funzionamento e segnalare alle ditte manutentrici, gli interventi urgenti da effettuare subito.
Secondo alcuni dati, a Piacenza i dae, quando utilizzati, riescono a salvare la vita a circa 150 persone all'anno, mentre invece nella provincia di Lucca, ancora si contano su una mano sola, sporadici usi di dae pubblici in arco di 12 mesi. Vuoi non solo per scarsa conoscenza delle manovre ma soprattutto ancora per mancanza di cultura da parte della comunità.
"E questa ancora carenza di cultura dae, sussiste nonostante il gran lavoro si formazione e informazione promosso sul nostro territorio, non solo dalla nostra associazione, che in otto anni ha formato più d 24 mila studenti delle scuole" – continua il presidente Stefano Ungaretti - "ma anche da parte delle altre associazioni di volontariato locali per perseguono lo stesso obiettivo".
In fatto di manutenzione, sono da ricordare purtroppo i due freschi ed incresciosi furti del dae di Via Don Minzoni, ai quali si aggiunge la rottura della teca di quello in Piazza Santa Maria da parte di alcuni ragazzetti ubriachi, ed ancora purtroppo si aggiunge anche la teca spaccata presso la stazione ferroviaria da un giovane italiano (ripreso dalla camere si sorveglianza) che entrando in stazione ha ben pensato di sfogare le sue frustrazioni adolescenziali colpendo con un pugno il vetro frangibile.
"Sulle colonnine ci sono riportati i nostri recapiti, ricordiamo ai cittadini che possono segnalare a noi o direttamente al 118 eventuali anomalie, furti o vandalismi. Per esempio i dae sulle mura, in via Fillungo e piazza San Francesco, possono emettere un suono (bip) a segnalare il prossimo scarico della batteria o scadenza delle piastre. Chi eventualmente se ne accorgesse, ci contatti pure".